07 gennaio 2012

IL PUNTO SULLA LIBERTÀ DI STAMPA IN ITALIA


Dunque, che dire di questo 2012? Nulla, se non che è cominciato da troppo poco per poter dire qualcosa di sensato a riguardo. Considerando che il 2011 si è chiuso con la morte di Don Verzé ed il drammatico ferimento in diretta tv di Carlo Conti durante il countdown di fine anno (una sola di queste due cose è vera, e non necessariamente quella relativa a Don Johnson Verzè) ci attendiamo grandi cose dall'anno che ci troviamo da pochi giorni nostro malgrado a vivere.

Che poi Albano Carrisi ha praticamente riabilitato e santificato la figura di Don Verzé a cadavere ancora caldo, quindi qualcosa riguardo al 2012 si può già prematuramente affermare – ossia che questo è l'anno buono in cui ritrovano viva e vegeta Ylenia Carrisi e si scopre che Al Bano non ha i titoli per parlare di famiglia, droga, religione, fede (ce li ha invece per parlare di Fede, nel senso di Emilio Fede). Buon 2012, l'anno nuovo arriva con i suoi petardi.

E a proposito di figli di, parliamo di Cristiano Doni anche se non è figlio di. Ultimamente si parla molto di lui per vicende extracalcistiche (perfino il barista dove faccio di solito colazione al mattino parla di lui, ma se per questo parla anche di Maria Antonietta Tilloca e del suo nuovo album probabile fenomeno tipo I Cani per l'anno che verrà. Il mio barista è un tipo in gamba) e sono praticamente certo che sarà nel 2012 la sua figura sarà rivalutata e santificata da Al Bano così come è stata dallo stesso rivalutata e santificata quella di Don S. Verzé (S. sta per San e non per Seppia come i più potrebbero pensare) – con tutto ciò che ne consegue in termini di “vacua inutilità del parlare di calcio”, “rimpiango Glenn Peter Stromberg e la sua bionda chioma”, “chi ha rubato la salma degli Mike Bongiorno merita almeno una contravvenzione”, “il calcio è truccato”, “fare il vigile è romantico”, “lo giudico dopo aver letto alla cazzo di cane le notizie che lo riguardano mentre twittavo cose a caso, ma così fan tutti perché ormai in Italia il garantismo non conta più un cazzo” et altre cose che non mi vengono in mente ora ma mi verranno sicuramente in mente nel futuro prossimo. Povero Cristiano Doni, ora libero dopo essere stato a lungo chiuso in cella senza vasella (rima da terza media, ideale per chiudere un paragrafo e passare oltre).

Il 2012 ha comunque portato in regalo la chiusura di quel foglio di culto (io quasi quasi tra “cul” e “to” oserei mettere un trattino, ma forse è da querela e non lo metto) di Liberazione, e dunque almeno per quest'anno si risparmierà in termini di finanziamenti pubblici agli organi di partito (organi crioconservati perché il partito a cui appartenevano è morto da tempo) e saremo tutti più ricchi, felici e contenti dato che potremo consultare solamente la versione online e non quella cartacea.

Ovviamente scherzo, anche perché quando ci sono di mezzo perdite di posti di lavoro è sempre un dramma e non si dovrebbe proprio scherzare - e poi mi stanno simpatici Liberazione, il concept che sta dietro ad un giornale del genere, il suo gimmick, l'hype, l'understimate, il nickname, il mash up, l'extra time nei videogiochi calcistici anni novanta quando il match finiva pari, l'overtime l'overbooking, il Booster, Napster, master, faster, meglio rasta che pasta, Assto, Asso il film con Celentano, cento cento cento come in Ok il prezzo è giusto, la voce fuori campo di Ok il prezzo è giusto, la voce che agli autoscontri annuncia la macchina che ha vinto il giro gratis, un trip non è mai trop, Alberto Tomba gran guzzatore, Alberto Tomba in Alex l'ariete e non ultimo Alberto Tomba ospite ad Italians di Beppe Severgnini nel '97 che se ritrovo la puntata sono l'uomo più felice del mondo perché non ho mai riso così tanto in vita mia come quella volta lì. Ecco, se scopro che Liberazione per la versione online ha in mente di recuperare quella memorabile figura di merda prolungata in diretta tv di Alberto Tomba diventa all'istante il mio giornale preferito, e senza nemmeno passare dal via.

E comunque qualche giorno fa ho visto la rassegna stampa del Tg5 e Liberazione c'era, dunque non è vero che ha chiuso. Liberazione c'è ancora ma come al solito esiste solo nelle rassegne stampa in tv e non nelle edicole.

3 commenti:

gattasorniona ha detto...

"drammatico ferimento in diretta tv di Carlo Conti durante il countdown di fine anno" per un attimo c'avevo creduto. Adesso se non dovessi uscire per comprare due bottiglie di vino per stasera, scriverei il resto del commento contro il mondo del calcio e tutti i soldi che ci girano intorno.

accento svedese ha detto...

è successo sul serio. Carlo Conti è stato ferito da un razzo, solo che in tv non si è visto perché hanno tagliato (il programma era in differita, l'avevano registrato ad agosto).
Il calcio è uno sport da ragazze e quei pantaloncini me li metto per fare i lavori in giardino, come dicono negli Stati Uniti.

gattasorniona ha detto...

non lo sapevo. a proposito di cose che non sono mai andate in onda. l'avrai visto senz'altro, ma su youtube circola un filmanto della iva zanicchi che fa la cacca in uno studio televisivo. tra i vari personaggi presenti c'è anche la raffaella carrà mi pare. l'ho visto per caso, qualcuno l'aveva linkato su facebook.