Il resto è la dimostrazione che la classe non è acqua e che “24/7″ è quasi un ideale tributo al grande ed importante lavoro che gli islandesi GusGus hanno fatto nel corso degli anni. Gente che ci ha sempre creduto e ci crede come allora, che ha portato avanti un certo tipo di discorso con grande coerenza e che continua a portarlo avanti, incurante del trascorrere del tempo e del modificarsi delle cose e delle persone. Eppure in tanti tendono a sottovalutare.
Un disco del genere sarebbe potuto uscire indifferentemente nel 1996, nel 1999 oppure nel 2012 e nessuno avrebbe avuto nulla da ridire sulla sua bellezza e sulla sua perfezione. Eppure esce nel 2009 e nonostante tutto il carico di pathos che si porta appresso viene sistematicamente snobbato/stroncato dai soliti cacciatori di trend - gli stessi che nel corso degli anni come se nulla fosse si sono strappati i capelli (nell’ordine:) per jungle, drum’n'bass, big beat, 2 step, electroclash, rocky house e fidget, dimenticando improvvisamente ciò che avevano ascoltato fino all’anno prima, sempre in cerca dell’ennesima novità (che poi gira e rigira è sempre un revival/risciacquatura di piatti) buona per renderli del tutto conformi alla massa.
Peccato per loro, non sanno cosa si perdono (ma tanto se lo sarebbero perso pure nel 1996, nel 1999 oppure nel 2012, quindi non fanno testo e “24/7″ resta un grandissimo disco a prescindere dal loro gradimento).
(IFB)
2 commenti:
singolo,disco e acquisto dell'anno!(2 lp+cd 15,50 euro!)
Più lo ascolto e più lo ascolterei. Va molto vicino ad essere il disco dell'anno, non è disco dell'anno solo perché ho visto Horrors ed Animal Collective dal vivo e mi son reso conto che suonano come su disco.
Sarei curioso di sentire i GusGus dal vivo, mi accontento anche di un dj set.
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