03 maggio 2007

STATO DI LIBERTA' VIGILATA

In Italia vige un grande tabù. Si può scherzare su tutto e si può fare ironia più o meno indirizzata verso i potenti. Si può essere a buon mercato come Beppe Grillo oppure si può diventare Presidente del Consiglio continuando a raccontare barzellette per cinque anni. Ma non si può fare satira sulla Chiesa. Per nessuna ragione al mondo va toccata.
Andrea Rivera ha osato farlo (tra l'altro basandosi su dati oggettivamente veri e dimostrati) ed è stato crocifisso. Attaccato ed accusato addirittura di terrorismo. Le parole come arma molto pericolosa, magari perchè possono riuscire ad aprire la mente alle persone e a far capire la realtà. Cosa che invece al Vaticano non riesce proprio, tra l'altro.
Magari Rivera è stato ingenuo o al contrario molto furbo, ma la Chiesa ancora una volta ha dimostrato la sua inadeguatezza e la sua totale incapacità di stare al passo con i tempi.

Ed Emilio Fede si è dimostrato il solito grande cabarettista. Lui, la satira di se stesso.

15 commenti:

20nd ha detto...

Rivera e' uno spirito libero. Si e' limitato a fare il suo mestiere di giullare. Che se i giullari non possono neanche piu' tirare in faccia la minestra ai potenti cosa ci stanno a fare nelle piazze? Ah si'. I giullari erano i primi a venire decapitati. Ecco perche' non ne sono rimasti in giro molti.

Perfino Luttazzi da Biagi si mostra con sorrisi perlati a 64 denti in cinemascope chinando la testa come un cucciolo quasi lanciando messaggi subliminali mediatici alla Bin Laden:"Non vi faro' del male, lo prometto", sembrano dire quei sorrisi, "Vi mordo solo un pochettino"

Bah. Non c'e' bisogno di andare a ritirare fuori Il Nome Della Rosa per rendersi conto di quanto satira e religione non vadano decisamente a braccetto.

Zonda

Anonimo ha detto...

doveva farlo alla manifestazione della famiglia,non al primo maggio.

Anonimo ha detto...

La mia posizione è quella che ho espresso nel mio post.

Io sono così laico che credo che ignorare la Chiesa sia la cosa migliore. A volte però capisco, come in questo caso, che talvolta sfidandola si scuote qualcosa.
Il Vaticano sembra impazzito. E per così poco.

Anonimo ha detto...

Rivera, in buona fede o no, ha cavalcato un malcontento che c'è, basato su atireali appunto, ma che è censurato dai media.

(OT: da me avevi frainteso, l'ultima parte del post era provocatoria!)

Dontink ha detto...

L'accusa di terrorismo è ridicola certo ed Emilio sbigottito pure.
Però.
C'era bisogno al concerto del Primo Maggio di parlare della Chiesa in quei termini? Con tutte le cose che si potevano dire... il Primo Maggio?

Anonimo ha detto...

@Dontink: quel concerto ormai, piaccia o no, è diventato retorico come il carrozzone sanremese. Nei monologhi Gerini e Rivera hanno parlato di tutto, dai bambini che muoiono di fame agli ombrelli negli occhi, dalla pirateria musicale a qualsiasi argomento di attualità, anche non riguardante i diritti dei lavoratori. Quelle battute possono anche non piacere, ma l'accusa di terrorismo è semplicemente ridicola e così sparata su un giornale e rilanciata da tutti gli altri semina un forte odore di teocrazia iraniana.

Tony ha detto...

Quello che più infastidisce è pretendere rispetto assoluto per Bagnasco che definisce pedofili i gay e poi dare tranquillamente del terrorista ad un uomo di spettacolo. Usando il potere evocativo delle parole come un marchio di fuoco amplificato dai media.

Dontink ha detto...

@Disorder
Ma certo, sono d'accordo, è pietosa e stupida, ma viene dopo un'altra stupidità pietosa che è tirar fuori certe polemiche in un'occasione del genere.
Che senso aveva?
Io mi incazzo perché è stata persa un'occasione PRIMA da Rivera e da coloro che era lì a rappresentare, per parlare di lavoro oppure di musica.
POI da Osservatore & Co che è stato tirato in mezzo...
Spero che entrambi chiedano scusa e mi sembra che Rivera già qualcosa abbia fatto, ora mi auguro che l'OR non perda l'occasione per dimostrare che tutti possono sbagliare.

daniele ha detto...

Oggi ero in edicola dai miei.
Ho sfogliato tutti i giornali.
Il risultato è sul mio blog.
Ma faccio ancora fatica a riprendermi dallo schifo che è successo...

accento svedese ha detto...

Rivera ha fatto il suo dovere di comico libero, di giullare come dice Zonda. Ha detto quello che pensava, come ogni persona dovrebbe poter fare. Che l'abbia detto ingenuamente o da furbo non importa, e nemmeno che la battuta fosse brillante o meno. La questione non è nemmeno fosse o meno giusto dire una cosa del genere al concerto lasciando spazio alle tematiche del lavoro. Quello che importa è la reazione dei vertici della Chiesa. Spropositata e violenta. I terroristi sono altri, non un comico che sta facendo il suo mestiere. Hanno messo Rivera alla gogna. Non sto a discutere di come la classe politica si sia quantomeno nascosta, ma la Chiesa poteva evitare un comportamento del genere. Un comportamento che serve a nascondere tante debolezze. Farsi vedere forti quando in realtà la società non ti segue nemmeno più. Hanno fatto paura gli applausi, ed allora Rivera andava punito, in maniera esemplare.

accento svedese ha detto...

Magari la Chiesa si ritenesse al di sopra delle parti. Il problema è proprio che non è al di sopra delle parti, è fin troppo parte in causa. E non per scelta nostra.

Zonda ha detto...

Ieri sera a Parla con ME si e' superato per genialita'.

accento svedese ha detto...

Sarei stato curioso di vederlo. Prima del Primo Maggio praticamente non lo conoscevo. Mi fa piacere sapere che non lo hanno ancora licenziato. In ogni caso, un bel personaggio.

Unknown ha detto...

Hai perfettamente ragione. Ma io mi sorprendo della sorpresa. La Chiesa purtroppo ha sempre fatto in modo di tappare la bocca agli spiriti critici. I laici non hanno mai avuto un reale potere in Italia, hanno dovuto per forza far marchette per quei voti in più. Perché siamo un Paese di vecchi; perché siamo puttanieri nei fatti ma bigotti a parole. Perché i politici hanno fatto voto di scambio, per un posto sulle poltrone di porpora vaticane. Finché non cambieremo noi e non impareremo a prenderli a calci in culo ci sarà poco da stare allegri. Neanche sul fronte laico però vedo speranze. Come acutamente faceva notare Pasolini 30 anni fa, allo sviluppo non è seguito il progresso e le libertà conquistate sono state per lo più veicolate dall'imperante consumismo. Anche l'aborto non si è affermato tanto come diritto di libertà delle donne, quanto invece come metodo di controllo delle nascite in quanto la famiglia proletaria senza macchina sotto il culo e senza tv iniziava a fare schifo a tutti. Sempre di più sono convinta che il progressismo laico e razionalistico non riuscirà ad aprire la breccia a Porta Pia e che le nostre libertà siano sempre una gentile concessione di chi ci vuole guadagnare sopra.

accento svedese ha detto...

Risposta esemplare, che sottoscrivo in pieno. ;) Purtroppo un'altro dato di fatto dell'Italia è che per riuscire a governare non devi pestare i piedi al Vaticano, altrimenti ti bruci. Non riesco a trovare spiegazione logica a questo assurdo interventismo del Vaticano nella politica italiana, non capisco quali interessi possano avere a condizionare così la vita di uno stato estero.