28 dicembre 2011

VOLO NON VOLO


Una volta andavo al cinema d'essai mentre ora passo le serate guardando i programmi di Real Time (sono un grande esperto di architettura e cucina, Gordon Ramsay è pettinato come Solange, Enzo Miccio è uno dei miei idoli, Ale Borghese ingrassa a vista d'occhio e da quando il programma è sul digitale terrestre è raddoppiato ecc. ecc.) e mi sento una persona migliore, ma non per questo io apprezzo Fabio Volo. Anzi, se devo dirla tutta Fabio Volo mi sta piuttosto sui coglioni.

All'inizio era partito bene ma adesso proprio nun se po vedé (come dicono in Val Brembana, dove taroccano le quote latte e contribuiscono a mettere in ginocchio l'Italia, 'sti bifolchi teròni del nord). Ha sempre quell'aria da persona capitata lì per caso ma se la tira un mucchio, mettendo in fila una serie mostruosa di ovvietà e luoghi comuni spacciati per pensieri profondi che colpiscono talune persone (anzi no, tante persone - dati gli andamenti delle vendite dei suoi libri e gli spettatori dei suoi film) fino a farle sentire persone migliori - o per lo meno persone maggiormente consapevoli del mondo che lo circonda. Non riesco proprio a spiegarmi il suo successo ma mi adeguo, anche perché quando Luca Telese arriva a scrivere che Fabio Volo ha il difetto di essere un piccolo genio ed è lo Hugh Grant italiano non si può aggiungere altro. Ed infatti non aggiungo altro e chiudo qui, anzi no dico che una volta ero un fornaio anch'io ma non vado di certo a dirlo in giro come fa sempre Fabio Volo.

6 commenti:

Unknown ha detto...

Come non essere d'accordo con te?

A volte crediamo di esser meravigliati da Tanto che poi, andando più a fondo, quel tanto non è così tanto ma anche lui è un po' piccolo, un po' come me.

(tratto da: il generatore automatico di frasi di fabiovolo)

gattasorniona ha detto...

Quando leggo questi post mi viene una voglia irresistibile di leggere uno dei libri di FV!

gattasorniona ha detto...

Quando leggo questi post mi viene una voglia irresistibile di leggere uno dei libri di FV!

Anonimo ha detto...

Anche io mi sto lobotomizzando con questi indie-reality con sono "indie" come i franz ferdiand e gli artic monkeys.

Ieri ne ho scoperto un altro che consiglio caldamente "Buccia di Banana".. ti dico solo che c'è Giusi Ferrè a condurlo, un misto tra una sorta di Keith Flint in versione obesa che dispensa consigli di moda.. Ho trovato fantastico che tra gli stylist ci fosse il sosia di Andrew Weatherwall baffone se non si fosse spaccato di ecstasy.

Anonimo ha detto...

no, non rileggo quello che scrivo

accento svedese ha detto...

Pensare che è uno degli scrittori più letti in Italia mi fa rabbrividire.