28 luglio 2011

SI FA PRESTO A DIRE CASTA


Questa settimana è uscito uno special su La Repubblica in cui un onorevole dell'Italia dei Valori raccontava in esclusiva quali sono tutti i privilegi di cui godono i parlamentari italiani eletti dai cittadini italiani (che ricordiamolo votano un listino bloccato scelto dai partiti e non hanno la possibilità di scegliere veramente il loro candidato. Altrimenti chi è che voterebbe uno con una faccia come quella di Scilipoti?). Nessuno ne ha parlato, ma il quadro che emerge dallo special in questione è davvero desolante: rimborsi spese fantasma, sontuosissimi pranzi serviti da camerieri in livrea al modico costo di dieci euro, viaggi gratis su aerei Alitalia con tanto di punti fedeltà e vacanza gratuita al raggiungimento della soglia et altre cose divertenti. Ci sarebbero tutti gli estremi per imbracciare i forconi ed andare a Roma a far pulizia, però pensandoci bene meglio non muovere un dito perché mi rendo conto che se fossi io al loro posto mi comporterei uguale (se non peggio), cercando di sfruttare i privilegi come se non ci fosse un domani e volando a sbafo il più possibile facendolo pesare agli altri e vantandomene pure – che sinceramente mi son stancato di passare ore ed ore a cercare il volo più economico ogni volta che voglio andare a svernare all'estero.

Tanto per rimanere in tema, uno che non ha il problema dei voli all'estero è l'europarlamentare (anzi, il neuroparlamentare) leghista Mario Borghezio (anche perché l'Europarlamento è a Strasburgo e tecnicamente Borghezio è già all'estero – e speriamo che ci rimanga per parecchio tempo, possibilmente in stato di indigenza), uno che in passato aveva definito “un grande padano“ il benzinaio di Piazzale Loreto ed ora si è spinto addirittura a definire il killer di Oslo come uno che aveva “buone idee, in qualche caso ottime”, salvo poi far retromarcia scusandosi e affermando che comunque il killer di Oslo aveva le stesse idee di Oriana Fallaci ed il problema non esiste. Sono affermazioni che si commentano da sole e fanno perfino nascere un sentimento di Umana Pietà verso la tragica figura di Mario Borghezio, uno che probabilmente cita la Fallaci solo perché i suoi son gli unici libri che ha letto negli ultimi venticinque anni (ovviamente assieme ai fumetti Squalo, che comunque son stati gli unici che è stato in grado di terminare) e che dice talmente tante orride cazzate che ad un certo punto devi per forza alzare bandiera bianca ed arrenderti alla sua supposta (nel senso medico-farmacologico del termine) superiorità mentale. In pratica non è colpa sua, è che proprio non ce la fa – e con lui non ce la fanno quelli che prendono per oro colato il contenuto delle ultime cinque o sei opere di Oriana Fallaci e si fiondano in massa ad acquistarle ogni qual volta la casa editrice opta per una vendita promozionale (a proposito, oggi il direttore della libreria per cui lavoro mi ha fatto un richiamo scritto perché mi son rifiutato di vendere ad una cliente un libro di Oriana Fallaci adducendo come giustificazione il fatto che secondo il mio modesto parere le sue ultime cinque o sei opere dovrebbero essere stampate anche sulla carta igienica. Il richiamo scritto è stato già incorniciato ed appeso in camera).

E per concludere lieto ritornello che non c'entra un cazzo ma che piace ai giovani (cit.): oggi è uscita una notizia bomba secondo la quale Amy Winehouse non sarebbe morta per overdose ma perché aveva smesso di bere da tre settimane ed ha osato scolarsi tre Red Bull e gin. Se non fosse morta sul serio ci sarebbe da ridere molto, ma se proprio vogliamo ridere non sentiamoci troppo in colpa perché tanto i veri sciacalli sono i suoi discografici che hanno già trovato nel suo pc un album nuovo da pubblicare ed hanno più o meno detto che la sua musica non è mai stata a quei livelli. A questi qui Borghezio che dice che il killer di Oslo ha idee giuste e condivisibili gli fa un baffo.

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