26 marzo 2011

NATO PER LE TELEVENDITE



Lo spot per promuovere il turismo in Italia che vede come protagonista il nostro infallibile condottiero Silvio Berlusconi è qualcosa che va oltre il concetto di umana pietà (e non l'ho nemmeno guardato per intero, figuriamoci se ho tempo per farlo): al netto di inevitabili associazioni di idee che possono portare lo spettatore a pensare al turismo sessuale in Thailandia, è uno spot che ti scoraggia del tutto dal passare le tue vacanze in Italia. Ma come, quando si parla di vacanze si pensa automaticamente – chessò, sparo a caso – a culi abbronzati che paiono scolpiti nel marmo, alcool & droga che scorrono a fiumi, sole, mare, Fiorello col codino che canta Spiagge, vu cumprà che provano a venderti cd che tu hai già scaricato due mesi prima che uscissero, Salentu lu mare lu sole lu divertimentu, esplosioni addominali, cibi molto calorici consumati ad orari random, settimane indimenticabili passate in compagnia del tuo/della tua partner, nottate interminabili in discoteca a fare la spola tra il bancone del bar e i bagni, bomboloni divorati ad orari da fornaio, furti di biciclette per spostarsi da un luogo all'altro, vandalismi notturni che finiscono nelle pagine di cronaca sui giornali locali e noi italiani non troviamo niente di meglio che proporre ai potenziali villeggianti un vecchio che vuole disperatamente sembrare giovane ed in sovrappiù si pitta il cuoio capelluto con il lucido da scarpe per simulare una parvenza di capigliatura folta? Non ci siamo proprio.

Probabilmente si tratta solo di scelte di marketing sbagliate e/o troppo affrettate (lo spot dico, non il cuoio capelluto pittato per simulare una parvenza di capigliatura folta – quelli sinceramente son cazzi suoi), ma provo quasi pena per il nostro infallibile condottiero Silvio Berlusconi che si è prestato ad un gioco del genere; poveretto, magari non va in vacanze da decenni perché lavora per noi e cade ingenuamente su una cosa del genere. Vien quasi da pensare che sia il solito tranello teso dalla sinistra italiana apposta per screditarlo, però quando leggo una intervista a Pierluigi Bersani in cui vengono sfoderate buone conoscenze musicali e soprattutto una collezione di dischi veramente ben fornita (ed aneddoti del tipo presenza allo storico concerto di Bob Marley a Milano nel 1980, una roba a cui io non sarei andato mai e poi mai ma che comunque rappresenta un fatto invidiabile) mi rendo conto che probabilmente non è un tranello della sinistra ma la pura e semplice realtà di un vecchio al quale la sua corte fa credere di essere onnipotente sganciandolo totalmente dalla vita reale. Ecco perché Berlusconi crede di richiamare turisti in Italia con la sua immagine.

Ed intanto noi paghiamo per spot del genere, con le trattenute in busta paga (quando le abbiamo e/o abbiamo un lavoro) e con mille altri piccoli e grandi balzelli tipo canone tv, accise sulla benzina, bollo auto indegni di una grande democrazia liberale che vuol riuscire a dire la sua nel Grande Occidente Civilizzato (Oscar Giannino is my co-pilot, soprattutto per il suo look).



3 commenti:

Anonimo ha detto...

“culi abbronzati che paiono scolpiti nel marmo, alcool & droga che scorrono a fiumi, sole, mare, Fiorello col codino che canta Spiagge, vu cumprà che provano a venderti cd che tu hai già scaricato due mesi prima che uscissero, Salentu lu mare lu sole lu divertimentu, esplosioni addominali, cibi molto calorici consumati ad orari random, settimane indimenticabili passate in compagnia del tuo/della tua partner, nottate interminabili in discoteca a fare la spola tra il bancone del bar e i bagni, bomboloni divorati ad orari da fornaio, furti di biciclette per spostarsi da un luogo all'altro, vandalismi notturni che finiscono nelle pagine di cronaca sui giornali locali"

genio allo stato puro.

Anonimo ha detto...

sei il numero uno

accento svedese ha detto...

dai non esageriamo...