07 dicembre 2011

UN ITALIANO COL CIUFFO RIBELLE / UN ITALIANO COL ROCK NELLA PELLE (R.I.P. Mino Reitano)



Qualche giorno fa cazzeggiando in rete mi sono imbattuto in un favoloso post di Sabina Guzzanti datato settembre 2010. Il post in questione è una roba di seconda mano ma sempre valida, visto che questa celeberrima comica (o ex-comica? Non so dirlo con precisione) se la prende niente popo' di meno che con Ryanair facendo immediatamente balzare alla mente i peggiori luoghi comuni relativi all'italiano in viaggio all'estero (o in Italia, tanto è uguale) e più in generale l'italiano che si lamenta sempre senza pensare che c'è libertà di scelta e volendo si anche può optare per altro (in questo caso, volare con un'altra compagnia spendendo molto di più e mangiando un panino gonfiabile gentilmente offerto dalla stessa – oppure stare a casa).

In soldoni: la Guzzanti di ritorno dalle vacanze in Sicilia si è sentita vessata da Ryanair e ci ha scritto un pezzo, arrivando perfino a canzonare il personale di volo che fa il suo lavoro (se avesse messo anche foto ed email dei soggetti in questione catalogandoli come spie sarebbe arrivata ai livelli di Chemtrails e delle sue fantasmagoriche liste di proscrizione – pubblico il link così se ne accorgono e finisco anch'io sulla loro black list) e concludendo con un invito a boicottare Ryanair e/o inondarla di fax di protesta perché non lascia portare in cabina le latte di olio e le confezioni di pasta da 5 kg ai poveri italiani in viaggio.

Tutto legittimo, per carità, ma tutto semplicemente eccezionale: sintassi e grammatica zoppicanti (proprio come le mie, solamente che io scrivendo cazzate purtroppo non ci guadagno nulla mentre la Guzzanti ne approfitta per pubblicizzare un suo spettacolo o a scelta un suo dvd), contenuti discutibili, mancata conoscenza delle condizioni di acquisto Ryanair, mancata lettura delle email che Ryanair invia per ricordarti qualsiasi cosa (dalla stampa della carta d'imbarco ai limiti di peso per il bagaglio a mano), lamentele per la pubblicità stile televendita durante il viaggio, commenti dei lettori che hanno suscitato la mia invidia, risposte della Guzzanti che gettano benzina sul fuoco incitando alla ribellione, gente che si ribella sul serio ed afferma di aver già inviato un fax a Ryanair (che probabilmente è volato in un cestino della spazzatura accompagnato dalla stessa sinfonia che parte quando un aereo Ryanair atterra in anticipo), varie ed eventuali.

Ad un certo punto vien perfino da chiederti: ma qual'è il senso di tutto ciò? Ribellarsi al sistema o far parlare di sé per vendere un libro e/o un dvd e/o un biglietto di uno spettacolo? A fine post la Guzzanti tra l'altro invita i lettori alla presentazione di un suo film, e – ragiono per assurdo perché so che non è così – se scrivendo un post per vendere un libro (o un dvd, o un biglietto - tanto è uguale, non lo compro comunque) la Guzzanti si comportasse esattamente come le hostess che vogliono venderti una sigaretta smokeless su un volo Ryan? E cos'è la ribellione? Volare Alitalia per un nuovo miracolo italiano a spese del contribuente, pigliare un treno Trenitalia con relativo odore di ascella trascurata o rimanere in casa guardando le scie chimiche in cielo invidiando chi nonostante tutto viaggia? Francamente non lo so, però io viaggio come capita cercando di spendere il meno possibile e sto a posto così. Certo, a differenza di Sabina Guzzanti se avessi un padre parlamentare gli ruberei la tessera da parlamentare e viaggerei solo in business class prenotando i voli più costosi che esistono (dicendo magari in giro che è stata tutta un'idea di Mario Scaramella per sentirmi a posto con la coscienza), ma queste sono scelte personali e comunque non avendo padre parlamentare opto per il risparmio mangiando junk food prima di partire così in volo non mi viene fame (al limite sto male, ma tanto il bagno è gratis e non spendo nulla). Il mondo è bello perché vario ed ognuno fa ciò che vuole.

Che poi il post della Guzzanti è del settembre 2010 e nel frattempo è trascorso quasi un anno e mezzo (esagero), tempo che in rete equivale almeno a dieci anni o forse più (esagero ancora). Nel frattempo qualunque cosa può essere avvenuta e quel post non vale più o ha perso il senso originario anche se rimane fissato sulle pagine di un blog fino al momento in cui lo stesso viene chiuso. In pratica parlandone ho scritto cose a vanvera perché nel frattempo la Guzzanti può essere diventata assidua cliente Ryan, ma resta solo un fatto: voglio che la Guzzanti a La7 torni a far ridere davvero come ai tempi de L'Ottavo Nano. Mi faceva ridere e pensare molto di più allora, mentre adesso vederla rincorrere un Beppe Grillo qualunque mette addosso una grande tristezza. Sono comunque scelte personali che non si discutono, e se sta bene a lei buona camicia a tutti (come diceva Massimo D'Alema quando lavorava a Mediaset ed era grasso e pelato).

4 commenti:

mauro ha detto...

non vorrei smontarti un mito,ma la guzzanti non ha mai fatto ridere.in quella famiglia tutto il genio comico è andato al fratello.

Anonimo ha detto...

L'Ottavo Nano? No no, rivogliamo il Pippo Chennedy Show!

accento svedese ha detto...

@ mauro: a me faceva ridere, era solo molto spocchiosa.

@ felson79: volevo scrivere Pippo Chennedy Show, ma ho avuto paura di sembrare vecchio :)

Cat ha detto...

questo spiega tutto http://it.paperblog.com/italiani-non-viaggiate-con-ryanair-225696/