I Trans Am io me li ricordavo diversi, più ostici e spigolosi. Parecchio bravi, ma troppo autoreferenziali e innamorati di se stessi. Ricordo che suonavano una sorta di krautrock che sembrava uscito da un incubo di Enrico Ghezzi. Roba ultra kitsch, per pochi eletti e comunque non leggera da digerire. Decisamente la loro non era musica da party.
E invece la sorpresa. Il loro disco nuovo che risponde al titolo di Sex Change pur continuando ad essere kitsch, suona molto più pop e facile dei predecessori. Ci sono quasi rimasto male.
Deve essere successo loro qualcosa di strano perchè sembra di sentire una stoner band che suona cover di LCD Soundsystem. E lo dico senza ironia, ma con la consapevolezza che con un album del genere potrebbero anche farcela. A tratti il disco è geniale nella sua paraculaggine e non mi stupirei se finissero sul serio per suonarlo ai party. Mi aspetto di tutto.
Forse hanno deciso di provarci sul serio, o forse vogliono solamente salire sul carrozzone punk-funk e farsi un pochino di soldi. In fondo se lo meriterebbero. Una vita che vanno avanti a suonare, una vita che non se li fila (quasi) nessuno. Una botta di culo ci vorrebbe proprio.
Per la cronaca, Sex Change è un gran bel disco ed esce come al solito per la Thrill Jockey.
Trans Am - Conspiracy of the Gods
L’Alcolock è “un’invenzione” italiana?
-
In realtà, un Regolamento UE del 2019 obbliga i produttori di auto a
predisporre le vetture di nuova omologazione (o prima immatricolazione)
all'installa...
5 ore fa
2 commenti:
La copertina sembra quasi un omaggio al logo delle cassettine cromo Basf©
E' vero! non avevo notato... conoscendo i tipi la somiglianza è voluta! ;)
Posta un commento