27 maggio 2010

E NON DIRE A ME DI SMETTERE CHE C'È CRISI, CHE PRENDO IL TUO BLOG E LO SMONTO EASY: guida ragionata ad un party di/con Chiara Ferragni.

Il dato è tratto: I've always been a leggings lover, I think they're so comfortable and easy to use in very different looks, and so finalmente ce l'ho fatta ad essere invitato ad uno di quei party esclusivi a cui vanno Chiara Ferragni e la sua cricca di amici/amiche culattoni raccomandati mantenuti da genitori che li pagano per fingere di studiare e sostenere esami ad una qualunque università del cazzo che frequentano da ormai troppo tempo (peraltro senza profitto).

E non sarò un invitato qualsiasi: avrò l'onore di essere il dj della serata. Per me è la prima volta (non è vero, ho suonato ancora ma era bello dire che non ho mai suonato in vita mia, fa molto più esordiente alle prime armi – e ad un party del genere fingersi umili conta, eccome se conta. Puoi sempre stupire tutti e va a finire che ti pagano pure) ed io che sono un tipo preciso ed inquadrato ho voluto preparare a dovere il set per elettrizzare i miei nuovi amici culattoni raccomandati milanesi. Infatti, in the last weeks I've been looking for particular dischi da suonare quella sera and when I went to reparto audiovisivi of Lidl it has been love at first sight for these ones, che ho subito comprato e suonerò per intero anche se forse in Italia non esistono ancora perché devono ancora uscire. I dischi sono i seguenti, in ordine di apparizione/sparizione:

Chrome Hoof – Crush Depht: vale quello che era stato detto qui in occasione del primo album - ovvero ”sembra un misto di Sun Ra e Funkadelic e Black Sabbath o tipo un gruppo metal che fa le cover degli LCD Soundsystem ma più bollito molto più bollito" - con in sovrappiù il fatto che ora sono molto più prog e bolliti, praticamente dei Primus sotto ecstasy. I Chrome Hoof sono musicisti che se li ascolti troppo ti cola il cervello dalle orecchie, e certi synth sono talmente pacchiani che fanno male. Sul prossimo numero di Vice verranno recensiti bene, quindi son sicuro che piaceranno anche alla Ferragni e alla sua cricca.

Ariel Pink's Haunted Graffiti – Before Today: finally yesterday night I put for the first time at my feet for the Bulgari party the platforms. Cosa vuol dire? Nulla, l'ho presa e copiaincollata a caso perché sembra un gioco di parole tra today e yesterday, ma non lo è. Nessun gioco di parole dietro ad un disco del genere, e nemmeno nessun gioco: Ariel Pink è un genio perché sembra che registri i dischi al cesso ma in realtà li registra apposta in bassissima fedeltà, ed ha pure il coraggio di cacciarci dentro alcune tra le soluzioni sonore più geniali, più pop e più pacchiane che si siano mai sentite da parecchio tempo a questa parte. Sul prossimo numero di Vice verrà recensito bene, quindi son sicuro che piacerà anche alla Ferragni e alla sua cricca.

Jaguar Love – Hologram Jams: the last Jaguar Love album stole my heart, and, with mine, it also stole many other bloggers' ones. Cosa vuol dire? Che il disco dei Jaguar Love è come un pacchetto di Big Babol: ne mangi due o tre e poi ti stanchi, salvo poi ricominciare a mangiarne quando ti torna la voglia. Grandi pezzi, solo che non ne reggi più di tre perché è tutto eccessivo, salvo poi ricominciare partendo da dove eri arrivato. Ed oltretutto è un disco che sa di fragola perché il cantante (tra l'altro ex Blood Brothers) a tratti pare Robert Plant con le mestruazioni, dunque piacerà anche alla Ferragni e alla sua cricca.

Far – At Night We Live: il disco del ritorno dopo dieci anni (dieci anni che si son sciolti i Far? sembrava meno), un disco stupendo ed importante. La voce di Jonah Matranga fa piangere ora più di allora, le chitarre si son fatte più pesanti ma ci sono inediti echi shoegazing che fanno ben sperare per il futuro (sempre che i Far non si sciolgano di nuovo). Con un po' di (s)fortuna potrebbero perfino essere scambiati per i 30 Seconds To Mars e fare il botto commerciale, ed è per questo che la Ferragni e i suoi amici culattoni raccomandati potrebbero anche gradire – magari per un lento a metà serata, quando il troppo Orzobimbo sniffato comincerà a farsi sentire.

!!! - Strange Weather, Isn't It?: dopo tre anni di interminabile attesa, tornano finalmente i !!!. Defezioni e cambi di organico vari non sembrano averli minati nella forma e nello spirito, e questo disco che ha il titolo più brutto dell'anno è una bomba che non chiede altro che essere eseguito dal vivo per far ballare la gente come se fossimo ad un rave sulla luna. Più o meno, suona come i Chemical Brothers 1997 circa meets gli esperimenti disco di Arthur Russell meets Russell Russell che ballava a Domenica In negli anni ottanta. Capolavoro, lo suonerò per intero quando il party sarà degenerato ed al bagno ci sarà una fila interminabile perché tutti devono rigettare dopo aver esagerato col chinotto.

E via così, che ci saranno anche altri dischi comprati al Lidl però è scaduto il tempo e passo a fare altro invece di scrivere di dischi comprati al Lidl. Speriamo che al party ci sia anche Richie, il sosia di Jessy Malò nonché ragazzo della Ferragni che passa la sia vita a fotografarla in pose assurde e con vestiti assurdi e che oltretutto si chiama Riccardo ma – poveretto - nella traduzione in inglese dei post viene chiamato Richie e perciò tutti gli amici lo sfottono chiamandolo Richie. E speriamo anche che ci sia Helen, la tizia che ha scritto il Manuale della perfetta webcam girl e si guadagna da vivere spogliandosi di fronte ad una webcam per la gioia di Studio Aperto che qualche tempo fa le ha dedicato un servizio. Come volevasi dimostrare, certi privilegi non toccano solo a Chiara Ferragni (che probabilmente tra poco scriverà un libro sulla sua esperienza di fashion blogger e tornerà su Studio Aperto, ma al momento non è un fatto decisivo per le sorti dell'umanità e dunque Studio Aperto lo ignora).

3 commenti:

manq ha detto...

Posso dirti che, leggendo l'intervista del corriere, Helen raccoglie appieno la mia simpatia?
Giuro.
Per quel che riguarda la fashion blogger ed i suoi amici in TV vol.5 non credo ci sia nulla da aggiungere.
Io alla loro festa pagherei per far suonare Burzum e poi saldare le porte anti panico.

Anonimo ha detto...

Se riesci a suonare alle feste di tutti quelli che finiscono a Studio Aperto per essere riusciti a creare gioielli riciclando cose[1] (servizio girato a casa della MILANO/ROMA bene) li fotti tutti e diventi più ricco di loro. L'unico rischio è finire a Studio Aperto.

[1] ovviamente non è che riciclano, comprano un PC lo rompono e ne usano i pezzi, tanto paga (?) papy!

:)

freesoul

accento svedese ha detto...

Mi sa che un giorno o l'altro mi arriverà una loro mail dove mi inviteranno ad un loro party. Solo che al party ci sarà il loro avvocato, e sarà lì che dovrò sfoderare Burzum per farli fuggire.