30 gennaio 2008

FRANKIE, SONO TUTTI IDENTICI GUARDALI STANNO DIETRO A MASCHERE E NON LI PUOI DISTINGUERE

«Mi piace invece perché sarà il vero Sanremo quello con Baudo, un patrimonio reale che è lo specchio dell' Italia. Non voglio dissacrare nulla, trovo penoso chi arriva a polemizzare per garantirsi la popolarità, è come chi vende la storia del vicino ammazzato per andare in tv. Io a Sanremo voglio andarci con le mani sporche solo del mio sangue, quello che ho sputato per scrivere le mie canzoni».

Il buon Frankie Hi NRG, ex grandissimo, spiega il perché della sua inaspettata partecipazione a Sanremo. Interpreterà il prestigioso ruolo della testa pensante, dello scomodo che combatte il sistema dall'interno senza venire a patti con lo stesso. Tanti nomi importanti erano in lizza ma è stato scelto lui, e non ha che da esserne orgoglioso.

Il cronista (con grande sprezzo del ridicolo) lo definisce addirittura "predicatore di apocalissi", forse un delicato sinonimo di "personaggio scomodo messo lì per legittimare agli occhi dei gggiovani de'sinistra il nazionalpopolarismo della manifestazione canora più prestigiosa d'Italia". In un'altra memorabile intervista Frankie ha detto addirittura che al festival sarà come Satana. Deve esserci stato un refuso. Forse ha detto "come Santana": in poche parole, bollito.

Le prime avvisaglie del crollo si erano avute ai tempi di Chiedi Chiedi, miliardesimo video ispirato a Dedicato a te (megahit a cura di quei rocker belli e dannati che rispondono al nome di "Le Vibrazioni e che da cinque anni infiammano i palcoscenici dell'Italia intera), di Rap Lamento (e relativo video che ospitava addirittura quel gran rebel without a pause di Aldo Biscardi, forse anche in quell'occasione ben indirizzato da Lucianone Moggi) e dell'edizione di Brand New da lui presentata (un ottimo rimedio per l'insonnia durato purtroppo solo due mesi: il popolo della notte lo rimpiange ancora), ma questa volta si è toccato davvero il fondo.

Un'innovatore, uno che aveva molto da dire e che a modo suo ha cambiato qualcosa nella storia della musica italiana decide di giocarsi definitivamente la residua credibilità e porre anzitempo fine alla propria carriera.

Peccato, sono sempre i migliori che se ne vanno. Ricordiamolo così e così.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Ai tempi degli EELST a San Remo, ricordo un'intervista in cui, alla domanda "perchè al Festival?", Elio rispose: "perchè tra qualche anno, voltandoci indietro, potremo vedere di aver lasciato qualcosa".
Credo che Frankie abbia ragionato allo stesso modo, solo mi chiedo: perchè proprio San Remo? Che cosa lascia nella carriera di un artista?
Comunque aspetto la canzone prima di giudicare, i Subsonica ne uscirono senza troppi danni, magari anche lui riesce a non sputtanarsi troppo :)

Anonimo ha detto...

Non so se Frankie sia bollito o meno, ma francamente ho deciso che non mi interessa.
Nel senso che meno ne parliamo e meglio è. Già ci riempiranno la testa e la bocca con mille ore di speciali pre e post, interviste, ospitate, biografie, aneddoti, tappeti rossi, scandali, liti, lamentele, dati auditel etc etc.
Lasciamoli bollire nel proprio brodo e che si fottano. Tanto che differenza passa tra la Tatangelo e Hi-NRG dal momento che calcano quel palco?

Goldo ha detto...

io comunque ci rimango male, a me Frankie è sempre piaciuto, era un riferimento della mia adolescenza.
E' come se scoprissi che gli orsetti del cuore hanno fatto uno scat movie.
Massima delusione.
Perchè sta scelta del cazzo?

Anonimo ha detto...

A me frega poco. Se l'ha fatto è perchè ci ricaverà dei soldi ed io credo che se glieli hanno proposti abbia fatto gran bene a prenderli.
Fanculo i moralismi, dopo 15 anni di zeroremunerativa militanza underground uno non deve certo giustificarsi se decide di uscire dal tombino e pigliare qualche bel soldino. Commercializzazione? Può darsi, ma io credo che nessuno dei duri e puri che condannano operazioni del genere farebbe diversamente in quei panni. I soldi facili non hanno mai fatto schifo a nessuno, solo a chi non è nella condizione di farli. Stima inalterata quindi, per quanto non sia mai stato suo fan.
Rap Lamento poi a me piaceva pure come pezzo... :)

Anonimo ha detto...

Mah, secondo me non sono stati proprio quindi anni di "zeroremunerativa militanza underground" dai! Dopo "Quelli che ben pensando" credo che non abbia più faticato a tirare a campare. Io non biasimo la scelta di Frankie, come detto sopra. Biasimo il sistema che fa si che ci sia Sanremo e che sia considerato per ciò che non è.

accento svedese ha detto...

@ lollodj e sixfeetunderover: nulla in contrario ad una sua partecipazione a Sanremo, ci andrei pure io. E' il suo modo di porsi che non va. Se uno ci va senza fare troppo l'intellettualoide e senza prendersi troppo sul serio (vedi Elio e Subsonica) è un conto, ma andarci con le premesse di Frankie è tutta un'altra storia. Si perde (definitivamente) credibilità e si finisce per fare sul serio la figura della Anna Tatangelo di turno: un fantoccio per garantirsi gli ascolti di una determinata fetta di pubblico.

@ goldo: soldi, fama, ma soprattutto la possibilità di sparare le ultime cartucce prima dell'oblio. L'impressione è quella, spero di sbagliarmi.

@ manq: . Non voglio assolutamente fare il moralista. Ripeto, ci sarei andato anche io a sanremo. Però magari porsi in maniera diversa, meno "intellettuale" e più scanzonata...poi magari ci sta prendendo per il culo tutti e io non me ne accorgo. Magari se ne esce pure con un capolavoro e mi smentirà. Me lo meriterei :D

Anonimo ha detto...

Dai, vedremo cosa ci propone. Al momento il rischio di una figuraccia è alto, in questo concordo. Tuttavia non lo biasimo.

ale-bu ha detto...

mi spiace non essere d'accordo con te in un'altra occasione (la prima riguardava le tue riflessioni sulla pubblicità del cynar di elio).
io non vedo frankie bollito. tutt'altro. continua con la sua politica di centellinazione dei rilasci di materiale su disco e con collaborazioni degne di nota. su tutte la regia de la descrizione di un attimo dei tiromancino e i feat in kunta kinte di silvestri e in non mi chiedermi della premiata ditta cortellesi - tanica.
io aspetto con fiducia l'album nuovo, e per quanto riguarda la partecipazione a sanremo, mi stupisce ma fino a un certo punto. detto questo, non vedo in quale altro modo si sarebbe potuto porre. rappresenta con ironia l'"intellettualità" (per quello che può voler dire) di un certo mondo da sempre. pretendere che si ponga in maniera diversa sarebbe come aspettarsi elio che si presenta seriamente all'ariston.
detto questo, capisco bene l'effetto nostalgia, ma se gli artisti italiani che giudichi bolliti sono elio e frankie, non riesco a pensare a chi tu possa salvare.
cheers.
ale-bu

accento svedese ha detto...

Li giudico bolliti confrontando ciò che sono con ciò che erano e soprattutto osservando come si trascinano stancamente. Non hanno più idee e sopravvivono grazie a ciò che sono stati.
Nelle dichiarazioni di Frankie non riesco a vedere nessuna ironia, ma a questo punto forse è perchè mi sono fatto un'idea sbagliata su di lui.

ale-bu ha detto...

forse il fatto è che io sono troppo fiducioso (non vorrei assolutamente passare come colui che pretende di avere la verità in tasca, ci mancherebbe)...ad ogni modo io credo che siano fisiologici degli alti e bassi nella carriera di ogni artista, persino del più geniale. però bollarli come finiti al primo passo (mezzo) falso mi sembra eccessivo..
per usare esempi provenienti da un altro ambito, il tuo discorso mi sembra vicino a chi sosteneva che i coen erano bolliti avendo girato intolerable cruelty o palhaniuk dopo aver scritto diary...poi però arrivano no country for old men o rabbia e si riparte ad incensare...uno non smette di essere un grande, semplicemente non tutte le cose che produce possono essere all'altezza.
ovviamente, il tutto è una mia personalissima opinione..
cheers
ale-bu

accento svedese ha detto...

Opinione assolutamente sensata e rispettabile. Vedremo come si comporta Frankie a Sanremo, e al limite ci rideremo su. :)