14 giugno 2010

SCENARI DA UN PAESE DEVASTATO #3

Un sabato pomeriggio qualunque su una spiaggia qualunque, in Italia. Il tipico cùmenda brescian-bergamasco fisicamente insignificante e culturalmente rasoterra che parla solo di lavoro e di soldi sta parlando, ovviamente, di lavoro e di soldi. Parla, parla e non dice nulla, mi disturba mentre prendo il sole e cerco di dormire ma ad un certo punto accade l'irreparabile: “Questa crisi mi piace perché tutti i nostri concorrenti han dovuto chiudere e noi ora riusciamo a vendere un sacco di quei componenti al silicio triplicando i guadagni”, ha sentenziato con tono baldanzoso, ed è stato immediatamente investito da una tempesta di sabbia che lo fatto scomparire nel nulla. Lo hanno ritrovato dopo qualche ora vivo e vegeto ma con un gigantesco fallo di gomma infilato in bocca. Nessuno ha avuto il coraggio di toglierglielo, nessuno sopportava più la sua arroganza e il suo tono di voce.


Un video a caso, un video che non c'entra un cazzo (anche perché non è un video, si vede solo la faccia di Fiorello e null'altro. Più che un video sembra un santino commemorativo per un defunto):

Fiorello – Spiagge


Avanti così verso il baratro.


3 commenti:

gattasorniona ha detto...

maremma santa, mi è cambiato l'umore (da bigio a nero!)

accento svedese ha detto...

Son cose che a sentirle ti fiaccano il morale, sul serio.

Cannibal Kid ha detto...

il "video" è la fotografia perfetta di questo paese devastato