24 febbraio 2010

SIBERIA AMORE MIO



Dunque, cosa rimane della serata conclusiva del Festival di Sanremo? Nulla, perché (a costo di ripetermi) Sanremo è un festival musicale che sta alla musica in Italia come Federico Moccia sta alla letteratura. Sanremo non esiste più, se non nella testa dello stesso pubblico che televota ad X-Factor, Amici e Ballando col le stelle.

E allora non ci si stupisca se poi Sanremo Giovani lo vince uno che viene da X-Factor e se Sanremo Big lo vince Valerio Scanu lo stallone italianu, uno che rappresenta benissimo il vuoto siderale dei tempi di merda che (nostro malgrado) ci troviamo a vivere e che soprattutto è il campione in carica di Amici di Nacha World a.k.a. Amici di Marione De Filippi/il marito di Maurizio Costanzo (che tanto per chiudere il cerchio era il Festival ad intervistare gli operai Fiat di Termini Imerese e soprattutto a far fare l'ennesima figura di merda a Pierluigi Bersani. Poveraccio, credeva di andare al Festival per dire la sua ed invece l'ha preso in saccoccia). Sanremo va preso così com'è, senza indignarsi troppo perché Sanremo è Sanremo ed è tutto fuorché musica. La musica la si cerca altrove, Sanremo serve per ridere di casi umani e svantaggiati assortiti (cit).

Nessuno scandalo dunque, tanto Sanremo non conta un cazzo. L'unico scandalo è quell'illiberale balzello chiamato “canone tv” - la cui eliminazione sarebbe la prima cosa che un governo che voglia dirsi liberale dovrebbe fare (e la seconda dovrebbe essere eliminare ogni forma di ingerenza della politica nella tv di Stato) – ma non è questa la sede adatta per parlare di un argomento così scottante, anche perché in fondo è bello pagare il canone per aver la possibilità di vedere momenti di grande tv (e perché no, di grande musica psichedelica) come quelli rappresentati dall'esibizione sanremese di Pupo, Emanuele Filiberto di Savoia e Luca Canonici.

Italia Amore Mio (questo il titolo del capolavoro) è un polettone nazional-popolare fatto di luoghi comuni, retorica patriottarda e religione a buon mercato, cantato da un tenore sconosciuto, da un principe con le pupille talmente dilatate da farti rimpiangere Morgan e le sue scottanti confessioni riguardo all'abuso di crack e soprattutto da Pupo, un uomo (anzi no, un ometto – visto che sarà alto più o meno un metro e quaranta) che per festeggiare il secondo posto a Sanremo probabilmente è corso in una bisca clandestina a giocarsi a poker tutto ciò che ha guadagnato durante la kermesse sanremese[*]. La prima volta che l'ho ascoltato ho avuto un collasso e quando sono rinvenuto credevo di essere alla guida di un carro armato mandato a Bologna nel Marzo 1977 per reprimere la rivolta studentesca, e forse è proprio questo l'effetto che gli autori del brano vogliono ottenere. Italia Amore Mio è assolutamente favoloso e sono sicuro che nella Russia di Putin diventerà una megahit di quelle che lasciano il segno nella storia.

Che Pupo ed Emanuele Filiberto di Savoia se ne vadano pure in Russia e non tornino mai più (Luca Canonici no, perché tanto lui non conta un cazzo e poi perché in Russia il suo settore di mercato ormai è già occupato da Andrea Bocelli) e che si portino con loro pure Povia, che a Sanremo sfoderava un look che lo faceva somigliare più ad un morphing tra Eduardo Palomo e Bruce Dickinson che ad un essere umano. Continuo ad essere sempre più fermamente convinto che Povia sia gay ma non voglia dichiararlo, e forse assieme a Pupo e al principe di 'sto cazzo troverà il coraggio di venire allo scoperto, smettendola finalmente di rompere le palle con canzoni come quelle che ci propone da un paio di anni e che noi nostro malgrado siamo costretti a subire.

Noi subiamo e intanto la gente a casa televota per loro, che figata. Sono fermamente convinto che tempo un paio d'anni e alle elezioni il voto in cabina elettorale verrà sostituito dal televoto tramite sms. E sarà allora – e solo allora – che Silvio Berlusconi diventerà immortale e rimarrà per sempre al governo, anche candidando la propria salma o Massimo D'Alema (che tanto è uguale).
Il popolo sovrano ha ormai deciso, è solo questione di tempo.

[*] Tra l'altro, leggendo la pagina wikipedia del buon Enzo Ghinazzi a.k.a. Pupo apprendo che anni fa il cantante presentatore/toscano a causa del vizio del gioco perse molti dei suoi soldi e fu aiutato dall'amico Gianni Morandi a risalire la china grazie ad un prestito di duecento milioni di lire. Mi chiedo solo cosa abbia preteso in cambio il buon Gianni Morandi e se eventualmente la canzone Gelato al cioccolato sia liberamente ispirata alla vicenda.

3 commenti:

manq ha detto...

neanche finito di leggere:

Valerio Scanu lo stallone italianu

sono morto. :D

Anonimo ha detto...

la nota finale su "gelato al cioccolato".
ahahhahahahaha

B.

accento svedese ha detto...

@ manq: blogspot mi boicotta perché cambia aspetto ai link... arancioni, blu, neri sottolineati. Non ci capisco più nulla, colpa di Scanu.

@ b.: per me c'è un nesso tra le due cose.