16 marzo 2011

ADESSO TI SPIEGO COME VANNO LE COSE IN ITALIA (cit.)


Venerdì sera son partito a caso per andare al Covo fermamente convinto che suonassero gli Ex-Otago ed invece poco dopo essere entrato ho scoperto che gli Ex-Otago sono di scena venerdì 18 marzo e l'ho presa in quel posto al modico prezzo di 8 euro per l'ingresso+3 euro di guardaroba (notare la proporzione che è quasi di uno a due, roba che se lo sa il Rag. Giulio Tremonti corre subito a disegnare un paio di grafici esplicativi del fenomeno sulla lavagnetta ad Annozero e di conseguenza viene incalzato da un disoccupato che a fine trasmissione lo trattiene ulteriormente in studio per spiegargli come vanno davvero le cose in Italia. Idolo quel ragazzo, se lo vedo in giro gli offro da bere). Capita anche nelle migliori famiglie.

Non riesco proprio a spiegarmi come tutto ciò possa essere successo (o forse sì, dovrei drogarmi peso come fanno tutti) ma ciò che rimane è che mi son visto un concerto di cui mi importava poco e nulla e che mi ha lasciato ancor meno. E tutto questo non perché i gruppi fossero poi tanto male, ma perché sentendoli mi sembrava di essere salito sulla DeLorean di Ritorno al futuro ed essere tornato al 2002, con il gruppo spalla che faceva roba tipo Isis ed il gruppo principale che faceva roba tipo Interpol meets i Litfiba con Cabo alla voce (e che oltretutto aveva un bassista identico ad un amico tossico di mio cugino, per me era lui sul serio). I presenti non si rendevano conto che non siamo più nel 2002 ma nel 2011, o forse se ne rendevano conto ma non si facevano le menate che mi faccio io e giustamente pensavano solo a godersela (troppo facile godersela quando sei ad un concerto di cui ti importa qualcosa, ma tant'è). Io ultimamente ascolto solo Jovanotti e i Subsonica, non mi abbasso a roba che era all'avanguardia nel 2002 quando ero ancora giovanissimo. Io dalla vita cerco altro, non so cosa ma cerco altro - e mi comporto di conseguenza.

Non ho nemmeno voluto umiliarmi rimanendo al Gash! dopo il concerto, certa dance avanguardista la lascio ad altri (che saluto). Son tornato a casa con le pive nel sacco e vinto dalla stanchezza ho dormito quindici ore consecutive, svegliato solo da un anziano al bar sotto casa mia che - al quinto o sesto Fernet Branca - recitava con enfasi le probabili formazioni delle squadre impegnate il giorno seguente nel campionato di Serie A, i risultati degli anticipi, le ultime del calciomercato, le bombe di Maurizio Mosca (R.I.P.), gli interi ventuno minuti giocati nel campionato italiano da Saadi Al Gheddafi ed un paio di pezzi a caso di Majakovskij. Niente di clamoroso, niente per cui scomodare le Forze dell'Ordine per interrompere un disturbo alla quiete pubblica, ma sempre meglio di Pierpaolo Capovilla che si limita a recitare senza enfasi Majakovskij atteggiandosi a novello Carmelo Bene. Non c'entra un cazzo ma era bello dirlo, perché io dalla vita cerco altro, non so cosa ma cerco altro - e mi comporto di conseguenza.

2 commenti:

r. ha detto...

promemoria: domani è venerdí 18, e suonano gli ExOtago al Covo!

gattasorniona ha detto...

"ADESSO TI SPIEGO COME VANNO LE COSE IN ITALIA" detto con serietà mi un po' ridere un po' venire i brividi...