24 marzo 2012

LA MUSICA È TUTTA UGUALE



Mi sono reso conto che l'intro di She's Thunderstorms degli Arctic Monkeys è praticamente identica all'intro di Loco dei Coal Chamber, uno dei gruppi più inutili della famigerata ondata nu metal di inizio Anni Zero (peraltro i Coal Chamber all'epoca mi piacevano parecchio, ma forse era merito dell'audio precario da cassettina copiata e ricopiata più volte – qualunque cosa possa voler dire una frase come “audio precario da cassettina copiata e ricopiata più volte”). Casualità, mia immaginazione oppure agli Arctic Monkeys piacciono davvero i Coal Chamber ed hanno voluto inconsciamente omaggiare uno dei gruppi più inutili della famigerata ondata ecc. ecc. ? Non lo sapremo mai e probabilmente non ce ne frega nulla.

Tanto per dire: chi se ne frega dei Coal Chamber e degli Arctic Monkeys quando c'è Enrico Ruggeri che afferma che è colpa di Internet e del file sharing (file sharing comunque è un termine più Anni Zero dei Coal Chamber e forse pure degli Spineshank, dei P.O.D. e tutti quei gruppi di merda lì) se il suo disco è stato un flop perché non ha venduto un cazzo? Chi se ne frega di un'assonanza/somiglianza forse frutto della mia immaginazione (magari Coal Chamber e Arctic Monkeys hanno tratto ispirazione dalla stessa cosa) quando c'è Umberto Tozzi che sbarca su Twitter e nel giro di una giornata si lamenta dei fan di un tempo che non lo seguono più ed annuncia un suo disco di cover riarrangiate (grande mossa per riconquistare i fan di un tempo, qualunque cosa possa voler dire il termine “cover riarrangiate”)? Chi se ne frega della musica quando c'è già in giro il nuovo dei Mars Volta ed io non ho nemmeno voglia di ascoltarlo perché tanto so che sarà assolutamente identico agli ultimi – diciamo – quattro loro album e non ho voglia di perdere tempo che di tempo da perdere non ne ho? In realtà il nuovo dei Mars Volta non è davvero niente male. Li credevo finiti invece sono vivi e lottano insieme a noi.

3 commenti:

Unknown ha detto...

a 0:37 c'è tutta la carenza d'affetto primi anni 2000 dei Coal Chamber.

Quanto, esteticamente, si sono ispirati ai system of a down o viceversa? Chissà.

Comunque, Accento Svedese, un po' di tempo fa feci un pensiero e lo voglio condividere con te, perché è in tema e perché penso tu possa rispondermi:

Ma secondo te, quanto del successo dell'indie rock (qualunque cosa significasse nei primi anni 2000, dovremmo chiederlo a NME) è dovuto alla quantità spropositata di gruppi nu metal esistente al finire degli anni '90?

Voglio dire, dopo ore ed ore di rapper incazzati e chitarroni pesanti, sensi di colpa dovuti alla toxicità del mondo, tizi coi rasta e zaini dell'eastpack (cristo, sembrava ci fosse l'invasione) Quanto orecchie hanno ringraziato per Last Night e per musica più leggera?

Anonimo ha detto...

Loco dei Coal Chamber , quando al Vidia di Cesena c'era la saletta di sopra che faceva prima punk californiano e poi il nu metal e io salivo su solo quando vedevo dal vetro che arriva il dj che metteva appunto nu metal. Bei tempi, tanta musicaccia..

accento svedese ha detto...

L'indie rock primi anni zero è stato solo una parentesi, visto che poi hanno ricominciato ad imperare almeno fino al 2005 quei terribili gruppi. E' stata solo una reazione temporanea, poi i ragazzini hanno cominciato ad essere di nuovo incazzati/depressi ed è finito tutto.