06 marzo 2011

PATER NOSTER INTRODUTTIVO



Ci pensavo qualche sera fa, mentre ero alla guida della Squalo che mi ha gentilmente prestato mio padre e che ha un impianto con lettore Stereo8 da paura che mi permette di ascoltare meglio la musica (ovviamente dopo averla copiata su cartucce Stereo8, ma è un particolare secondario): Evil Empire dei Rage Against The Machine è uscito quindici anni fa ma ne sembrano passati almeno trenta o quaranta. Un disco invecchiato malissimo, caratterizzato da bei suoni e bella produzione ma nel quale ci sono tre-idee-tre sfruttate fino allo sfinimento (soprattutto mio, mentre lo riascoltavo ero talmente sfinito che mi son chiesto come un tempo potesse piacermi così tanto) ma soprattutto da un volersi ergere a salvatore della patria quando la patria era già andata affanculo da mo'. Tom Morello in questo disco si dimostra più che mai un chitarrista sopravvalutato visto che suona sempre gli stessi quattro riff (che poi a dire il vero sono riff dei Led Zeppelin o dei Black Sabbath, ma facciamo finta che siano suoi) e li camuffa con effetti e trovate varie (sempre gli stessi trucchi anche quelli), Zack De La Rocha mi fa venire voglia di votare Lega Nord per quanto è scontato e banale, mentre tutto il resto è game over visto che il bassista ed il batterista dei Rage Against The Machine sono sempre stati due personaggi secondari e non se li è mai filati nessuno. Forse negli anni novanta eravamo talmente ingenui che eravamo soliti sopravvalutare certe band elevandole addirittura ad icona generazionale, ma magari eravamo solo teenager e non pensavamo a certe menate.

Giunto a metà dell'album mi era addirittura venuta voglia di aprire il finestrino e lanciare il cd fuori, ma non l'ho fatto perché comunque ho rispetto per ciò che quella band ha rappresentato per me ma soprattutto perché sulla Squalo di mio padre c'è lo Stereo8 e dunque non potevo di certo lanciare dal finestrino un cd che materialmente non stavo ascoltando, ed allora mi son limitato a toglierlo per mettere Good God's Urge dei Porno For Pyros – e le cose sono cambiate di brutto. Good Good's Urge è un disco della madonna e suona più attuale adesso di quando è uscito (tra l'altro nel 1996 come Evil Empire, e lo sfasamento temporale che si ottiene mettendoli a confronto è di quelli che ti mandano in crisi), un'opera troppo ingiustamente sottovalutata che un bel giorno forse verrà riscoperta ed allora tutti si renderanno conto che le cose migliori Perry Farrell le ha fatte qui e non con i Jane's Addiction (sulla sua carriera solista meglio stendere un velo pietoso). Pop visionario e psichedelico, chitarre acustiche pesantemente effettate, Mike Watt al basso e tanta poesia: praticamente un calcio in culo a Dave Navarro, ex compagno di band nei Jane's Addiction che all'epoca suonava con i Red Hot Chili Peppers e che con i suoi assoli di chitarra protohardrock fotteva le pur belle canzoni di One Hot Minute. L'ho ascoltato tre volte di fila ed ora sono una persona migliore - e per giunta mi son reso conto che erano i Porno For Pyros e non i Jane's Addiction che avrebbero dovuto riunirsi (tra l'altro i Jane's Addiction nell'attuale formazione al basso hanno Duff McKagan ex Guns N'Roses, il che è tutto un dire).

Alla fine di tutto, il vero mistero resta un'altro: come hanno fatto gli Eiffel 65 nel 2003 a trovare il coraggio presentarsi al Festival di Sanremo con una canzone come Quelli che non hanno età e tutto il suo corredo di tastieroni da autoscontri, abbigliamento inadeguato, sudore e capelli ossigenati? Canzone immortale, avrebbe meritato di vincere ma l'hanno eliminata senza pietà (chi se ne frega, tanto poi gli Eiffel hanno venduto un botto di dischi e probabilmente ci campano ancora). Uno dei momenti più alti della storia del Festival della canzone italiana, meno male che gli Eiffel 65 si sono finalmente riuniti e quei momenti torneranno. Ad occhio e croce reunion dell'anno.

E la Squalo di mio padre sfreccia più veloce della luce, e nessuno pare essere in grado di fermarla.

2 commenti:

casadivetro ha detto...

grazie di avermi ricordato una delle più brutte canzoni mai passate a Sanremo; ricambio con questa versione di Smells like teen spirit che di per sé non è brutta, ma l'annuncio così broadwaiano di "Nirvana" all'inizio è proprio paino (grezzo, burino, trash):

http://www.youtube.com/watch?v=TsS811o21-k&feature=related

accento svedese ha detto...

boh, a me quella degli Eiffel piace un sacco. Perché brutta? Cos'ha? :D