24 marzo 2010

DON'T TALK ABOUT ANYTHING ELSE...WE DON'T WANT TO KNOW / WE'RE DEDICATED TO OUR FAVORITE SHOWS

Da qualche tempo su Italia 1 c'è questo programma che si chiama Jekyll. Va in onda subito prima dell'edizione delle 12:30 di Studio Aperto (il che è tutto un dire), però è solo guardandolo con attenzione che capisci veramente cosa sono le droghe pesanti e cosa ti fa evaporare i neuroni come le molecole h2o quando una pentola d'acqua è in piena ebollizione.

Tutte le volte che ho ho provato a guardare Jekill non sono mai riuscito ad arrivare fino in fondo: mi sono sempre risvegliato un paio di ore dopo la fine del programma pallido ed emaciato, con il laccio emostatico legato al braccio ed il telecomando conficcato nell'avambraccio. Praticamente ciò che mi accade quando tento di guardare una gara di Formula Uno, solo che almeno durante le gare di Formula Uno non c'è una voce fuori campo tipo quella di Lucignolo che commenta le immagini che scorrono sul teleschermo ma soprattutto io mi sveglio regolarmente all'ultimo giro fingendo di essere felice per il vincitore, chiunque esso sia (ovviamente tifo Red Bull perché sono assuefatto, ma in fondo sono un tipo sportivo e non sempre salgo sul carro del vincitore. Tanto per dire, da bambino ho pure tifato per Michael Andretti, che non vinceva mai ma mi era simpatico perché era americano ma aveva un cognome italiano).

Con Jekyll purtroppo non ci sono vincitori, e chi perde è il povero spettatore talmente gonzo che finisce per prendere sul serio un programma del genere e poi corre ad infilare una caramella Mentos in una bottiglia di Coca Cola Light mettendo poi in rete il filmato relativo a questa performance fuori tempo massimo (fare cose del genere di fronte ad una videocamera e mettere il tutto su YouTube era infatti all'avanguardia tre anni fa, ma non diciamolo ai telespettatori che credono davvero in un programma del genere sennò cade il governo e siamo rovinati). Nel 2010 un autore di programmi tv non può confezionare un programma prendendo da YouTube filmati di sagre paesane e ritrasmettendoli pari pari in tv con aggiunta di insopportabile voce fuori campo che pronuncia a caso battute scontate, e non può nemmeno prendere brandelli scelti di programmi Rai andati in onda la sera prima ed imbastirci tristi siparietti comici in barba al rispetto del copyright (Mediaset non pagherà mai diritti d'autore alla Rai per fare una cosa del genere, questo è poco ma sicuro) (la stessa Mediaset che vuole far rimuovere da YouTube i filmati dei suoi programmi per ragioni di copyright e poi prende da YouTube i filmati postati da ignari utenti per farci cazzate come Jekyll – e il cerchio si chiude). Che li pagano a fare gli autori di programmi tv? Che lo paghiamo a fare Silvio Berlusconi se poi le sue tv (pardon, le tv di proprietà della sua famiglia) ci narcotizzano con roba del genere?

Guardando Jekyll vien quasi da rimpiangere il programma di approfondimento politico che andava in onda la mattina su Canale Italia quando al governo c'era Romano Prodi e che è improvvisamente terminato quando il governo è caduto lasciando sbigottiti migliaia di spettatori (me compreso). Telefonate da casa di telespettatori dal pesante accento veneto imbufaliti per tasse, spaccio di droga ed immigrati, conduttori parzialissimi che gettavano benzina sul fuoco e Filippo Ascierto ospite in studio un giorno sì e l'altro pure, a suo agio forse più di quando sedeva in cabina di regia ai tempi dei disordini al G8 di Genova nel 2001. Ho provato più volte ad intervenire da casa, una volta ho sono pure riuscito a prendere la linea ma la mia telefonata è stata repentinamente interrotta dalla scure della censura prima che potessi terminare il mio alato ragionamento politico. Bei tempi quelli, quando eravamo più genuini e ci divertivamo con molto poco. Ridateci Prodi, il programma di approfondimento politico anti Prodi di Canale Italia e pure Lucignolo. Ce li meritiamo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il programma di canale italia di cui parli va ancora in onda. informati prima di parlare, comunista di merda.

accento svedese ha detto...

Grazie per lasciarmi commenti del genere. Mi licenzierò dal lavoro per poterlo seguire per intero tutte delle mattine.
Ciao repubblica delle banane!