13 ottobre 2009

UOMINI AMMOLLO



C'è un momento che è ormai storia del cinema italiano e che idealmente è servito a definire tutto ciò che è avvenuto successivamente in Italia.

Cinepanettone di quindici anni fa circa. Durante un vacanza ad Aspen in Colorado, Massimo Boldi porta sua figlia (interpretata da Cristiana Capotondi, oggi icona cinematografica di certa sinistra che ha definitivamente perso il contatto con la realtà ma allora giovanissima e debuttante che stava per perdere il contatto con la realtà) a ballare in una improbabile discoteca dai tratti molto kitsch. Dal nulla sbuca fuori Luke Perry a.k.a. Dylan di Beverly Hills 90210, ovvero colui che oggi è un monumento ai tempi che furono ma che allora era considerato un vero e proprio sex symbol (nonostante facesse la parte del sedicenne pur avendo nella vita reale quasi il doppio degli anni del suo personaggio), un tipo dalla pettinatura grottesca che è riuscito a risultare figo in maniera a dir poco inspiegabile salvo poi finire nel dimenticatoio nell'attimo esatto in cui è terminata la celeberrima serie tv. Luke Perry/Dylan la degna di uno sguardo, parte una pitchatissima Hideaway dei De'Lacy nel memorabile remix opera dei Deep Dish e lei non capisce più nulla: si fionda sul cubo, inizia a ballare seminuda sotto gli occhi del divo, suda e si contorce, risulta arrapante come Noemi Letizia che mangia la pasta al forno in spiaggia però intanto Christian De Sica la cataloga sotto la voce “troia” e Massimo Boldi si incazza e la porta, da buon padre italiano che desidera la donna d'altri però quando gli toccano la figlia diventa una belva. Fine della storia.

Tutto questo per dire che i cinepanettoni sono il simbolo del declino della cultura pop italiana però spesso e volentieri fanno ridere, che quel Vacanze di Natale non era poi tanto male ma che i successivi han fatto più danni della Lega Nord (che comunque spesso e volentieri fa ridere), che Massimo Boldi interpretava molto bene quello che di lì a poco sarebbe divenuto lo stereotipo dell'italiano medio (o che forse è sempre stato lo stereotipo dell'italiano medio ma nessuno se ne era accorto prima), ma soprattutto che la versione migliore di Hideaway è sicuramente il remix dei Deep Dish mentre tutte le altre (comprese quelle revival degli ultimi anni) lasciano il tempo che trovano nonostante siano lontane parenti della colonna sonora di un punto di svolta nella storia d'Italia.

Ho fatto un sogno. Ho sognato di prendere una versione acappella di Hideaway (in rete si trova) e di adagiarla comodamente su una versione strumentale di Bonkers della premiata ditta Dizzee Rascal/Armand Van Helden (idem come sopra). Nel sogno questa strana alchimia spaccava parecchio, ora devo solo provare come suona nella vita reale.

5 commenti:

niccolo' ha detto...

La storia che i cinepanettoni fanno danni culturale è una boiata tale e quale a "se ascolti metal diventi satanista e drogato".

Sebastiano ha detto...

quanto amavo i deep dish

Rosy Bondi ha detto...

viva i satanisti, abbasso i metallari

accento svedese ha detto...

@ niccolò: è una boiata di proporzioni galattiche, e proprio per questo l'ho buttata lì con arroganza, come omaggio alle credenze popolari.

@ sebastiano: son bolliti, però la classe c'è ancora. ora come allora.

@ rosy: se ascolti troppo metal diventi cieco e ti vengono i brufoli.

Giorgio Moneta ha detto...

attualmente la capotondi sta con andrea pezzi