L'altro giorno sono andato a prendere il caffè al bar. Nulla di strano, però sullo schermo televisivo di fianco al bancone scorrevano le immagini di una pubblicità della Converse con protagonisti i Crookers.
Cioè, i Crookers che fanno una pubblicità ad un paio di scarpe (tra l'altro parecchio brutte, ma io ho appena comprato un paio di Adidas Galaxy – di quelle che andavano per la maggiore nel 2000/2001 circa - e dunque non faccio testo in termini di gusto nello scegliere i capi d'abbigliamento) e vanno in televisione (tipo su Mtv, Italia 1 et altre emittenti tv pretenziosamente giovaniliste) come se fossero delle star a livello mainstream. Roba da pazzi, impensabile anche solo fino ad un anno fa, ed infatti non ho nemmeno fatto in tempo a rendermi conto della enorme portata socio-culturale della cosa che improvvisamente è apparsa sullo schermo la pubblicità del reunion tour dei Litfiba.
Ho finito il caffè e sono corso fuori senza pagare (prendendomi oltretutto il lusso di rubare un pacchetto di caramelle Alpenliebe senza zucchero al gusto di menta e cioccolato, tanto per non farmi mancare nulla), col povero barista che avrebbe tanto voluto inseguirmi ma non ce la faceva perché era come ipnotizzato da Piero Pelù e Ghigo Renzulli gonfi, bolsi (anzi, Boldi) ed invecchiati male che cercavano disperatamente di convincere i nostalgici (ed incidentalmente anche i più giovani) che il tempo si è fermato a dieci/dodici anni fa, quando i Litfiba riempivano gli stadi di mezza italia con canzoni tutte uguali, pose tutte uguali, leggende metropolitane tutte uguali, capelli unti&sporchi di Pelù sempre uguali. Il tour viene spacciato per un evento imperdibile, in realtà è una delle cose più tristi degli ultimi dieci/dodici anni, cioè da quando Pierò Pelù ha abbandonato i Litfiba perché voleva fare cose sue, cose diverse (salvo continuare a cantare canzoni assolutamente identiche a quelle degli ultimi Litfiba) e Renzulli è andato avanti sostituendo Pelù con Cabo (ossia Lord Viper, il vocalist della storica techno-discoteca Insomnia di Pisa riciclatosi clone di Pelù), ottenendo risultati veramente imbarazzanti. Sperò che qualcuno provveda a staccare la spina ai macchinari che li tengono in vita artificialmente, così finalmente tutti quanti si convinceranno che i Crookers sono la cosa più rock uscita in Italia negli ultimi cinque anni ed agiranno di conseguenza, entrando nei bar e consumando caffé a sbafo alla faccia dei baristi che son rimasti fermi ai Litfiba.
2 commenti:
Son quei capelli tinti da schifo che mi fanno impazzire. Io mi chiedo: ma con tutti i soldi che c'hanno - più di me senz'altro e per adesso il parrucchiere me lo posso permettere, ndr - ma una tinta meno evidente, insomma son signori di una certa età... Non entro nel merito del concerto su cui ho sentito pareri discordanti dai miei conoscenti che invece ci sono andati (ma in generale è piaciuto, dai). A me non è passato nemmeno per l'anticamera del cervello di andarci soltanto per via del prezzo esoso. Comunque sono contenta che siano tornati insieme, secondo me, quando da separati erano uno spettacolo inguardabile. Specialmente Ghigo, con quel valzer di raccattati chissà dove, a cercare di fare i sostituti /clone di Piero, così bolsi da esssere imbarazzanti (non mi ricordo i nomi, mi viene il dubbio anche che siano stati due, ma ho visto e ascoltato video e canzoni, che schifo). Stendo un velo pietoso degli exploit di Piero da solo... Insomma credo che la reunion sia il male minore, se proprio hanno deciso di non ritirarsi.
Hanno molti debiti da pagare, o forse vedono che tutte le band si riuniscono ed allora vogliono anch'essi una fetta di torta. Anche io ho sentito dir bene della reunion dei Litfiba, però nel 2010 andare ad un concerto del genere deve essere di una tristezza incredibile. Avrebbero dovuto evitare.
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