10 luglio 2010

HAI TOLTO BALOTELLI, HAI TOLTO ANCHE CASSANO... ADESSO VAI A NASCONDERTI MA RICACCIA PRIMA IL GRANO (cit.)

Stanno per terminare i mondiali di calcio sudafricani e comunque vada a finire (a proposito, speriamo che non li vinca la Spagna. Non voglio trovarmi orde di studenti Erasmus spagnoli che festeggiano sotto casa mia ubriachi fradici, cacando e pisciando ovunque. Sono per la difesa dell'ambiente, io) tra due settimane la gente se ne sarà già quasi del tutto dimenticata.

Un mese che svanirà in soli quattordici giorni, e probabilmente lascerà ben pochi rimpianti perché nella vita c'è altro di più importante a cui pensare. A questo punto, di tutte le cose viste, sentite, vissute in questa fantastica competizione calcistica solo due meritano di essere elevate a simbolo e tramandate con orgoglio ai posteri. Esse sono: Paul il polpo e Salvatore Bagni (che non sono la stessa persona, anche se dal punto di vista estetico potrebbe sembrare). Tutto il resto è noia. Analizziamole ora nel dettaglio, e finito di analizzarle andiamo fuori all'aria aperta.

Paul il polpo: trattasi di un polpo divenuto star in Germania perché ritenuto in grado di prevedere i risultati delle partite della nazionale tedesca in quanto dotato di presunte capacità divinatorie(?). Le sue profezie in diretta tv (con tanto di commenti stupiti da parte degli speaker tedeschi, probabilmente dei ritardati) sono di gran lunga la cosa più trash che si sia vista in giro da parecchio tempo a questa parte, ed ha vissuto alla grande fino a quando non ha inopinatamente deciso di indovinare la sconfitta della nazionale tedesca contro la Spagna in semifinale. Ora si è dato la macchia, e gira addirittura voce che sia stato avvistato nei pressi della foce del fiume Po, inseguito da alcuni turisti tedeschi venuti in Italia a fare roboanti gare di rutti dopo pantagrueliche bevute di birra. Speriamo che Paul il polpo la sfanghi e riesca a salvarsi, ma la vedo dura per lui.

Salvatore Bagni: mediocre calciatore che ha avuto la fortuna di giocare nel grande Napoli di Maradona e vincere svariati trofei che altrimenti non avrebbe mai e poi mai vinto, sta vivendo una seconda giovinezza come esperto calcistico a supporto del telecronista di turno. Non ha mai capito praticamente nulla di calcio perché più che giocare a calcio giocava a calciare gli avversari, e si sente: commenti alla cazzo, svarioni linguistici, refusi ortografici ed ortodoziali, lingue felpate, miraggi. Ha dalla sua la capacità di riuscire rendere interessanti partite che altrimenti sarebbero soporifere perché, pur sembrando uno che parla a bocca piena mentre sta sgranocchiando castagne secche, è in grado di prodursi in improvvisi acuti vocali degni del miglior (o del peggior, a seconda dei gusti e delle preferenze) Pierò Pelù. Ecco, Salvatore Bagni è il Piero Pelù del mondo calcistico, con tutto ciò che ne consegue in termini di “sostanze al limite dell'illegale consumate in passato” e “esperienza accumulata sul campo a scapito degli avversari”. Un grandissimo fuoriclasse dell'uso disinvolto della lingua italiana che paghiamo noi cittadini con i soldi del canone tv.

Fine delle trasmissioni per ora. Se ne riparla tra quattro anni.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

http://archiviostorico.corriere.it/1993/maggio/04/Bagni_300_milioni_ridate_bara_co_0_9305048786.shtml

Anonimo ha detto...

fisicita' fisicita' fisicita'. teTnica & albitro. ma soprattutto fisicita'. grande AS!
sliskovic

accento svedese ha detto...

@ anonimo1: non sapevo questa cosa di Bagni, poveretto. Massimo rispetto per l'uomo, ma il cronista si presto ad essere preso in giro e a far ridere.

@ sliskovic: fiscccicità, fiscccicità, tennica, ma soprattutto calci. Lui era così