06 agosto 2008

MORE HUMAN THAN HUMAN

Ignazio La Russa è un figo. Sguardo da duro, pizzetto scolpito nella roccia, tono di voce forte e deciso, è un uomo sempre sicuro delle proprie idee ed opinioni ma che soprattutto sa come imporle.
Tanto per dire, ha deciso di non andare in Cina alla cerimonia inaugurale dei giochi olimpici. E, da vero fuoriclasse qual'è ha così motivato la sua mancata partecipazione: “Io non vado dove non può andare il Dalai Lama. Perché la mia piccola storia politica non può accettare che vengano negati dei diritti. Quando verrà invitato il Dalai Lama potrò andare anch'io”. Affermazioni che non fanno una piega, pronunciate da uno che viene da un partito che di rispetto dei diritti umani se ne intende.
Dov'erano i vertici del suo partito quando nei giorni del G8 a Genova vennero sospesi i diritti umani, ignorando le più elementari norme di diritto penale e diritto penitenziario? Dov'erano quando svariati elementi delle Forze dell'Ordine (e sia chiaro ho detto svariati elementi, non tutte le Forze del'Ordine) menavano come fabbri a destra e a manca, rispondendo a chissà quali ordini provenienti dall'alto? Perché nessuna parola di condanna dei fatti accaduti a Genova da parte non dico di La Russa, ma da parte di Gasparri e della Meloni (i più attivi sul fronte della proposta di boicottaggio della cerimonia)?
Perché parlando della Cina si può comodamente sventolare in faccia agli italiani lo spauracchio comunista, e quale migliore occasione della vetrina mediatica garantita dalle Olimpiadi per fare un altro po' di lavaggio del cervello all'Italietta non è riuscita ad andare in spiaggia (ovviamente per colpa dei danni economici causati da Prodi)? Chi se ne frega dei diritti della Cina, l'importante è fare propaganda. La solita storia, insomma. La solita minestra riscaldata che però ad alcune tipologie di persona fa sempre un certo effetto.
È dunque palese che tutta questa improvvisa attenzione verso la Cina nasconde un trucco. E comunque, se proprio proprio i nuovi campioni del rispetto dei diritti umani avessero davvero voluto sensibilizzare la gente sulla questione cinese compiendo un gesto clamoroso, avrebbero potuto decidere di boicottare le Olimpiadi e non mandare nessun atleta in rappresentanza dell'Italia. Ci sarebbe voluto poco, ma fare così sarebbe stato fare un favore al regime cinese, che avrebbe potuto comodamente approfittarne per recitare a livello internazionale la parte della vittima, con tutto ciò che ne consegue. Meglio, molto meglio gareggiare e vincere alla faccia di tutte le dittature di questo mondo. Ma tutto questo AN non lo sa.
E comunque Ignazio La Russa è metal perchè ancora oggi dice le stesse cose che diceva nel '68.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

"Chi se ne frega dei diritti della Cina"

Dovrebbe? Cmq La Russa, se dice le solite cose dall'82, piu' che metal e' metallaro (il che e' peggio).

Anonimo ha detto...

LA Russa fa schifo e ha raggiunto il fondo dichiarando che chi è contro l'esercito nelle strade è un criminale o un "sessantottino". Mi ha fatto venire i brividi, mi ha fatto venire in mente la propaganda di Gobbels per cui chi era contrario alle leggi razziali era un comunista o un nemico della germania... brrrrrrr!

accento svedese ha detto...

@ niccolò: ha un tono di voce growl che è una meraviglia. Fantastico.

@ lollodj: tra l'altro in quegli anni lui girava per milano con un ferocissimo cane lupo che usava per provocare i "sessantottini". E' tutto vero.

Anonimo ha detto...

ci pensavo giusto oggi a sto film qua..

gran film.

Zonda ha detto...

Non è un figo. E' Satana.

Anonimo ha detto...

Cosa pretendi da uno che ha proposto la reintroduzione dei campi estivi per i piccoli balilla?

accento svedese ha detto...

Temo che i campi estivi siano solo l'antipasto.