Sinceramente me ne frega poco e nulla della chiusura di Megaupload, tanto non guardo i film in streaming e poi comunque ci sono parecchie altre piattaforme dalle quali attingere files musicali e non. L'unica cosa che resta è che Kim Schmitz (il tizio ciccione che stava dietro a Megaupload - se fosse stato magro si sarebbe chiamata Upload e basta, invece era ciccione ed allora Megaupload) aveva un parco macchine da paura perché era un tamarro da paura, come solo un tedesco ricco e ciccione sa essere (magari non era nemmeno tedesco, ma il nome è tedesco dunque lui è tedesco a prescindere). E poi delicatissime targhe "MAFIA" nelle auto, targhe "GUILTY", foto con pornostar, champagne, barche, fucili, Bruce Willis, truffe, insider trading. Bel personaggio, vogliono dargli cinquant'anni di carcere e ad occhio e croce se li merita quadi tutti solo per la classe che non ha. Comunque, c'è qualcuno che crede che gliene importasse qualcosa di mettere (anche se indirettamente, visto che in teoria forniva solo la piattaforma per ospitarli) a disposizione di tutti film e dischi? A lui importavano il denaro e tutto ciò che ne deriva, ed infatti subito dopo l'arresto ha dichiarato «La cura non ha dato alcun frutto: ci aspettiamo di essere richiamati, visto che siamo stati eletti» (ah no, è stato Berlusconi a dirlo. Mi fermo qui).
Il ruolo dell’AI nel nuovo algoritmo di ranking di Google
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Ad agosto è stato aggiornato e potrebbe essere proprio questa ulteriore
automatizzazione ad aver provocato la deindicizzazione delle homepage di
molti Co...
7 ore fa
1 commento:
povero Kim, con tutto il bene che ha fatto al mondo...
Scherzi a parte, qui si parla di riciclaggio e estorsione, non solo di copyright infranto!
Cmq sì, parco machine da far paura.
E comunque, se Kim fosse un cartone animato, sarebbe Eric Cartman.
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