13 luglio 2011

"Io stesso uso Facebook e Twitter quotidianamente, sempre improntandoli in ambito lavorativo" (cit.)



Il Trota che parla di nuovi media è talmente enigmatico che ti riduce al minimo le funzioni vitali. Rimani lì incollato e cerchi di decifrare invano. Dopo circa due minuti sono svenuto, rinvenendo un paio di ore dopo e trovandomi ricoperto di una strana gelatina verdognola. Ho riprovato e sono svenuto ancora, con in sovrappiù il fatto che non ho capito un cazzo di quello che Il Trota cercava di spiegare ed ho lanciato il pc fuori dalla finestra, colpendo un anziano che portava a spasso il cane e ferendolo gravemente. Al terzo tentativo ho stracciato in mille pezzi l'attestato di frequenza della scuola di scrittura creativa di Alessandro Baricco ed ho rinunciato a capire cosa il Trota cercava di dire. Non ho studiato abbastanza, devo andare a ripetizione alla Scuola Radio Elettra. Devo andare ad imparare un mestiere, e comunque i nuovi media sono un fenomeno che entrano quotidianamente nella nostra vita.

4 commenti:

casadivetro ha detto...

Mi ricorda un mio compagno di liceo, il Paso. Stessa parlata trascinata, stesso uso delle preposizioni alla cazzo, stesso sguardo perso nel vuoto tipico di chi non sa cosa sta dicendo. Memorabili le sue interrogazioni d'inglese (o di tedesco e francese) in cui si preparava la pappardella a memoria e la ripeteva pedissequamente in maniera inespressiva.
Guai a chi lo interrompeva, non avrebbe saputo raccapezzarsi più.
Una volta, in seconda superiore, la profe gli chiese che cibo preferiva e lui rispose candido "I LOVE YOU CHOCOLATE". Una risposta lungimirante, peraltro: gli anni seguenti sarebbe diventato un noto fornitore di ben altri tipi di cioccolata.

Anonimo ha detto...

Svenuta a 1.57. Non ce l'ho fatta nemmeno ad arrivare ai due minuti. Al mio risveglio, ho trovato una testa di cavallo morto sotto la sedia. Sarà mica un emissario del demonio? Credo sarò dannata, o comunque uccisa. Magari è come in "The ring", chi vede questo video deve morire.

r. ha detto...

".. vuol dire riavvicinarsi alla vita quotidiana della gente, riavvicinarsi al poter dare le risposte concrete di, del, delle cose di tutti i giorni, delle esigenze di tutti i giorni".


Più in la non vado, ho paura, ma comunque grande-grande-grande trota! Stima.

accento svedese ha detto...

Sto continuando a guardarlo in loop, ogni volta il mio cervello esce colandomi dalle orecchie. Non riesco a capire cosa voglia dire ma lo dice benissimo.