20 aprile 2008

IL SUO NOME È NON PIÙ, PIERO NON PIÙ

Visioni psichedeliche ieri pomeriggio a Scalo 76: l'ospite d'onore era niente popò di meno che il grande rocker orgoglio dell'Italia intera Piero Pelù. Ed ovviamente è stata una goduria, un vero e proprio spettacolo per gli occhi e per la mente, qualcosa in grado di riconciliare chiunque con il quieto vivere e per il quale vale veramente la pena di pagare il prezzo del canone tv alla Rai. Anzi, confesso che io per roba del genere sarei disposto a pagare addirittura un canone doppio, tali sono state la grandezza e la profondità dei momenti che si sono vissuti in studio.

Tanto per dire, perfino Mr. Personality Daniele Bossari riusciva ad essere imbarazzato di fronte al declino di un uomo che non riesce ad arrendersi all'inesorabile trascorrere del tempo, delle mode e degli stili di vita e continua a cercare di comportarsi esattamente come quindici anni fa, come se nel frattempo niente fosse cambiato e nulla fosse successo. Oserei addirittura definirlo “il Billy Idol italiano” ma almeno il buon Billy ha avuto il pudore di ritirarsi per qualche anno dalle scene e quindi il paragone non reggerebbe per nulla, per cui mi limiterò a chiamarlo “Pelù” oppure, ancor più confidenzialmente, “Piero” che tanto chiamandolo così non si sbaglia mai.

Il buon Piero indossava ancora i soliti, inflazionatissimi pantaloni di pelle nonostante negli ultimi tempi abbia preso svariati chili di troppo, ed ha di nuovo i capelli lunghi ed unti nonostante sia costretto a raccoglierli in un bizzarro codino strategico per camuffare una chierica emergente. Ha suonato qualcosa dal suo ultimo album, l'ennesima cover dei Litfiba ed una scontatissima-ma-molto-furba (dato il momento socio-politico che l'Italia si trova mio malgrado a dover affrontare) cover di Revolution dei Beatles. In alcune fasi della trasmissione ha indossato addirittura occhiali Rayban neri a goccia e con grande sprezzo del ridicolo ha ripetutamente fatto il gesto delle corna rivolgendosi al pubblico in sala, al pubblico comodamente seduto in poltrona a godersi lo spettacolo ma soprattutto alla sua dignità definitivamente autocalpestata. È uscito dallo studio acclamato da un gruppo di vecchiette, giunte fin lì solo per seguire il loro idolo, e chiaramente lui le ha salutate e ha rivolto loro il gesto delle corna. A memoria d'uomo, uno dei momenti tv più tristi che io ricordi.

Povero Pelù. Povero Piero. Povero Billy Idol italiano. Dispiace molto vederlo così. Dispiace perché è una persona intelligente, che avrebbe tante cose da dire ma non lo fa quasi più. Dispiace perché quando vuole è uno dei pochi capaci di prendere posizione e di dire cose scomode. Dispiace perché è stato per certi versi una delle poche, autentiche, rockstar italiane. I bei(?) tempi dei Litfiba sono finiti ma lui non vuole rendersene conto, o forse se ne è reso benissimo conto ma si ostina a far finta di nulla per cercare di sbarcare ancora un po' il lunario, visto che è da almeno quattro dischi che dice di voler tagliare definitivamente i ponti col passato e di voler fare cose totalmente diverse, salvo poi propinare al mondo intero la solita sbobba che caratterizzava i suoi ultimi tempi con i Litfiba.

E vedendolo esporsi a figuracce come quella di Scalo 76, viene spontaneo pensare una sola cosa: dovrebbe avere il fegato di dire basta e fermarsi. Anche se ha ancora un suo pubblico affezionato (meno di quello che aveva un tempo), anche se vende ancora dischi (molti meno di quelli che vendeva un tempo), dovrebbe fare una scelta netta e coraggiosa, prima di perdere tutto il seguito che gli resta e trovarsi ad imboccare da solo il viale del tramonto.

Sta diventando l'imitazione di se stesso, per favore qualcuno gli dica di fermarsi.

17 commenti:

Anonimo ha detto...

Faccio outing: ieri ero tra il pubblico di Scalo76! Seduto a due passi da dove fanno le interviste. In realtà mi ha trascinato lì una mia amica perché ci doveva essere Benvegnù ma poi nulla. Dal vivo è ancora tutto più terribile. Davvero. Dopo ne scrivo un post.

Anonimo ha detto...

Ah, e vogliamo parlare di quando il buon Piero ha annusato l'ascella della Maugeri con enorme soddisfazione di entrambi?

Anonimo ha detto...

Ah, e al bar degli studi Rai ho incontrato Diggei Francesco!
(ok, adesso la smetto!)

Anonimo ha detto...

L'imitazione di se stesso, è una sindrome che colpisce molti sconfitti dalla storia... Evidentemente rendersi ridicoli in tv e finire alla sagra del [ortaggio improbabile] di [piccola cittadina sconosciuta ai più] paga di più che un buon investimento in borsa e un onesto ritiro a vita privata. E se credessero davvero di essere ancora fichi, cool e con un sacco di seguito?
Io vorrei ricordare il terrificante "Terremoto", con tanto di logo che voleva imitare quello dei metallica per darsi un tono coi metallari? ROTFL!

Anonimo ha detto...

Tra l'altro "Terremoto" fu l'ultimo disco ascoltabile che fecero. Dopo, brrrrr...

Lollodj ha detto...

Si, diciamo pure "ascoltabile"...

Unknown ha detto...

Io sono l'amica che ha trascinato Felson. Solo ed esclusivamente per Benvegnù, che quelli della Rai hanno bidonato, e perché non avevo mai visto Scalo76, sennò non ci sarei andata nemmeno mi avessero pagato. Quelloi che dici è tremendamente vero. Piero ormai è la caricatura di se stesso.

Anonimo ha detto...

una domanda a chi è stato/a scalo 76: che ne pensate di quel ragazzo "simpatico quanto lo shampoo sopra gli occhi" che vi invita ad applaudire e battere le mani a tempo ed essere SEMPRE sorridenti?

Anonimo ha detto...

@Captain_Bls: direi più come lo shampoo NEGLI occhi. Comunque preferisco glissare, la nauesa potrebbe ritornarmi se penso a lui.

accento svedese ha detto...

@ felson: ti giuro che ti invidio, e non sto scherzando. Ci vorrei tanto andare anche io per respirare l'atmosfera che si respira in studio ma soprattutto per fare una foto ricordo con Bossari. E magari per vedere scene tristi come Pelù che annusa l'ascella della Maugeri ed ha un mancamento. E magari per vedere Diggei Francesco e chiedergli di raccontarmi di quando giovanissimo recensiva vibratori su alcune fanzine.

@ lollodj: secondo me molti di loro credono di essere ancora cool oppure fanno di tutto per sembrarlo. O magari i loro cortigiani glielo fanno credere per negare l'evidenza.

@ niccolò: Terremoto fu davvero l'ultimo. Dopo solo imbarazzo.

@ viridian: Benvegnù è troppo serio per un programma del genere. Meglio Pelù che piace a tutti e che magari un giorno fa un altro pezzo con il Liga e Jovanotti e risolve un pochino di problemi nel mondo (soprattutto quelli del suo portafogli).

@ captain bls: deve essere lo stesso che c'era una volta ad Ok il prezzo è giusto.

Anonimo ha detto...

dai ac100 invece che ci ammazziamo di vinelli allo zuni ormai in mani portoviresi, facciamo una gita a scalo 76.
Però tu poi mi accompagni all'infedele da gad, in mancanza di funari.

accento svedese ha detto...

Affare fatto. Ci sto!
L'importante è farsi riconoscere creando disordini ovunque si vada. :D

MakkA ha detto...

io appiero gli ho tirato una velata manata in faccia durante un mtv di tanti anni fa.
stava cantanto merdate del tipo "io ci sarò con tutto il mio eeeeeeeeeentusiasmo" e siccome ha avuto pure la genialata di fare stage diving su di me, bhè sono piccole soddisfazioni.
poi però mi è pure dispiaciuto: è pur sempre l'inventore di versi quali "whaciuciù" o di pezzi epocali come "apapaia".
e allora lì mi sento di giurare eterna fedeltà ai primi litfiba.
sono combattuto, anche perchè se si ritarasse, morirebbe di fame.
l'unica è l'ennesima reunion.

ah guarda su you tube i marlene con francesco renza (sempre all'inferno 76), poi mi sai dire...

p.s. ma chi sei che qua c'è pieno di amici e gente che conosco?

accento svedese ha detto...

hai fatto bene a tirargliela, anche se forse non ne ha capito bene il senso visto che ha continuato il suo declino. Io ci sarò è roba da nausea, avrebbe potuto risparmiarsela ma l'ha fatta ed ha continuato a scrivere cose assolutamente uguali, con una costanza a tratti soprendente. io non ce la farei nemmeno se mi impegnassi a fondo, lui si. Ma lui è Pelù e può, perchè ha inventato Whaciuciù.
Guarderò il filmato dei Marlene e di Renza (sia che sia un refuso che una storpiatura del nome è assolutamente geniale) e ti svelo un segreto: è pieno di gente che conosci perchè sono un ferrarese medio, amico di tutti. :D

MakkA ha detto...

la storpiatura è asoolutamente volontaria perchè amavo anche i timoria.
E la situazione è analoga.
Però Renga è un grande.
sapendo di essere un cantautore della peggior specie fa lavorare Ambra e se ne sta a casa a promuovere tornei di iss pro con quell'altro stronzo di alex britti e nek (infame maledetto).
e a morire sono sempre i de andrè.
ci si vede ai 2 gobbi o da zuni (che è lì a due passi) amico virtuale.

Anonimo ha detto...

ieri sera il pierone era da fazio. penoso.

accento svedese ha detto...

@ makka: Renza si vede pochissimo in giro. A parte ingrassare e fare qualche canzone uguale alle altre non fa altro. Chiamalo scemo... :D
(Renga che tra l'altro se ne andò dai Timoria praticamente comunicandolo a Pedrini durante un'intervista).
Ci si vede, amico virtuale. :D

@ ari: l'ho visto pure io. Era talmente alla frutta che mi ha fatto compassione. Faticava persino ad esprimersi con chiarezza.