14 luglio 2010

Nathan Williams - troll of the year. awesome music, fuck you hipsters that abandoned him as soon as you read the bad news in Pitchfork

Non ci avrei scommesso un euro ma il nuovo di/dei Wavves è una bomba e mi piace un sacco. È rimasto lì per settimane, avvolto nel cellophane (perché ora i file digitali li avvolgono nel cellophane, miracoli della scienza e della tecnologia) poi quando ho deciso di aprirlo ed ascoltarlo è stata folgorazione. Mi gasa tantissimo. Continua a ronzarmi nella testa anche quando non lo ascolto. Ha un suono più pulito degli altri suoi suoi dischi e forse per questo lo preferisco. Mi ricorda i Vines, ma con molta più anfetamina in corpo. Lo ascolto spesso in auto e spesso mi sorprendo a cantarlo. I Ramones. I Pixies. La DeLorean di Ritorno al Futuro che continua a viaggiare in loop dal 1958 al 1998, andata e ritorno. Sembra un disco di quindici anni fa, quando gli Oasis si facevano di brutto ed il cadavere di Kurt Cobain era ancora caldo (e va da sé che il fucile con il quale si era da poco sparato era ancora fumante). Sembra il disco che stavano ascoltando in macchina Raz Degan e Paola Barale quando anni fa vennero arrestati per possesso di droga e finirono sulle prime pagine dei principali giornali italiani. L'intro di When Will You Come non è uguale a quella di Just Like Honey dei Jesus & Mary Chain ma a quella di Victor dei Silver Rocket. King Of The Beach è un titolo fantastico per un disco che esce nel 2010, e mettere un gatto in copertina è assolutamente cool. Potrei andare avanti all'infinito ma mi fermo perché a volte le parole diventano inutili di fronte a certa musica e a certe copertine.

Nathan Williams a.k.a. Wavves è il re degli hipster ed indossa occhiali Wayfarer con la montatura colorata ma (parafrasando Wad, l'unico su Rockit che scrive cose di un certo spessore artistico, l'unico che ha cose da dire) ha il coraggio di darti schiaffoni in faccia che non hai mai preso prima e che forse nemmeno mai prenderai. Disco dell'estate.



8 commenti:

enver ha detto...

"Sembra il disco che stavano ascoltando in macchina Raz Degan e Paola Barale": magistrale

condivido le valutazioni positivissime e le fonti, c'è "idiot" che spacca tutto come solo dei beach boys drogati potrebbero fare

spero martedì qualcuno mi porti a vederlo

helsabot ha detto...

non ho mai immaginato che "mi ricorda i vines" potesse venire usato come complimento...o non lo era?

Cannibal Kid ha detto...

spero ti riferissi al primo disco dei vines..

dopo la frase su caz degan e la barale devo sentirmelo per bene, questo dischetto :)

Anonimo ha detto...

Ma l'intro di batteria è di When Will You Come è proprio uguale a quella di Victor dei Silver Rocket... chi ha copiato chi?

stu ha detto...

a me fanno abbastanza cagare,dal vivo poi da prenderli a schiaffi,ma per questo ci pensano già loro..

accento svedese ha detto...

@ enver: verrei ma forse non riesco. Mi perdo un gran concerto. Magari però ci saranno Raz Degan e la Barale.

@ helsabot: era un complimento. A me i Vines non dispiacevano, hanno fatto (anche) cose belle.

@ anonimo: nessuno ha copiato. E' solo che Wavves e Silver Rocket hanno in comune lo stesso batterista (che per la cronaca si chiama Filippo Gasparri - credo sia il nipote di Maurizio Gasparri) ed allora cose così posson succedere.

Zivago ha detto...

Mi ritengo offeso

accento svedese ha detto...

E fai male, caro Filippo. :)