La notizia era nell'aria da tempo e viste le sue ultime uscite un po' tutti si aspettavano che prima o poi nel suo corpo si sarebbe verificata la metamorfosi definitiva, ma quando la tv inglese ha mostrato le immagini di Roberto Calderoli che si esibiva ad un importante concorso canoro il mondo si è fermato. L'intero globo terrestre per esprimere il suo stupore ha detto “Gulp!”, e nulla da allora è stato più come prima.
Il suo corpo che cambia nella forma e nel colore, è in trasformazione e cambia e cambia e cambia, ma è bastato un po' di coraggio e Calderoli da fine giurista nonché uomo politico titolare di una ottima riforma elettorale che permette ai partiti (e solo a questi) di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento si è trasformato in una cantante dalla voce da usignolo. Neanche il più ottimista si aspettava che Calderoli si sarebbe spinto a tanto, ma probabilmente grazie ad una provvidenziale overdose di grappa e polenta taragna è riuscito a vincere ogni forma di timore reverenziale e diventare ciò che in cuor suo ha sempre desiderato essere: una superstar dall'aspetto da strega dotata di una voce di velluto.
Il posto da Ministro della Semplificazione Mentale è purtroppo ancora vacante (ma già si vocifera un probabile ingresso di Jerry Calà nella squadra di governo, e sarebbe l'ennesimo pezzo da novanta per un governo che non sta sbagliando un colpo e sta rendendo di nuovo grande il nostro paese dopo sessant'anni di dittatura comunista), però l'Italia ha guadagnato un'altra cantante di cui andare fiera agli occhi del resto del mondo. Dunque, dopo Toto Cutugno, Gianluca Grignani, Gigi D'Alessio e Mariano Apicella ora è il turno del padanissimo Calderoli che, sfidando i pregiudizi tipici del popolo del nord più interessato ai Suv che alle diversità di identità delle persone, ha coronato il suo sogno ed ora può godersi il meritato successo.
C'è solo da essere fieri di uno come Calderoli, altrochè.
3 commenti:
Ecco a chi somigliava!
Non è che somiglia. E' proprio lui.
Poteva scegliere un abito migliore però!
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