30 aprile 2010

SATURDAY TEENAGE KICK

È ora di finirla: stop ai concerti fighi infrasettimanali che iniziano tardissimo e terminano ad orari da fornaio. Capisco quando un concerto ce l'hai vicino a casa (non devi fare tanta strada in macchina e se finisce ad un orario ragionevole riesci pure a dormire quelle sei ore che ti permettono di non stramazzare al suolo il giorno dopo nonché di essere in condizioni mediamente accettabili, dunque si può anche chiudere un occhio) ma quando devi fare come minimo quaranta chilometri per recarti nel luogo ove ha sede l'evento il tutto inizia a diventare un grosso problema. Soprattutto per chi il giorno dopo lavora duro e per sua sfortuna non è dotato di infiniti giorni di ferie e permesso che gli consentono di starsene a casa a non fare un cazzo ricordando la magnifica serata concertistica vissuta la sera prima (anzi, la notte prima).

Mica siamo tutti culattoni raccomandati che campano alle spalle dei genitori abbienti spacciandosi per artisti, grafici, videomakers e via fancazzeggiando, mica siamo tutti figli del Papa, di un vescovo, di un cardinale o di Berlusconi che possiamo permetterci di non lavorare: i concerti fighi devono essere fatti nel weekend, così da permettere a tutti di poter essere presenti e testimoniare.

È questione di rispetto: non è possibile che io (ma questo discorso vale per tanta altra gente) debba perdermi concerti che mi interessano perché sono lontano e sono – chessò – di giovedì sera, mentre magari allo stesso concerto ci vada qualcuno che manco conosce il gruppo che suona ma in compenso abita a due passi e soprattutto il giorno dopo non ha un cartellino da timbrare, una pratica da sbrigare, un collega da insultare, un capo da maledire (la lista in rima potrebbe andare avanti all'infinito, ma mi fermo qui).

Questa è una battaglia culturale da portare avanti, affinché le cose cambino e chi ci tiene veramente non sia sempre costretto a rinunciare a qualcosa a cui tiene parecchio. Devo solo capire come portarla avanti e poi è fatta.

8 commenti:

Luci ha detto...

La questione della gente che va a tutti i concerti, che siano nel week end o durante la settimana, vicino casa o a 200km, è uno dei motivi che non mi fa dormire la notte (notizia falsa). Mi chiedo da sempre: ma costoro, come fanno? Non lavorano? Sono tutti studentelli mantenuti? O sono solo ricchi e quindi possono fregarsene? O hanno un monte ferie più alto del K2? Un po' come i ciclisti che incontro quando vado al lavoro. Ma cosa fanno nella vita questi? Vivono di rendita o fanno il turno di notte? E se fanno il turno di notte, perchè alle 8.30 di mattina sono in giro in bici vestiti da Moreno Argentin e non a letto a dormire?
Bah.

Anonimo ha detto...

nei post precedenti ti prendevo in giro per i gusti musicali, ora ti quoto al 100%! e quando c'è il supporto, che finisce di suonare a mezzanotte e il gruppo principale non si è ancora visto? Indecente! Ricordo un concerto dei Black heart procession una decina di anni fa dal quale delle persone uscirono, dopo aver pagato il biglietto, senza nemmeno aver intravisto la band, che si presentò sul palco dopo mezzanotte!

Saluti,
Sucador (ma che cavolo di nick mi sono dato?)

manq ha detto...

Mamh, io non capisco dove vivete :D.
Quando stavo in Italia per me era un successo se riuscivo ad arrivare al concerto direttamente uscito dal lavoro ed il gruppo principale non era oltre metà scaletta.
A Milano ormai si suona alle 19.30/20.00 (inteso come starting del gruppo principale) perchè alle 22.00 tutti devono essere cacciati fuori in malo modo per riallestire il locale per la serata (?). Mica solo Venerdì e Sabato eh, ma anche tipo il Lunedì. E se tu, uomo che ha visto il concerto, ti senti in forze e vuoi restare in loco oltre le 22.00 perchè se torni troppo presto la mamma ti sgrida, beh, devi ripagare. RI-PA-GA-RE.
E' qui che mi chiedo come cazzo faccia la gente ad andare ai concerti. Perchè è vero che se rientri alle due la mattina dopo sei cotto al lavoro, però checcazzo, sono ancora abbastanza giovane da permettermi di andare al lavoro con poche ore di sonno sul groppone. Suonando all'ora dell'aperitivo invece mi tocca prendere permessi per uscire prima ed andare ad un concerto e qui sì che mi girano i coglioni.
Ed il tutto si porta appresso il problema di tempistiche serratissime per le band sul palco. Tipo che se la gente si da fuoco per ottenere un bis e la band sarebbe lieta di offrirlo, escono gli stronzi del management (??) e dicono che non ci sono cazzi, che la roba finisce perchè in venti minuti deve iniziare la serata glitch-post-punk-retrò-sticazzi.
E parlo di cose viste e vissute in prima persona.
Sarà che non vado a tutti i concerti che ci sono a tiro, ma solo a quelli che mi interessano e sarà che si tratta di roba così inserita nell'hype che non ce ne sono poi moltissimi in calendario (purtroppo), ma preferisco di gran lunga dormire 4 ore un mercoledì sera ogni tanto che non arrivare puntualmente a live iniziato con band che suonano di corsa e di fronte a quattro gatti, mentre fuori la gente litiga coi buttafuori perchè c'è coda, non si è ancora mangiato, si è arrivati di corsa dal lavoro e dentro già si suona.
Milano è sociomusicalmente una merda.
Scusate lo sfogo.
Anzi, scusate un cazzo, ci voleva proprio. :P

accento svedese ha detto...

@ Luci: per me è perché si drogano, ma non ne sono così sicuro. :)

@ sucador: grande nick invece. ;)
A me è capitato parecchie volte di vedere gruppi spalla di cui non mi fregava nulla salvo poi dovermente andare prima della fine quando il gruppo che mi interessava stava suonando. Non ho mai capito perché facciano iniziare i concerti così tardi, e non capisco nemmeno perché annuncino un orario di inizio che è sempre sbagliato (il più delle volte inizia quaranta minuti più tardi, ma a me è successo pure di arrivare all'orario annunciato e di scoprire che il concerto era già cominciato - o peggio aveva già suonato il gruppo spalla). E poi una new entry: concerti annunciati quando in realtà la presenza del gruppo non è confermata, che saltano dopo essere stati già pubblicizzati su riviste specializzati. Mi è successo con il concerto degli Hot Chip del 29 maggio (e si torna al cattivo gusto musicale, è più forte di me).

@ manq: tu hai il problema opposto al mio. :) non ricordavo la situazione di milano, ma forse è addirittura più drammatica, visto che mentre nel mio caso i gruppi possono suonare in tutta calma, lì magari guastano lo spettacolo suonando in fretta oppure non suonando tutto ciò che vogliono.
Quanto all'andare a letto tardi dopo un concerto ed andare al lavoro dopo aver dormito 4 ore, ci sta. Ma ci sta farlo una tantum, non sempre... quello che nel post forse non ho specificato bene è che ultimamente dalle mie parti i migliori concerti sono infrasettimanali, mentre capita che al venerdì o al sabato non ci sia un concerto decente. Se volessi andare a tutti i concerti infrasettimanali rischierei il tracollo, ed allora devo andare solo a quelli veramente imperdibili rinunciando però a cose che mi interessano.

PartyB ha detto...

Per una parte del post hai ragione. Effettivamente è vero, gli orari sono improponibili ed impongono sacrifizi non indifferenti.
Tuttavia sono un acerrimo sostenitore dell'infrasettimanale poichè, almeno per adesso, sembra essere l'unica arma contro i ragazzetti ignoranti e casinisti.
Ogni medaglia ha il suo rovescio.
Pertanto mi unisco alla tua causa ma con un corollario, si concerti nel fine settimana, no ragazzetti ignoranti e casinisti!

http://crocchettepercena.blogspot.com

accento svedese ha detto...

Ed invece il brutto è che i ragazzetti vanno anche ai concerti infrasettimanali.
Bisognerebbe fare i concerti solo nel weekend e fare i test d'ingresso per far partecipare solo pubblico scelto, ma non credo che sia possibile.

Anonimo ha detto...

se volete vedervi un concerto davvero ve lo vedete anche se il giorno dopo dovete svegliarvi alle 5 (come faccio io).

concordo sul fatto che i concerti finiscano troppo tardi, ma quando si chiama un gruppo non si può avere il lusso di farli suonare sempre nel weekend.

ah, e sono uno di quelli che si spacciano per artisti ecc ecc
ma mi alzo alle 5 per andare a lezione e/o per lavorare.

quelli che vogliono il culo al caldo siete voi, altrochè.

A VECCHI!

accento svedese ha detto...

Beato te che hai le droghe giuste...