Al Gore è l'ex futuro presidente degli Stati Uniti. Quello che nel 2000 è stato sconfitto in maniera non proprio limpida da George W. Bush, grazie ad una manciata di voti di scarto nello stato della Florida. Finalmente ho potuto vedere An Inconvenient Truth, il documentario con il quale ha vinto recentemente un premio Oscar. Mi ha lasciato un tantino turbato, per usare un eufemismo.
Al Gore è persona da sempre attenta alla questione ecologica, e dopo la sconfitta ha dedicato tutte le sue energie a mettere in guardia gli statunitensi (e non solo) sul pericolo rappresentato dall'effetto serra e dai danni che questo potrà produrre se non si arresterà la folle crescita delle emissioni inquinanti. Il documentario è il risultato di questo suo impegno ed è assolutamente efficace.
Al Gore, supportato da dati scientifici, non parla a sproposito e riesce con grande ironia e chiarezza a far capire la dura verità: se si va avanti così, tante zone del pianeta verranno sommerse dalle acque, e tante altre finiranno invece per diventare deserto, o qualcosa di simile. Tutto questo a causa dell'innalzamento delle temperature derivante dall'effetto serra, che va a rompere un delicato equilibrio ecoambientale a cui si è giunti nel corso di milioni di anni. Ci stiamo autodistruggendo e non ce ne rendiamo conto, ma questo processo si può rallentare o arrestare. Basta cambiare radicalmente le proprie abitudini. Non è facile, ma con tanta buona volontà è possibile riuscirci.
Intanto io mi sento fortemente a disagio quando prendo la mia auto per andare al lavoro, e se Al Gore avesse vinto quelle elezioni, il corso della storia recente sarebbe stato decisamente diverso. Per giunta non è un Beppe Grillo qualsiasi, perché pare che voglia riprovarci.
Per saperne di più:
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13 ore fa
9 commenti:
Io direi una "Pallosa Verita'". Le cose buone sono sempre cosi' pallose... E' per questo che mi piace Daniele Luttazzi. Riesce ad esacerbare anche le cose piu' innocenti e inosservate :D
Anch'io temo un po' l'effetto "palloso" ma cercherò di "documentarmi".
rispondi alla mia mail, maleducato!! :DD
@ zonda: Luttazzi è un genio proprio per quello. Bisognerebbe che avesse molto più spazio, ma corre il rischio di far pensare la gente. Ed è pericolo. :D
@ onanrecords: io non l'ho assolutamente trovato palloso. Ne vale la pena. ;)
@ cosucce psicotrope: già risposto. ;)
E' che alla gente da' fastidio vedere mangiare la cacca mentre si parla male della chiesa insinaundo che Andreaotti e' Satana e se la fa con i potenti di turno al governo, tipo Pippo Baudo.
In compenso alla gente non da fastidio vedere il Bagaglino e la solita comicità che finge di graffiare mentre in realtà fa un favore al potere di turno.
In ogni caso Al Gore non è un comico, ma è ironico e non l'ho trovato noioso. Anche se più o meno il 90% di cose che ha detto le sapevo, è quel 10% che è stato decisivo... :D Ed è ottimo anche il fatto che usi la sua fama e il suo prestigio per far capire come stanno le cose a chi non lo sa per nulla.
e sua moglie (Tipper Gore) era (o forse è ancora) la presidentessa del famigerato PMRC, quelli che perseguitavano i gruppi rock quali motorhead o Ozzy, addossandogli la colpa della devastazione morale della nazione...
si direbbe che hanno sbagliato bersaglio, visto chi è diventato presidente dopo, in che maniera e come ha condotto gli anni di mandato...
occhio, però, che i documentari "da cinema" hanno spesso un grosso difetto: sono intolleranti ed esagerati come ciò a cui vanno contro (vedasi il buon michele muro).
ho scritto "spesso", non "sempre", eh.
@ pibio: è vero che suoa moglie ha questo passato "ingombrante". :D non lo ricordavo. Sbagliò bersaglio, perchè all'epoca quei musicisti permisero a tanti giovani di salvarsi, visto che il resto era costituito da Duran Duran, Frankie Goes To Hollywood e compagnia bella. E poi effettivamente doveva anche tener d'occhio la famiglia Bush, non Lemmy.
@ luca: è vero, spesso lo sono e hanno l'effetto opposto a quello voluto. Comincio ad avere il sospetto che Michael Moore abbia involontariamente aiutato Bush, prestandosi a strumentalizzazioni e compattando i repubblicani.
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