Va a finire che per andare a sentire i Les Savy Fav devi per forza fare il sacrificio di andare a Parigi, in un club dove il concerto inizia alle sette e mezza, termina alle dieci e mezza ed esci talmente soddisfatto che poi ti vai a mangiare addosso in uno dei ristoranti adiacenti alla location dell'evento. Va a finire che nel club in questione nessuno ha osato accendere una sigaretta e per la prima volta nella tua vita esci dal concerto ancora lindo e profumato (e non come in Italia, dove la gente ai concerti ti fuma in faccia e se osi lamentarti ti apostrofa come fascista. La stessa gente che magari crede che Giovanni Lindo Ferretti sia ancora vivo. Sperano in ancora in un mondo migliore senza divieti, quegli illusi. Fanno tanto gli alternativi ma tra dieci anni finiranno per supportare partiti politici da veri integralisti cattolici proprio come ha fatto Giovanni Lidl Ferretti). Va a finire che al concerto vedi cose che un giorno potrai raccontare ai tuoi figli, tipo Tim Harrington che nel bel mezzo dell'esecuzione di un brano ruba il cellulare dalla borsa di una ragazza in prima fila, prende un numero a caso dalla rubrica, fa partire una telefonata ed appena prende la linea inizia a cantarla al malcapitato che si è trovato a rispondere. Cose pazzesche, cose impensabili in Italia perché i Les Savy Fav da noi non passano dal lontano 2002 (peraltro io c'ero, e c'era pure Enrico Silvestrin. L'ho deriso parecchio e mi piace molto vantarmene). Fanno bene all'estero a ridere di noi quando parlano di Berlusconi perché Berlusconi siamo noi.
Tra l'altro i Les Savy Fav dal vivo sono una macchina da guerra e probabilmente sono il gruppo definitivo per presenza scenica di quello scherzo della natura del loro cantante (non scrivo Tim Harrington perché nel pezzo l'ho già ripetuto troppe volte, ma si chiama Tim Harrington e non è colpa mia) e per bravura tecnica degli altri componenti del gruppo (non so manco come si chiamino, ma va bene così). Magari rendono di più in un club, ma sono convinto che anche all'aria aperta saprebbero regalare grandi soddisfazioni ai fortunati presenti all'Evento. Se qualcuno per caso avesse il coraggio di invitarli a suonare in un noto festival estivo che si tiene più o meno dalle mie parti sarei più o meno l'uomo più felice del mondo.
6 commenti:
conoscendo chi organizza il festival nella tua/nostra città non li chiamerà mai. meglio pete doerthy.
giovedì vieni a sentire i MINISTRI al lokomotiv?
E invece potrebbe pure chiamarli. In passato ha fatto scelte molto coraggiose e sono sicuro che le farà anche in futuro.
E poi anche chiamare Pete Doherty nel 2010 è a modo suo una scelta coraggiosa... troppo facile chiamarlo nel 2007 quando andava per la maggiore, ma per chiamarlo tre anni dopo ci vuole il pelo sullo stomaco. ;)
Niente Ministri, li trovo parecchio insopportabili...
Se pazientavi ancora un po' potevi venire a vederli a Londra e ti offrivo anche una cena etiope come si deve. La settimana scorsa, infatti, son passato per caso davanti all'Electric Ballroom la sera in cui suonavano e ho subito pensato a te (a dire il vero dopo aver pensato che, con 15 pound per l'ingresso, costavano molto meno del ripieno della piadina preferita di Giuliano Sangiorgi).
notoriamente infatti Sangiorgi è un uomo di mondo e schifa la provinciale puccia per la cosmopolita piadina...
Lo sai che avevo anche pensato di venire a Londra a sentirli, ma poi ho optato per Parigi perché mi riusciva meglio?
Comunque verrò a trovarti a Londra, magari con l'anno nuovo... è un sacco che non ci si vede, e una cena all'etiope può essere una scusa buona. Sentiamoci ed iniziamo ad organizzare. ;)
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