Non conoscevo
Paolo Nutini se non per i supersingoli da heavy-rotation su Mtv (e per un frettoloso ascolto di copie digitali dei suoi dischi nei giorni precedenti all'evento), ma sentito
dal vivo mi è piaciuto parecchio. Giuro: è stato godibile e divertente (al netto di alcuni momenti tediosi rocksteady e di una indescrivibile cover in italiano maccheronico di
Caruso di Lucio Dalla) e soprattutto è stata bella musica. Uno show vero ed onesto per la gioia di un pubblico composto per la stragrande maggioranza da persone che la sera del concerto di Nutini hanno coronato un sogno (ovvero vedere finalmente dal vivo il proprio idolo), un pubblico parecchio diverso da quello a cui sono abituato di solito (ma il problema è tutto mio che non mi sono ancora reso conto che dietro la musica c'è sempre gente che ha dei sogni). Una bella esperienza, insomma. E poi, diciamocelo: uno che te lo immagini fighetto e piacione ma poi quando te lo ritrovi sul palco ti rendi conto che c'ha la voce (ed i capelli) di
Rod Stewart ed è pure parecchio ubriaco non può non piacere (o almento suscitare simpatia/interesse). Comincio a sospettare che l'immortale
Sex and Drugs and Rock n'Roll di Ian Dury che ha fatto capolino nella selezione musicale del preconcerto ci stesse a pennello.
(photo by Ottavia Romoli - e se dà fastidio che la foto l'abbia presa senza chiedere rimuovo senza far storie)
4 commenti:
oddio, come lo dico?
a me piaceva molto quando faceva il pischelletto cantautore, adesso non sopporto il suo modo così forzato di cantare, mi fa venire voglia di ********* ********* * **** ** *** ** ****.
Ora è molto Rod Stewart. Rispetto agli esordi la sua voce è molto più roca, più "vissuta". Gli auguro di collezionare almeno la metà delle donne che ha collezionato nella sua lunga carriera il buon Rod.
quando ha cantato caruso storpiato in italiano l'intero pubblico dell'Olympia ha fischiato. si sono accorti persino degli anglofoni del pacco, fa' te.
Parecchio imbarazzante, anche se c'era tanta ironia dietro.
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