30 marzo 2011

SE SEI CASALINGO AMI IL FUOCO DEL FORNELLO COME ME

C'è questo canale sul digitale terrestre che si chiama Real Time e propone sempre cose interessanti, del tipo che ci capiti per caso ma poi resti sempre incollato a guardarle, incapace di capire se sia realtà o finzione, se esistano davvero oppure no, se te ne frega veramente oppure semplicemente le guardi per ingannare il tempo ed evitare di fare qualcos'altro di più faticoso e meno rilassante. Le critichi e le deridi però le guardi con soddisfazione, ed è questo ciò che conta.

Tanto per dire, spesso e volentieri io seguo un programma in cui (più o meno) due agenti immobiliari mettono in contatto un potenziale compratore con tre potenziali venditori, viene scelto un'appartamento e poi ristrutturato radicalmente per venire incontro alle esigenze di chi un giorno ci abiterà (che non necessariamente è il potenziale compratore, visto che a volte non si capisce bene se la trattativa vada a buon fine oppure no, ma tant'è). Va sempre a finire che qualunque abitazione viene trasformata in loft o open space, con lavori effettuati a tempo record utilizzando materiali costosissimi, colori assurdi e manodopera sottopagata cinese, filippina, rumena o maghrebina (il razzismo involontario è sempre lì che striscia dietro l'angolo, nelle vesti di conduttori che si rivolgono in maniera scortese alla suddetta manodopera quando non capisce bene l'italiano – ma magari sono solo io che fraintendo).

Roba da milanesi insomma, visto che in nessun'altra parte d'Italia si può vivere con dignità in abitazioni-alveare da 50mq pagate a carissimo prezzo che hanno la pretesa di essere trasformate abitazioni di stampo newyorkese o statunitense in generale ma restano pur sempre abitazioni-alveare, con tutto ciò che ne consegue in termini di “spazi scarsi”, “poca vivibilità”, “prezzi al mq che più che prezzi sono una vera e propria rapina a mano armata”, “assenza di privacy”, “puzze che stagnano in bagno perché non c'è nemmeno una finestra” et similia, bisogna per forza crederci molto.

Non abiterei mai in appartamenti del genere manco se me li regalassero perché io sono un ragazzo di campagna e non riuscirei mai ad adattarmi alla vita negli spazi angusti delle metropoli, troppo stress e poi sinceramente non posso permettermeli (nemmeno se me li regalassero). Ed allora preferisco guardarli in tv e sparare critiche a vanvera, visto che ho imparato a scrivere grazie al primo numero del corso di scrittura del Corriere della Sera, quello a cura di Roberto Saviano. Ho studiato tantissimo ed ora voglio mettere in pratica tutto ciò che ho imparato, sono fiero di me.

3 commenti:

GIacomo ha detto...

Piccolissimi appartamenti e canali tv magnetici.Dei primi faccio volentieri a meno ma i secondi un pò mi spiace non prenderli da casa mia


PS:grandissimo,"Stare in casa è qualcosa di,DI SPETTACOLAAAAAARE"

Anonimo ha detto...

Real time è punkissima e frocchissima

accento svedese ha detto...

sono drogato di Real Time