31 agosto 2006

...E QUI CI SCAPPA LA LACRIMUCCIA


E' l'Ottobre del 1999. Sono tre i gruppi indie sulla bocca di tutti, che hanno la possibilità di esplodere definitivamente e ottenere il (meritato) successo presso un pubblico più vasto: At The Drive-In, Sigur Ròs e Get Up Kids.
I primi due ce la fanno (anzi a dire il vero gli At The Drive-In sono esplosi sul serio, visto che si sono sciolti poco dopo...), i Get Up Kids no. Rimangono un culto per pochi, qualcosa di esclusivo da tenere ben custodito in un angolino del proprio cuore.
Ieri sera dopo anni ho ascoltato il loro capolavoro Something To Write Home About, dell'anno di grazia 1999. Era troppo che non lo ascoltavo. Mi sono emozionato.
E' un disco perfetto, che é in grado di renderti migliore grazie alla sua malinconia e alla sua sincerità. I Get Up Kids sono (anzi erano, visto che si sono sciolti nel 2005) ragazzi assolutamente normali, lontani anni luce dallo stereotipo della rockstar bella e dannata, con un talento fuori dal comune nello scrivere melodie agrodolci, che si stampano nella mente al primo ascolto e non ne escono più.
Successivamente a questo disco (che a dire il vero ha garantito maggiore visibilità al gruppo ma non ha dato loro il meritato successo) i Get Up Kids hanno continuato a fare buonissima musica, ma senza mai raggiungere il picco rappresentato da Something To Write Home About. Avrebbero meritato di più, ci mancheranno.

IL CORAGGIO DI LASCIARE TUTTO ED ANDARE A VIVERE NELLO SRI LANKA


Ho appena finito di leggerlo e mi ha assorbito completamente. Tipo che mi sono immedesimato in Nicolas Bouvier e mi sono chiesto come sarebbe fare un viaggio come il suo, ma ho concluso che non riuscirei, mi manca il coraggio.
"Il pesce-scorpione" di Nicolas Bouvier, diario del suo viaggio attraverso India e Sri Lanka.
Un libro che ha tanto da trasmettere e tanto da insegnare. Meraviglioso.

23 agosto 2006

CASO UMANO


Questo uomo ha solo 47 anni. Qualcuno lo aiuti.

SUMMERHOLIDAYS vs. PUNKROUTINE


Appena tornato dalle vacanze, per salvare la mia salute mentale, ho preso la decisione di ascoltare solo musica normale, tranquilla.
Normalmente pop.
Come questo disco, che ho ripetutamente ascoltato stamattina.


Blonde Redhead - Melody Of Certain Damaged Lemons

Magnifico.

04 agosto 2006

SI', AVETE CAPITO BENE... ABOLIREMO L'EMO!



In realtà non tutto l'emo é da abolire. Diciamo che dal 2003 in poi, salvo rare eccezioni, tutto quello che é uscito e che viene anche solo associato termine emo é da buttare.
E' una moda che sembrava passeggera ma purtroppo non accenna a svanire. Non voglio più sentire parlare di gruppi come My Chemical Romance e affini, sono qualcosa di orribile. L'emo non é quello. Chiamiamolo pure col suo vero nome, emocore, ovvero emotional hardcore.
Prima del grande boom commerciale questo genere ci ha regalato grandi dischi, da portare nel cuore anche solo per la loro sincerità e la loro schiettezza.
Un disco come "Do You Know Who You Are?" dei Texas Is The Reason é talmente schietto da sembrare ingenuo, ma é veramente un disco bellissimo. E' uscito nel 1996 e mi ricorda molto i primi approcci con Rumore. All'epoca se ne parlava molto sulle pagine di quella rivista, e molto bene visto che i Texas Is The Reason sembravano la next big thing dell'indie americano. Per loro veniva pronosticato un grande futuro ma sono finiti prima di esplodere visto che si sono sciolti per dissidi interni subito dopo l'uscita dell'album. Peccato, avrebbero meritato molto di più.

Io questo disco l'ho ascoltato per la prima volta parecchi anni dopo (nel 2001 per la precisione) e mi ha letteralmente folgorato. Poca tecnica ma tanto cuore, melodie semplici ma mai banali, e soprattutto tanto realismo. Chissà se non si fossero sciolti cosa sarebbero potuti diventare.
E' un disco a cui sono particolarmente legato e che mi ha accompagnato durante una fase di transizione in cui stavo passando dall'hardcore a tutto il resto, ed é un disco che difenderò sempre.
Non me ne vergogno.

SE MI SCRIVI


Perché non ho avuto un'idea come questa?
Semplicemente geniale.

03 agosto 2006

IL TG4 LA DAREBBE COSI'


Dopo il calcio-wrestling, il ciclismo-wrestling.

DELUSIONAL



Dopo parecchio tempo ho riascoltato l'omonimo album dei Deftones, ormai datato 2003. Devo dire che é stata una delusione, me lo ricordavo parecchio più bello.
Mi é sembrato un disco troppo freddo, senza cuore, fatto da una band che non ci crede più neanche tanto.
Deve essere dura farsi il culo per anni e non ottenere il (giusto) successo che si merita, vedendo dei Linkin Park o degli Staind qualsiasi ottenere allori che avresti potuto ottenere tu. La voce di Chino Moreno non si discute, la qualità dei singoli musicisti pure (anche se il dj non si sente proprio più), é la musica a latitare.
Dei Deftones conservo dei bei ricordi, li lego a bei momenti della mia vita ed avrò sempre per loro grande rispetto. Sono sempre stati una spanna sopra gli altri gruppi del genere ma sono stati sempre ingiustamente sottovalutati. Non si sono mai venduti ed hanno mantenuto sempre grande integrità, ma il treno per loro é ormai passato. Forse per il genere che suonano il treno é ormai passato, o forse sono solo cambiato io. Non so che senso possano ancora avere nel 2006.
Avrebbero potuto essere i Tool se avessero voluto, suonano come una sbiadita fotocopia di se stessi. Poi magari il nuovo disco sarà un capolavoro, e con mia grande soddisfazione potrò smentirmi.

Dal loro sito però apprendo che hanno intrapreso un tour estivo con i Korn, l'ennesimo Family Values Tour. Sono alla frutta. Credo che per loro sia giunta l'ora di dire basta.