20 marzo 2008

RIDEFINIRE IN MANIERA CONSAPEVOLE IL CONCETTO DI NERDITUDINE E NON RENDERSENE NEMMENO CONTO

Un gruppo che ha il coraggio di usare per i propri brani titoli come "Funky Nerd", "Samba Apocalypse 2000", "Happy Bass", "Balafonix" non può che starmi simpatico all'istante . Se poi questo gruppo decide di uscirsene con piccolo capolavoro come Insect Funk si arriva davvero a livelli di idolatria totale. E poi, il nome che si sono scelti. Elmore Judd. Non significa nulla ma è un bel nome. Suona bene.
Tanto per rendere l'idea, gli Elmore Judd suonano come Prince che si è infilato proprio lì un Ipod Shuffle e fa suonare in loop brani di Talking Heads, Junior Boys, Hot Chip, Jamie Lidell, Tussle e Pino D'Angiò. La definizione probabilmente è da querela ma rende benissimo l'idea di quanto sia figo il pasticcio che suonano questi pazzoidi londinesi. Che poi tanto pazzi non sono, visto che riescono a far suonare facile roba all'apparenza complicatissima. E viceversa.

Però, se vogliamo proprio dirla tutta ed essere onesti, gli Elmore Judd sono essenzialmente un progetto che ruota intorno ad un polistrumentista che risponde al nome di Jesse Hackett, ma preferisco per comodità vederli come un gruppo vero e proprio visto che il loro suono è troppo organico per essere opera di una one man band. Devo ammettere che mi stanno un pochino sulle scatole le one man band, mi sanno troppo di masturbazione mentale. Ma questo è un'altro discorso, che non c'entra nulla con gli Elmore Judd. E quindi chiudo qui.

Elmore Judd - Rats

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