Vediamo di fare un pochino il punto della situazione riguardo al secondo V Day e a tutto ciò che ruota intorno a questo fenomeno che a me risulta ancora un tantino estraneo.
Beppe Grillo in fondo dice cose giuste e comprensibili. Sbaglia nel fare di tutta un'erba un fascio, perché non tutti i politici sono uguali, e poi facendo di tutta un'erba un fascio si finisce per fare di ogni sfizio uno screzio e pure di ogni sfizio un Borghezio – e quindi tanta gente che lo segue molto probabilmente finisce per votare Lega e non ciò è cosa buona e giusta. E sbaglia a dirle in quel modo – del tipo: uomo della provvidenza solo, paonazzo ed urlante su un palco/folla oceanica che lo ascolta adulante ed esultante (che poi magari sono io che non colgo il fatto che gli italiani, per arrivare a capire le cose, hanno bisogno di cose del genere e finiscono per prestare attenzione solo agli imbonitori che agiscono in questa maniera).
I tre punti che Grillo ha proposto all'attenzione sono sostanzialmente giusti ed avrei potuto sottoscriverli pure io (un pochino di dubbi solo sull'abolizione del finanziamento pubblico all'editoria, visto che preferirei che ci si limitasse a procedure molto più selettive nell'assegnazione di questi finanziamenti, ma non si può pretendere tutto dalla vita), ma non so quanto potrebbero realmente incidere sullo stato attuale dell'informazione italiana.
E a proposito di informazione e dell'ottimo stato di salute in cui versa la stessa, è significativo il fatto che, mentre del primo V Day in televisione si è parlato e straparlato in tutte le salse (con contorno di antipolitica, malcontento verso governi in carica ed altre delizie assortite), questo è passato totalmente in sordina. Sembrava quasi che non esistesse, o comunque che fosse un fatto marginale e/o folkloristico (proprio come vogliono far passare certe uscite della Lega, tra l'altro). Qualche notizia qua e là, ma tutte sparate col silenziatore per non far troppo casino e non disturbare il manovratore. A pensar male vien da trovare un nesso con il recente cambio di maggioranza, una nuova maggioranza che sta già portando il paese sul binario giusto tanto da rendere di nuovo felici e contenti grandi e piccini.
Ma per una volta voglio essere buono che è Natale tutto l'anno (o non è Natale mai): l'informazione in questo caso non ha voluto informare per non essere costretta a parlare male di se stessa. Ecco, facciamo che sia così, ché ad essere troppo sospettosi poi si finisce per fare la figura dei soliti bolscevichi che non ridono mai e trasmettono solo pessimismo e negatività.
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12 ore fa
4 commenti:
vabbè, ma scusa l'antipolitica è finita! un po' come gli stupri dei rumeni, ora finiti i ballottaggi non servono più, e vedi come spariscono (almeno dalle prime pagine e dai titoli di testa)
Marco Travaglio la dice giusta (come te) un'altra volta: http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=1885655
Grillo è come le Superga, meno male che almeno tu hai detto 2 parole sensate sul v-day.
ps: Chi segue grillo viene, secondo me, più che dalla Lega dalla SA, quella sinistra abituata alle piazze, alla protesta, all'essere contro i borghesi/potenti/politici/etc.
@ disorder: sono spariti i rumeni, sono spariti i rifiuti, è sparito il carovita, è sparita la benzina che cresce sempre di prezzo, è sparita la gente che non arriva alla terza settimana, è sparita la Casta, è sparito Mastella, è sparito Ronaldinho.
Da quando Lui è premier in pectore il paese si è rialzato. Quell'uomo non finisce mai di sorprendermi.
@ toffo: grande pezzo quello di Travaglio. Ha detto tutto alla perfezione. Preso a piccole dosi quell'uomo fa bene.
@ lollodj: secondo me chi segue Grillo generalmente lo segue o per moda o per contestare il sistema. E chi contesta il sistema poi si butta sui partiti di protesta - che ora più o meno sono Lega ed Idv, mentre nel 2006 dopo 5 anni 5 di berlusca erano PDCI e Rifondazione. Per cui ci sta che tanti ex Sinistra Arcobaleno si siano buttati su Grillo.
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