01 aprile 2008

OVATTA

Serata memorabile quella del concerto degli Shout Out Louds al Covo. Anzi, una serata che a suo modo è stata un evento mondano. Ne ha parlato pure Libero nella pagina 'cultura e spettacoli', con una fragorosa articolessa per scrivere la quale si è scomodato addirittura l'Agente Betulla in persona, quindi l'evento era davvero mondano, se non modaiolo (ma decisamente non reazionario). Tanta gente, musica di un certo livello, un gruppo che ci crede e spacca, clima da party e persone che sono tornate quindicenni senza nemmeno rendersene conto. Il solitamente mite gruppo svedese, forse trascinato dal calore della folla, ha concluso il concerto devastando tutti gli strumenti – tra l'altro presi a prestito, visto che la strumentazione di legittima proprietà del gruppo è andata smarrita all'aeroporto di Milano. Un concerto di quelli che anche tra dieci anni racconterai in giro, un concerto che ti cambia la vita. Peccato solo che io non sia riuscito ad entrare e non abbia visto nulla di tutto ciò (che quindi non è detto sia accaduto sul serio). E tutto perché sono arrivato il lieve ritardo sulla tabella di marcia, il locale era già sold out e mi hanno lasciato fuori come un cane, sbattendomi pure la porta in faccia. Capita, ma fa male al corpo e alla mente.

Attentato alla libertà di stampa, a quanto pare. O, molto più probabilmente, sono entrati i soliti amici degli amici e/o persone che non avevano mai sentito dir nulla del gruppo e/o parruccati vari – ed io no, non ero tra i privilegiati. Accrediti che c'erano ma non c'erano, speranze di entrare svanite con la stessa leggerezza di una tirata di sciaquone, miraggi ed imboscati vari hanno completato il quadro di una serata no – almeno per il sottoscritto, che sta ancora sputando bile ma che forse un giorno si calmerà.

A questo punto per rispondere a tale enorme ingiustizia serve una scelta decisa, un atto di forza che sia in grado di sparigliare le carte e smuovere questa assurda situazione di Stasi (nel senso della famigerata organizzazione di sicurezza e spionaggio dell'ex Germania Est, non di Alberto Stasi) in cui ci veniamo a trovare. In pratica, serve una sana e consapevole messa in mora.

E dunque, che moratoria sia. Per ottemperare ai gravosi impegni elettorali che mi tengono in giro per l'Italia non metterò più piede al Covo per un bel pezzo, per colpa di quella assurda legge illiberale e liberticida che risponde al nome di “Par Condicio” non scriverò più post a sfondo socio-musical/politico, ma mi occuperò di cose molto più innocue e piacevoli – oserei quasi dire ovattate.

Ovattate come l'inno del PdL dal titolo Meno Male che Silvio c'è. Non ho mai avuto il coraggio di ascoltarlo per intero, ne ho sentiti solo alcuni brandelli assortiti che però mi sono bastati per formulare un giudizio compiuto: è roba che sembra uscita dalla penna di un ipotetico Luciano Ligabue (o di qualche altro musicista di cui non faccio il nome perché non voglio grane legali) sparato indietro nel tempo mediante la DeLorean di Ritorno al Futuro e catapultato esattamente a Santiago del Cile nei mesi seguenti al colpo di stato del 1973. Divertente in maniera tragica, di fronte a cose del genere non bisogna scandalizzarsi ma si deve solo ridere a crepapelle per neutralizzarle all'istante e sconfiggerle. Quindi, cantiamo in coro: “Meno male che c'è Silvio a regalarci quintali di buonumore! È lui il re del buonumore!” e diventerà sempre più basso, rimpicciolendo fino a divenire visibile solamente con l'ausilio di un sofisticato microscopio.

Ovattate come le avventure di uno dei miei cari (che non riferisco perché non voglio grane con la Buoncostume), o ancor meglio ovattate come il fatto che una sera me ne andavo a spasso con amici e, non sapendo che fare, abbiamo deciso di fare un veloce passaggio agli autoscontri per vedere che aria tirava e, perché no, fare un sano giro sugli autoscontri in ricordo dei tempi che furono. Purtroppo ho constatato che non c'era nessuno, era il deserto del Mojave salvo qualche desperado che ci ha guardato subito con aria parecchio minacciosa. Clima di tensione, e quindi ce ne siamo tornati a casa dopo poco, non prima di aver constatato che in fondo l'assortimento di videogames delle sale giochi è rimasto fermo al 2001, come se le Torri Gemelle non fossero mai state attaccate e fossimo ancora in pieni anni novanta. Se mi mettessi a giocare a Pizzaman o a Virtua Striker farei quindi ancora la mia porca figura al cospetto degli sbarbatelli-Moccia Generation, però peccato solo che i ragazzini di oggi preferiscano altro a divertimenti in fondo innocui come videogames o autoscontri. Altro segno del degrado dei nostri tempi, altro giro, altro regalo.

Fatte queste doverose precisazioni, torniamo al dunque – ovvero alla mia personale moratoria e a ciò che verrà in futuro. A questo punto ho un sogno nel cassetto (e tre nell'armadietto, come diceva il buon Davide De Marinis): la priorità assoluta diventa prendere il posto di Carlo Pastore ad Mtv entro due anni e diventare quindi onnipresente come lui (visto ormai a qualsiasi ora ed in qualunque situazione su Mtv c'è Carlo Pastore, il principale leader dello schieramento a me avverso). Ho buone possibilità, devo solo fare un po' di allenamento ed assumere un atteggiamento un po' più sbarazzino, ma le potenzialità ci sono tutte ed il tempo gioca a mio favore. Tutti i miei sforzi saranno dunque indirizzati ad intraprendere una nuova carriera da imbonitore di giovani appassionati di musica. In fondo, non siamo tutti un pochino imbonitori? E allora perché negarsi l'onore di essere imbonitori ben retribuiti? Non c'è nulla di male, basta crederci.

Per ora fine delle trasmissioni, e che la natura faccia il suo corso.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Libero che parla di un concerto del Covo? E' un pesce d'aprile, vero???

Anonimo ha detto...

Eccolo questo post, lo attendevo da quando ho saputo del fattaccio :D

La chicca è la citazione veltroniana sul "principale leader dello schieramento a me avverso"...

Goldo ha detto...

che ti è successo Bomber? censura preventiva o spiricazzi in real life?

accento svedese ha detto...

@ lollodj: ti giuro che non avevo pensato al primo d'aprile. quella di Libero era una burla, anche se non mi stupirei che ne avesse parlato. In fondo ha parlato pure degli Offlaga Disco Pax... :D

@ disorder: il post è arrivato, ermetico e con tanti dico-non dico. Nessuno capirà. :D

@ goldo: spero che per Bomber intendessi il giubbotto. :D
Tranquillo, nessuna censura preventiva. Solo disavventure concertistiche raccontate per riderci sopra... ;)

Attimo ha detto...

Speravo si levasse la voce della protesta contro il Covo che mi ha scippato di un concerto :-P Io, mentre me ne ritornavo mesto verso la macchina, ho gridato al Complotto. (farsi 50km e ritrovarsi il concerto esaurito dopo un quarto d'ora dall'ora di inizio ufficiale fa rodere un po'). Non fare caso a questo mio incompreso sfogo ;-)

accento svedese ha detto...

La mia era una voce della protesta, anche se molto contorta. :D E' stato chiaramente un complotto ai danni di noi poveri gggiovani che eravamo lì per goderci un bel concerto e testimoniare.