Poche palle: La Tempesta Sotto Le Stelle più che un concerto è stata un evento cultural-generazionale, anche io se sono arrivato tardi e me ne son persa più di metà (per la cronaca: al mare ho rubato un Booster giallo-rosso-verde con aerografato sul musetto il ritratto di Bob Marley, la polizia mi ha arrestato ed io sono uscito solo grazie a mia madre che mi ha pagato la cauzione. Purtroppo il mezzo è ancora sotto sequestro perché è stato arrestato per attentato alla pubblica morale anche il vero padrone, succede anche questo in Italia). Vado sulla fiducia perché quello che son riuscito a vedere è stato a modo suo grandioso. E non parlo solo della musica, ma parlo anche di gente e di clima che si respirava.
C'erano tipo quattromila persone, tanti giovani, (fortunatamente) pochi punkabbestia, tanto caldo, tanta acqua gassata ma fresca, i bar aperti con i furbi che saltavano la fila (i furbi avevano un accento diverso dal mio, ma l'accento non necessariamente era meridionale), buona musica, frizzi & lazzi. Persi i miei amati Uochi Toki perché ero bloccato in caserma, mi son visto tutto da un certo punto in poi (diciamo dai Tre Allegri Ragazzi Morti in poi).
E dunque, mi son visto i Tre Allegri Ragazzi Morti, Vasco Brondi a.k.a. Le Luci della Centrale Elettrica (che vale sempre tantissimo nonostante la mia casella gmail abbia inspiegabilmente messo in spam la newsletter che lui manda periodicamente ai suoi fan – ho comunque subito rimediato all'affronto che gmail ha fatto alla portata sociologica della sua figura ed ho riattivato il ricevimento delle suddette mail) ed Il Teatro Degli Orrori (un progetto che musicalmente spacca parecchio ma avrebbe seriamente bisogno di un cantante vero, che urli quando serve e non bofonchi come se se fosse un Enzo Jannacci meets Francesco Nuti intervistato alla radio). Forse troppo poco per riuscire a formulare un giudizio sull'aspetto musicale della rassegna (che comunque mi è parso davvero notevole), ma comunque sufficiente per poter affermare che quella di ieri è stata una giornata molto importante per la musica italiana. Ce ne vorrebbero di più di giornate così, cazzo.
Ed ora rivoglio indietro il Booster con il ritratto di Bob Marley che ho faticosamente rubato e che le Forze dell'Ordine mi hanno ingiustamente sottratto. E voglio anche che La Tempesta sottragga Mauro Repetto all'oblio al quale è stato ingiustamente condannato e lo convinca a fare un nuovo disco che sia degno seguito del capolavoro Zucchero Filato Nero. Sarebbe favoloso.
5 commenti:
Che titolo di DanHarrowniana memoria :D.
Grazie al link su Mauro Repetto ho potuto fare un tuffo nel passato, e riascoltare la sua "hit" di cui ricordavo solo poche note, dallo spot per il disco che facevano in tv all'epoca.
Mi sarebbe piaciuto essere a Ferrara, peccato io abiti in tanta malora, come si suol dire. :-/
il pezzo che hai scritto per il giornaletto che distribuivano all'entrata del concerto è geniale. ma è una storia vera?
ma sei zingales?
la parte degli sms indirizzati a mamma e ragazza e arrivati a me sì.
@ luci: verrai alla prossima occasione nonostante la distanza, sono sicuro che ci sarà anche Mauro Repetto. :)
@ anonimo e ill bill laimbeer: assolutamente vera, giuro.
@ helsabot: purtroppo no. Vorrei tanto saper scrivere come lui.
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