22 novembre 2010

UN VERO KILLER PROFESSIONISTA TORNA SEMPRE SUL LUOGO DEL DELITTO

Ho capito perché i Les Savy Fav non vengono mai a suonare in Italia: perché Tim Harrington sul palco è del tutto ingestibile ed in un paese come il nostro (e con la bella gente che popola i nostri club) un gruppo del genere non funzionerebbe. O magari funzionerebbe alla grande, ma qualcuno poi si potrebbe sentirsi offeso dall'essere molestato da un panzone sudato e pelato (panzone che, nota bene, non è Giuliano Sangiorgi dei Negramaro ma Tim Harrington cantante dei Les Savy Fav) ed allora i locali e/o i promoter per non avere grane chiamano gruppi che suonano rock da culattoni tipo i Drums (citare ancora un valente collaboratore di Rumore fa sempre comodo) o gruppi sconfitti dalla storia, dalla geografia, dalla chimica e dalla scienza (ma anche da tante altre materie del primo biennio delle scuole superiori 1994/95, ossia gli anni in cui andava per la maggiore certa musica di merda) come i Sud Sound System o i 99 Posse.

Va a finire che per andare a sentire i Les Savy Fav devi per forza fare il sacrificio di andare a Parigi, in un club dove il concerto inizia alle sette e mezza, termina alle dieci e mezza ed esci talmente soddisfatto che poi ti vai a mangiare addosso in uno dei ristoranti adiacenti alla location dell'evento. Va a finire che nel club in questione nessuno ha osato accendere una sigaretta e per la prima volta nella tua vita esci dal concerto ancora lindo e profumato (e non come in Italia, dove la gente ai concerti ti fuma in faccia e se osi lamentarti ti apostrofa come fascista. La stessa gente che magari crede che Giovanni Lindo Ferretti sia ancora vivo. Sperano in ancora in un mondo migliore senza divieti, quegli illusi. Fanno tanto gli alternativi ma tra dieci anni finiranno per supportare partiti politici da veri integralisti cattolici proprio come ha fatto Giovanni Lidl Ferretti). Va a finire che al concerto vedi cose che un giorno potrai raccontare ai tuoi figli, tipo Tim Harrington che nel bel mezzo dell'esecuzione di un brano ruba il cellulare dalla borsa di una ragazza in prima fila, prende un numero a caso dalla rubrica, fa partire una telefonata ed appena prende la linea inizia a cantarla al malcapitato che si è trovato a rispondere. Cose pazzesche, cose impensabili in Italia perché i Les Savy Fav da noi non passano dal lontano 2002 (peraltro io c'ero, e c'era pure Enrico Silvestrin. L'ho deriso parecchio e mi piace molto vantarmene). Fanno bene all'estero a ridere di noi quando parlano di Berlusconi perché Berlusconi siamo noi.

Tra l'altro i Les Savy Fav dal vivo sono una macchina da guerra e probabilmente sono il gruppo definitivo per presenza scenica di quello scherzo della natura del loro cantante (non scrivo Tim Harrington perché nel pezzo l'ho già ripetuto troppe volte, ma si chiama Tim Harrington e non è colpa mia) e per bravura tecnica degli altri componenti del gruppo (non so manco come si chiamino, ma va bene così). Magari rendono di più in un club, ma sono convinto che anche all'aria aperta saprebbero regalare grandi soddisfazioni ai fortunati presenti all'Evento. Se qualcuno per caso avesse il coraggio di invitarli a suonare in un noto festival estivo che si tiene più o meno dalle mie parti sarei più o meno l'uomo più felice del mondo.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

conoscendo chi organizza il festival nella tua/nostra città non li chiamerà mai. meglio pete doerthy.

Anonimo ha detto...

giovedì vieni a sentire i MINISTRI al lokomotiv?

accento svedese ha detto...

E invece potrebbe pure chiamarli. In passato ha fatto scelte molto coraggiose e sono sicuro che le farà anche in futuro.
E poi anche chiamare Pete Doherty nel 2010 è a modo suo una scelta coraggiosa... troppo facile chiamarlo nel 2007 quando andava per la maggiore, ma per chiamarlo tre anni dopo ci vuole il pelo sullo stomaco. ;)
Niente Ministri, li trovo parecchio insopportabili...

giac ha detto...

Se pazientavi ancora un po' potevi venire a vederli a Londra e ti offrivo anche una cena etiope come si deve. La settimana scorsa, infatti, son passato per caso davanti all'Electric Ballroom la sera in cui suonavano e ho subito pensato a te (a dire il vero dopo aver pensato che, con 15 pound per l'ingresso, costavano molto meno del ripieno della piadina preferita di Giuliano Sangiorgi).

giac ha detto...

notoriamente infatti Sangiorgi è un uomo di mondo e schifa la provinciale puccia per la cosmopolita piadina...

accento svedese ha detto...

Lo sai che avevo anche pensato di venire a Londra a sentirli, ma poi ho optato per Parigi perché mi riusciva meglio?
Comunque verrò a trovarti a Londra, magari con l'anno nuovo... è un sacco che non ci si vede, e una cena all'etiope può essere una scusa buona. Sentiamoci ed iniziamo ad organizzare. ;)