29 novembre 2007

COME SALVARSI DAL PROGRESSO SENZA ESSERE REAZIONARI

"I hear that you and your band have sold your guitars and bought turntables. / I hear that you and your band have sold your turntables and bought guitars."

Mi piace molto andare in giro per concerti. E mi piace non solo perché in quei luoghi di perdizione posso vedere i miei gruppi musicali preferiti (e volendo posso anche scoprirne di nuovi), ma anche perché ivi si incontra gente di tutti i tipi. In sostanza, andando a sentire musica dal vivo ho anche la possibilità di farmi un'idea su un microcosmo molto interessante e monitorare le sue evoluzioni nel tempo. Potrei limitarmi a farmi i cazzi miei e badare solo alla musica ma sarebbe troppo facile e non ci sarebbe gusto, ed allora osservo con attenzione chi mi sta attorno.
Da quando avevo sedici anni ad oggi è passata molta acqua sotto i ponti e sono cambiate tante cose: ho visto diventare mainstream cose nate per combatterlo, ho visto arrivare al successo gruppi partiti suonando in autentiche topaie, ho visto il pubblico andare in delirio per gruppi che si sono poi rivelati autentiche bufale, ho visto i Subsonica diventare una caricatura. Solo una cosa è rimasta costante e non è mai cambiata: quell'interessante e bizzarro esemplare di appassionato di musica che risponde al nome di neoalternativo. Sono cambiate le mode di riferimento, sono cambiati i personaggi, è cambiato il pubblico ma la specie dei neoalternativi non si è mai estinta.
Ma scendiamo più nel dettaglio. Il neoalternativo é colui che mette l'appartenenza a questa specie sopra a tutto e ne fa un vanto, un motivo di distinzione dalla massa. Non si rende assolutamente conto di essere in realtà totalmente omogeneo alla massa. Ha solitamente un'età compresa tra 16 e 21 anni (ma sono stati riscontrati sporadici casi al di fuori di questa fascia di età) ed affronta ogni situazione concertistica con l'attitudine del qui ed ora, come se il gruppo che si appresta a vedere fosse il migliore in assoluto sulla faccia della Terra. Talvolta addirittura passa tutto il tempo a pogare senza sentire nemmeno una nota di quello che viene suonato, ma tanto per lui basta esserci e poter dire che il gruppo ha spaccato. Concerti mediocri sono da lui percepiti come fossero i migliori concerti della storia, in quanto al solo pensiero di poter vedere i propri beniamini il neoalternativo va letteralmente in delirio e perde ogni barlume di spirito critico. E' un animale che sembra crederci parecchio, vive giorno per giorno il trend in ogni suo aspetto salvo poi saltare sul carro del vincitore appena il trend non é più tale.
Bisogna ammettere poi che anche la tecnologia é dalla sua parte. Internet gli ha fornito la possibilità di fare nuove scoperte musicali e di accodarsi ad altrettanto nuovi trend, ed inoltre da quando tra gli internauti ha iniziato a diffondersi l'usanza di aprire blog in cui si parla (anche) di musica, il neoalternativo ha imparato a fare ampio uso dello strumento del commento anonimo come arma per difendere i propri idoli da post più o meno critici. Non tollera l'ironia e ha l'offesa facile, tanto è nascosto dietro una tastiera e non rischia di prendersi un sacrosanto ceffone.
Quando ho iniziato a vederli in giro, i neoalternativi avevano tutti i capelli in stile Oasis ed ascoltavano britpop, poi da un giorno all'altro tutti hanno tagliato i capelli, li hanno tinti ed hanno iniziato a vestire skate, aggiornando i loro ascolti al punk californiano che allora sembrava la cosa più bella del mondo. Hanno ascoltato ska e mille gruppi tutti uguali, e poi hanno fatto crescere i capelli, hanno fatto un passaggio dal parrucchiere per fare i dread, si sono vestiti Adidas come Jonathan Davis dei Korn ed è venuta l'epoca del nu metal (che allora si chiamava ancora crossover, tanti gruppi mediocri che facevano ombra a pochi gruppi veramente validi). Hanno messo il cappellino di Fred Durst ed hanno ballato Nookie, hanno fatto crescere i capelli ed hanno iniziato ad ascoltare gli Iron Maiden che già esistevano quando loro non erano ancora nati, sono diventati depressi con frangetta ed eyeliner perché l'emo era la loro nuova filosofia di vita. Ad oggi hanno capito che tra la discoteca e il rock non c'è poi così tanta distanza e portare impresentabili felpe fluo non è peccato, ed allora è subito new rave. E' dura da accettare, ma così va la vita e non ci si può fare nulla.
Quale sarà il prossimo trend al quale per ovvie ragioni di età io non parteciperò? Forse condurre la finale del Festivalbar indossando la maglietta della Corona's, ma non è ancora detta l'ultima parola. Si accettano scommesse.

28 commenti:

Anonimo ha detto...

Il Silvestrin è chiaramente il santo patrono dei neoalternativi (alternativi a cosa, poi, non l'ho mai capito?). E palesemente sfora i 21 anni.
Comunque, resto dell'idea che "internet facile", sotto molti punti di vista, sia stato decisamente una piaga.
Bel post.

Anonimo ha detto...

Sì complimenti per il post.
Odio tutto quello che orbita attorno mode veloci, etichette fatte per vendere due vestiti , se ci scappa, perchè no pure due dischi.
almeno prima tutto questo aveva un nome, BOY BAND.
oggi è camuffato sotto mille etichette stronze, come dici tu emo,new rave, nu metal...
ma quello che odio di più è quella gente che ti guardaz dall'alto in basso, sostenendo che il LORO genere è il migliore e che tu no, non capisci un cazzo.
L'unica cosa che mi rinfranca è che almeno il brit pop non è più di moda, e la gente spacca coglioni non l'appesta più con la sua saccenza fastidiosa!
PAROLE DELL'AMICO ENRICO SILVESTRIN..
ahahah, ma lui è un paraculo d'altri tempi! cioè se gli vedi il myspace ci fosse un commento di un amico, di un ragazzo...no solo tipe che gli lasciano adesivi glitterati!
ahahahha...come è caduto in basso!

Goldo ha detto...

good post di reprise ai mongoli anonimi che difendono a spada tratta i loro beniamini del cazzo santissimo.
Ma hai fatto due sbagli:
più link alle bande incriminate, Silvestrin è troppo easy target.
Io voglio orde di coglioni che vengono qua a dire "perchè io sò io e tu non sei un cazzo" e questo post ne porterà pochi e non buoni.
Ma condivido tutto.
Unica para, se vuoi essere alternativo fino in fondo, ti fai fotografare con delle troie e la maglietta di corona e ti taglieggi da solo.

Manq ha detto...

Grazie per avermi dedicato un post.

accento svedese ha detto...

@ egomaniakkid: Silvestrin è assolutamente l'archetipo del neoalternativo italiano. Ha cavalcato tutte le mode, dal grunge all'emo. Ora presenta il Festivalbar e difende Corona. Tanto per dire, qualche tempo fa è addirittura stato ospitato come dj da una nota discoteca della mia città. Il personaggio è di questo spessore.
Ormai gli alternativi non esistono più. O forse non sono mai esistiti, ma ora han toccato il fondo. Fanno gli alternativo ma sono assolutamente conformi alla massa. Ho conosciuto gente che all'epoca del boom dei Blink 182 si professava punk ma poi votava Berlusconi e diceva che a Genova le Forze dell'Ordine (ma più che altro chi aveva dato loro gli ordini) avevano fatto un lavoro perfetto, tanto per dire.
Quanto ad internet, forse ha reso troppo effimera la musica e la durata degli artisti. Permette di conoscere tanti gruppi, ti permette di apprezzarli, ma non ti permette di affezionarti troppo a loro. Oggi un gruppo funziona per tre mesi poi te ne scordi. Tanto per dire, mi sembrano passati tre anni da quando sono andato al concerto dei Klaxons, ma è stato solo sette mesi fa.
Grazie dei complimenti. ;)

@ tommygun: grazie anche a te dei complimenti. ;) Mi rendo conto di come ormai la musica sia un ornamento a tutto quanto le gira intorno. Molto spesso gruppi di qualità mediocre riescono a sfondare perchè hanno l'immagine. E' questione di fortuna, ma anche di sapersi vendere bene. Di fare le "puttane" cavalcando la moda. E di avere un management furbo che crea la moda.
BOY BAND è il termine giusto. Non c'è nessuna differenza nel concetto che sta dietro ad una boy band e alla miriade di gruppi emo tutti uguali.
In certi è semplicemente vietato criticare certi gruppi e gerti generi. Ti fanno passare per incompetente o qualcosa di peggio. La polemica ci sta, è divertente. Anche perchè quel genere di fan che ti guarda dall'alto al basso è lo stesso che smonti in un secondo. Basta una parola, basta l'ironia. :D Sia su un blog che nella vita reale (che poi nella vita reale personaggi del genere non hanno nemmeno il coraggio di protestare).
Silvestrin è caduto molto in basso. Io non l'ho mai potuto sopportare, ma ora è addirittura grottesco. Massimo rispetto, ma proprio non mi va giù. Il suo MySpace e la lettera su Corona sono da antologia. :D

@ goldo: effettivamente avevo pensato ai link alle band, ma avrei appesantito il tutto e ho preferito non metterli. Magari potrebbe diventare un nuovo post o potrei approfondire sul mio Tumblr, visto che finalmente sto capendo che uso farne. :D
Silvestrin è molto easy target. Ma è perfetto. Avrei potuto usare il Non-giovane di Mtv, ma poi come ce la infilavo la storia della maglietta di Corona? quella di Silvestrin è una parabola perfetta. Quanto alle orde di fan inferociti, non era mia intenzione scatenare l'ira di nessuno e spero che non arrivino pure in questo post. Magari però arriva Silvestrin in persona, ma tanto io non l'ho offeso e sono tranquillo... :D
Quando è venuto Corona a Ferrara, avevo pensato di andarlo a vedere e farmi fotografare con lui. Poi avrei ovviamente pubblicato report e foto sul blog, con la mia faccia opportunamente camuffata. Poi non me la sono sentita. :D

@ manq: ma dai che non è dedicato a te... :D

Goldo ha detto...

Quando Corona è arrivato a Ferrara ho chiesto l'accreditamento dentro come Fotografo ma non se la son bevuta.
Sarebbe stato perfetto ricattare il Ricattatore.

Tipo: se non mi dai diecimila euro dico a tutti che sei venuto in sto posto del cazzo e ti sei seduto con sta brutta figa.

Ma non mi hanno fatto entrare gratis.
E a me di pagare per vedere quel fuori di testa non garba

Goldo ha detto...

Attualmente se sei uomo devi fare un post contro Grillo o Aldrovandi, indipendentemente dalle tue convinzioni.
Quella è l'onda perfetta di ogni blogger

Anonimo ha detto...

ahah sì l'ironia è l'arma migliore.
non la capiranno mai, e te semplicemente mostrerai agli altri quanto sono deficienti i loro amici altrnativi.
Ma se ne trovi uno che ha il coraggio di rispondere, di solito i capisaldi di una discussione sono:
-tu non hai capito un cazzo. I Tokyo Hotel mi rispecchiano alla grande, loro sono quelli che davvero riescono a cantare i miei sentimenti.
-lo so, lo so che non suonano come i Led Zeppelin (davvero?!?), ma loro mi rispecchiano (vedi al punto precedente).
-posso ascoltare quello che cazzo voglio io, sono cazzi miei e tu non puoi attaccare i miei gusti(dopo che tu gli hai fatto notare che è strano il fatto che ad un concerto dei tokyo hotel la media età è di 14 anni, target ragazze urlanti impazzite che hanno tutte una super macchinetta digitale e vestono ESATTAMENTE come quelli che sono sul palco,e non hai detto una parola sui suoi gusti musciali da fallito)
-te non capisci un cazzo, sentiti la tua musica per perdenti che ascoltate voi e altri 4 sfigati e a me lasciami scrivere di un ipotetico suicidio che (purtroppo n.d.r.) non avverrà mai.
Ovviamente la maggiorparte di questi punti si articola su un blog o su una pagina che tratta di musica.
Meglio ancora se è quella di MTV o l'altro canale che mi scordo come si chiama e che qui a Roma è tipo la voce ufficiali dei deficienti.
Poi quando ci sono quelli che hanno fatto il/i salto/i di genere (silvestrin docet) allora le frasi iniziano tutte con un IO, CHE NON E' CHE ASCOLTO SOLO QUESTO E NE HO ASCOLTATI DI ALTRI GENERI, ...
tommygun (in incognito, che mi sono calato nella parte del neoalternative)

accento svedese ha detto...

@ goldo: per Corona non vale la pena spendere nemmeno un euro, però sarebbe stata una figata fare una roba del genere! :D
La vera onda perfetta del blogger ora come ora è fare un post in cui si critica twitter. Ne ho letti parecchi in giro.

@ tommygun: altra frase tipica: come puoi permetterti di criticare se non hai sentito tutti i dischi? se non conosci la loro storia? se non conosci cosa sta dietro ad ogni loro profondissimo testo? e sono le stesse frasi che negli annui ho sentito utilizzare per difendere gli Oasis, qualsiasi gruppo nu metal, i Blink 182, i Lit, i Creed... ecc ecc. Ora che i blog sono così diffusi queste frasi sono all'ordine del giorno, ma è una vita che le sento. :D
Un'altra cosa che dicono è "Ma credi di sapere tutto tu? credi di poter criticare tutto? no perchè io..." e attaccano con la storia dei loro ascolti vari in continua evoluzione. Favoloso :D

20nd ha detto...

Sottoscrivo Egomaniakkid

Anonimo ha detto...

Voglio anche la disanima di quel bastardo mongoloide di Massimo Coppola. Ma forse lui ha un altro target, non so, i fan dei Sigur Ghei e roba simile.

Anonimo ha detto...

beh oddio, essendo obiettivo, non mi sembra che sia fuori dal mondo dire che non si possa criticare i contenuti di un gruppo senza conoscere la storia "che ci sta dietro" (anche se detto così non è efficace subito).

che ne dite?

Anonimo ha detto...

devo dire che nicolò è un bel coglionazzo...

Anonimo ha detto...

sicuramente marknopfler.
se però se usi questa frase come scudo, e soprattutto se il gruppo in questione è del calibro di tokyo hotel o blink 182 o chi per loro, va benissimo che tu li ascolti ed io no, anzi ne sono felicissimo.
ma sant'iddio non ti atteggiare come potrebbe fare un assiduo ascoltatore delle operette minori mi mozart, perchè davvero sei ridicolo.
o quanto meno abbi il coraggio di ammettere che stai ascoltando quello che altri han deciso per te!

tommygun

Anonimo ha detto...

Il probelama è, appunto, quale storia? Ché questi spuntano come funghi alle prime acque di ottobre.

(gulp! prima mi era scappata una kappa di troppo nel nome: mi starò adattando ai tempi che sono?)

pajaro ha detto...

jaja, questo post é il top. ne ho gisuto una strafila di deficenti del genere che potrei localizzare senza problemi...

accento svedese ha detto...

@ zonda: anche io. ;)

@ niccolò: guarda, secondo me Massimo Coppola è una cosa diversa. Premetto che sono un estimatore del personaggio, e quindi potrei non sembrare del tutto obiettivo. Però non ha nulla a che vedere con Silvestrin o con un Andrea Pezzi qualsiasi. Agli inizi poteva sembrare antipatico, poi ha mostrato di avere delle capacità. A differenza dei nomi che ho citato, ha un solido background culturale. Quando cita non cita a sproposito, cita perchè sa. E musicalmente mi sembra di larghe vedute. E uno che c'è, non uno che ci fa. :D

@ marknopfler e tommygun: c'è modo e modo di dirlo. Usarlo come scudo per nascondere le proprie pecche (o peggio, per difendere l'indifendibile) è sbagliato. In altri contesti è giusto. Forse dipende dallo spessore dell'artista di cui si parla. Parlo un po' per esperienza personale: il mio post sui Queen nonostante sia stato pubblicato a marzo continua a ricevere commenti di fan inferociti. Una delle accuse che mi è stata mossa è quella di non conoscere tutta la loro discografia, e di conoscere solo i super singoli. Ma non sono gli stessi singoli che conoscono tutti e per cui tutti li ritengono grandissimi? Non sono gli stessi grazie ai quali le case discografiche li hanno imposti a tutti come grandissimi? Questo per dire come certe volte queste accuse vengano usate come scudo...

@ egomaniackid: esatto, quale storia? parlare di storia per un gruppo come i Tokio Hotel (ma anche per Limp Bizkit, Linkin Park, ecc) è difficile. Sono meteore, sono boyband che si atteggiano a superstar alternative. E i ragazzini ci cascano, prendendoli come modello.

@ alessandro: ce ne sono ovunque, basta guardarsi intorno. Dai ragazzini in giro per strada fino a quelli che si vedono ai concerti. Ed anche su Mtv, visto che ultimamente le pubblicità paiono orientate ad un pubblico più "alternative". Attori con la frangetta, look alternativo, musica electro-rock-o-comunque-col-ritornello-che-pompa. Triste.

Anonimo ha detto...

Hai descritto perfettamente l'80% dei ragazzi nella mia scuola. C'è anche il Tipo Col Frangettone Che Marina La
Scuola Perchè è Ribbelle. Tutti ovviamente con età minore dei 18. I 18enni sono semplicemente tutti uguali: Capelli Corti, Felpa Verde, Occhiali Enormi e Pantaloni Larghi.
Poi mi pare di aver visto qualche grunge qua e là. Penso di essermi sbagliato comunque.

Comunque ottimo post.

Anonimo ha detto...

Ci e', non ci fa? Cioe', appunto, Coppola e' un vero autentico coglione! Proprio come sostengo da tempo! :)

Anonimo ha detto...

Lasciate stare Coppola!

Goldo ha detto...

Phaleg facci una Columbine de noartri, non piangeremo.

Anonimo ha detto...

chissà mauro mazza, se leggesse il commento di Goldo!!! :D

Anonimo ha detto...

E chi lo tocca, Felson... magari e' contagioso.

Anonimo ha detto...

Quindi io sono un blogger sulla cresta dell'onda che sparlo di Twitter! :D
Dai, era legittima curiosità! Ora cerco chi lo critica e vediamo che dicono.
Per quanto riguarda i neo alternativi potremmo farne un trattatello sociologico. C'è sempre stato chi si attacca alle mode del momento e ne predica la bontà per poi cambiar sponda, bandiera o genere. L'esempio Silvestrin calza a pennello. Ma ne potremmo fare molti altri. Il fatto è che da quando l'underground è diventato commerciabile, l'industria s'è data da fare per commercializzarlo. Forse è banale come spiegazione ma è la differenza che passa tra i Fugazi e Klaxsons. Alternativi e coerenti i primi, nel vero senso della parola. Prodotto per neoalternativi i secondi. Poi mica tutti devono essere come i Fugazi, chiaramente. Va bene che ci siano i Klaxsons e i loro fun, i Blink e i loro fun che si dicono punk...Vabbè è tardi e sto delirando! :P

Goldo ha detto...

@Marknopfler

Probabilmente se scrivo sul mio blog che mi piace farmi le americane e che guardo i film horror, mi accusa dell'omocidio di Meredith

accento svedese ha detto...

@ phaleg: sono stereotipi presenti in ogni città. Ti volti in giro e vedi un sacco di ragazzi così. Giocano a fare i ribelli, ma sono in realtà già vecchi. Vecchissimi.

@ niccolò: non sono convinto... :D programmi come Pavlov e soprattutto Avereventanni non sono roba da tutti. Ripeto, può essere antipatico. Ma ha non c'entra nulla con un Silvestrin qualunque.

@ felson: Coppola in un programma con Amanda Lear è per un attimo riuscito a rendermi simpatico Silvestrin. :D

@ goldo e marknopfler: secondo me se Mauro Mazza leggesse questo blog mi accuserebbe di gettare benzina sul disagio giovanile per fomentare il bullismo nelle scuole. :D

@ alberto sixfeetunderover: no, mi riferivo ad un altro post che avevo letto in giro, in cui si criticava twitter perchè a detta dell'autore "era troppo da egocentrici" come se scrivere un post così non lo fosse. :D
E' giusto che ci siano gruppi da neolternativi e non è assolutamente banale la tua spiegazione, però non è giusto che i Blink 182 prendano per il culo la coerenza dei Fugazi, come accadde in un'intervista su Rumore qualche anno fa. Li sfottevano e dicevano che non trovavano un senso al loro modo di far musica.
I Blink che sfottono i Fugazi, capito? :D
Anche tra i gruppi comunque c'è chi cambia bandiera per seguire le mode, non solo tra i fans. Mi vengono in mente gli Afi, partiti come grandissimo gruppo hardcore, trasformatisi in clone dei Misfits e ora divenuti parodia emo. Oppure i Linkin Park che negli ultimi singoli fanno la parodia ai Bloc Party. Ma l'elenco sarebbe infinito.
Sembra quasi che certi gruppi seguano le evoluzioni dei loro fan. :D

Anonimo ha detto...

....i Linkin Park negli ultimi singoli fanno la parodia ai Bloc Party? Non li ho sentiti gli ultimi singoli, comunque meglio così: quelli vecchi erano inascoltabili :D

Bel post, molto più ad ampio raggio rispetto al mio.

ah, un'altra cosa: "ai miei tempi" l'unica Corona al Festivalbar "cantava" e presentava, non era una scritta sulla maglietta :D

accento svedese ha detto...

Il tuo post è più specifico. Io ho tratto le conclusioni dopo anni di duro lavoro da osservatore di fenomeni giovanili. :D
Mi pare proprio che gli ultimi Linkin Park siano su quella strada, la moda è quella e bisogna provarci. Ma pare che la cosa funzioni così anche in Italia: Syria si appresta ad uscire con un disco di cover indie rock.
Quanto a Corona, per me l'unica Corona degna di nome è la cantante. Fabrizio non è degno di tale nome. :D