11 maggio 2010

PRIMA REGOLA: BISOGNA SAPER PERDERE


Dopo essere andati ad un concerto dei dARI ad una oscura sagra di paese in provincia di Bologna ed aver inaspettatamente gradito lo spettacolo gratuito gentilmente offerto dalla locale amministrazione comunale non si può far altro che dire che:

  • al netto di testi imbarazzanti, i dARI dal vivo spaccano (che poi a dire il vero anche i testi di tanti altri gruppi che cantano in inglese sono imbarazzanti, solo che nessuno si prende troppo la briga di stare a tradurli);

  • sono estremamente professionali ed onesti, suonano molto bene e sanno mettere in piedi un bello spettacolo. Se avessi tredici anni probabilmente sarei un loro fan accanito, ma conoscendomi non ne sarei poi così sicuro;

  • il tastierista Cadio deve aver ascoltato molto i Faint, perché suona uguale al tastierista dei Faint;

  • il cantante Dari sa fare a stare sul palco, ha una bella voce e sembra un tipo alla mano. Un applauso;

  • saranno anche un gruppo per tredicenni, ma mi sa che ci guadagnino un sacco di soldi. Se sapessi suonare farei uguale a loro;

  • sono prodotti dal tizio che stava dietro ai Bliss Team e agli Eiffel 65, meritano tutto il mio rispetto anche solo per questo;

  • si vestono come i technari metà anni novanta che alla domenica pomeriggio andavano a ballare all'Hollywood a Castagnaro (VR);

  • si vestono in maniera imbarazzante? E perché? Per me in quanto a look ad esempio sono molto peggio i gruppi black metal, dunque il problema non si pone;

  • hanno un'attitudine imbarazzante? Idem come sopra, con in sovrappiù il fatto che oltre ai gruppi black metal anche tanti gruppi indie italiani hanno un'attitudine imbarazzante (e credono di far parte di una scena che in realtà non esiste se non nei loro sogni e/o nei loro momenti di intimo autoerotismo);

  • se cantassero in inglese l'ascoltatore indie medio italiano impazzirebbe per loro, solo che cantano in italiano e parlano di stronzate ed allora l'ascoltatore indie medio italiano li prende per il culo (e come al solito sbaglia);

  • che l'ascoltatore indie italiano medio si tenga Il Teatro Degli Orrori e Capovilla, io preferisco di gran lunga i dARI. Si prendono meno sul serio e hanno pure parecchio senso dell'ironia;

  • non ascolterei mai un loro disco per intero, però un concerto ci sta. E poi se mi piace (e molto) Hologram Jams dei Jaguar Love, perché non dovrei gradire sentirli dal vivo?

  • bisognerebbe avere l'onestà intellettuale di ammettere che valgono ben più di quanto la gente creda. Quella della musica da tredicenni, dei testi scritti col cellulare et altre amenità assortite sono semplicemente un gimmick dietro a cui si nascondono musicisti che ne sanno. Probabilmente sono una truffa, ma ben costruita;

  • meritano tutto il mio rispetto. Anzi, mi vergogno di averli sempre presi per il culo. Volevo chieder loro scusa di persona ma non me la sono sentita. Sarà per la prossima, comunque.

11 commenti:

manq ha detto...

Ok, ti hanno hackerato il sito.
Anche se non so cosa voglia dire è l'unica spiegazione che so darmi.

Anonimo ha detto...

Nek is my co-pilot è un tag stellare.

lecronachedimarcolino ha detto...

massimo rispetto per il tuo post, davvero:)

accento svedese ha detto...

Giuro. Ero andato lì per ridere di loro e son tornato a casa col sorriso sulle labbra. Pubblico di tredicenni a parte, loro ci sanno fare parecchio. Mi chiedo solo se piaccia loro la roba che suonano, ma potrei farmi la stessa domanda anche per un gruppo come i Ministri (per la cronaca, dal vivo i dARI fanno il culo ai Ministri, e parecchio).

Anonimo ha detto...

Continuo dell'elenco non numerato:

- "..io, ho un lato spaccato ma.." "..dritto in faccia quel che viene.." ---> Le stanno prendendo tutte per il culo, bellamente.

- Uno appassionato di dark wave, l'altra di electrominkia e il cantante di cantautorato italiano ..ahahah grandiosi

- Featuring con Max Pezzali ..di nuovo ahahah

- Sono ASSOLUTAMENTE i Prozac + degli anni 2000

- Si definiscono Emotronika.. sottolineo loro si definiscono..

GRANDIOSI

Anonimo ha detto...

Sei il nuovo Carlo Pastore.

Felson ha detto...

Esci da questo corpo.
Ma invece parliamo del nuovo progetto di J.Ax & Neffa.

Felson ha detto...

Comunque i confronti si fanno verso l'altro. Troppo facile paragonarli a gente messa male :-)

manq ha detto...

Non bestemmiamo.
I Prozac+ con sta roba non c'entrano un cazzo.
Potevano non piacere (a me non facevano impazzire), ma erano tutt'altro tipo di cosa. Gente a cui il successo è piovuto dal cielo per caso e non ha perso tempo a scrollarselo di dosso. I dARI il giorno che non vendono smettono.
Chi dei due abbia "ragione" non lo so, ma sono due robe diverse.

Anonimo ha detto...

E' vero che Testa Plastica è quasi un disco carino (senza qusi) e lo si ascoltava noi che ascoltavamo i Tripping Daisy e gli Elastica, ma il resto ?
Il target poi era diventato quello.. solo che i jeans, ai tempi, erano comprati in Montagnola e strisciavano sotto le Puma

accento svedese ha detto...

I Prozac + avevano più o meno un solido retroterra punk (il chitarrista Gian Maria aveva già suonato assieme a Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti) ed avevano fatto un primo disco che passò quasi inosservato (il secondo disco del botto era identico al primo, aveva solo una migliore distribuzione), i dARI vengon fuori dal nulla ma hanno alle spalle il produttore degli Eiffel 65. Sembrano costruiti, forse sono una truffa ma li ho sentiti anche stamattina nella replica dei Trl Awards e devo dire che spaccano. Comunque ha ragione Manq: il giorno che non vendono smettono.