24 marzo 2012

LA MUSICA È TUTTA UGUALE



Mi sono reso conto che l'intro di She's Thunderstorms degli Arctic Monkeys è praticamente identica all'intro di Loco dei Coal Chamber, uno dei gruppi più inutili della famigerata ondata nu metal di inizio Anni Zero (peraltro i Coal Chamber all'epoca mi piacevano parecchio, ma forse era merito dell'audio precario da cassettina copiata e ricopiata più volte – qualunque cosa possa voler dire una frase come “audio precario da cassettina copiata e ricopiata più volte”). Casualità, mia immaginazione oppure agli Arctic Monkeys piacciono davvero i Coal Chamber ed hanno voluto inconsciamente omaggiare uno dei gruppi più inutili della famigerata ondata ecc. ecc. ? Non lo sapremo mai e probabilmente non ce ne frega nulla.

Tanto per dire: chi se ne frega dei Coal Chamber e degli Arctic Monkeys quando c'è Enrico Ruggeri che afferma che è colpa di Internet e del file sharing (file sharing comunque è un termine più Anni Zero dei Coal Chamber e forse pure degli Spineshank, dei P.O.D. e tutti quei gruppi di merda lì) se il suo disco è stato un flop perché non ha venduto un cazzo? Chi se ne frega di un'assonanza/somiglianza forse frutto della mia immaginazione (magari Coal Chamber e Arctic Monkeys hanno tratto ispirazione dalla stessa cosa) quando c'è Umberto Tozzi che sbarca su Twitter e nel giro di una giornata si lamenta dei fan di un tempo che non lo seguono più ed annuncia un suo disco di cover riarrangiate (grande mossa per riconquistare i fan di un tempo, qualunque cosa possa voler dire il termine “cover riarrangiate”)? Chi se ne frega della musica quando c'è già in giro il nuovo dei Mars Volta ed io non ho nemmeno voglia di ascoltarlo perché tanto so che sarà assolutamente identico agli ultimi – diciamo – quattro loro album e non ho voglia di perdere tempo che di tempo da perdere non ne ho? In realtà il nuovo dei Mars Volta non è davvero niente male. Li credevo finiti invece sono vivi e lottano insieme a noi.

18 marzo 2012

CRAXIIIIII / COIMBRA PORTUGAL IN DUE MINUTI


Qui lo dico e qui lo nego: la prima volta che ho visto il megacartellone pubblicitario del nuovo partito di Stefania Craxi (opportunamente chiamato Riformisti Italiani, ma potrebbe chiamarsi in qualsiasi altra maniera tanto sul territorio non esisterebbe comunque) ho immediatamente verificato se per caso qualcuno mi aveva rubato il portafogli oppure la capacità di coniugare correttamente i verbi in lingua italiana. Non è stata colpa mia, è stato solo un riflesso incondizionato dovuto allo stupore-misto-sorpresa causato dalla suddetta, poetica visione. Succede.

Un manifesto del genere con la sagoma di Stefania Craxi dimensione maxi, poi. Non ho nemmeno avuto il fegato di fotografarlo perché è troppo oltre ogni immaginazione ma posso ragionevolmente affermare che solo quel gran genio di Francesco Salvi quando si è presentato al Festival di Sanremo con un pezzo che nella strofa diceva “non toccarti il pistolino” ha avuto più coraggio (per non parlare poi di Rihanna che è tornata insieme a Chris Brown e ultimamente si fa pure fotografare palesemente strafatta con indosso una truzzissima maglietta vedo-non vedo, ma questo è un discorso che francamente non c'entra un cazzo dunque mi fermo qui). A parte Ron che mi dicono dalla regia essere l'ex fidanzato di Stefania Craxi, esiste qualcuno che alle prossime elezioni che voterebbe una roba del genere? Dico io, perché mai dovrei sprecare un voto così quando potrei sprecarlo votando altro o non votando affatto? Ma questa gente nella propria vita ha mai fatto altro oltre a fare politica (ovviamente il discorso è generico, non è riferito alla Craxi ma a gran parte della scena politica italiana)? Ha mai lavorato? Ha mai sudato? Perché si dice andare a tutta birra, poi? Io francamente non l'ho mai capito ma ho vissuto bene lo stesso.

Infatti alle prossime elezioni io voterò con convinzione i Riformisti Italiani di Stefania Craxi. E darò loro il mio prezioso voto in primis perché il nome del partito mi fa venire in mente i Ragazzi Italiani, poi perché questa è gente che può davvero riformare l'Italia rivoltandola come un calzino (non so nemmeno chi saranno gli altri candidati oltre Stefania Craxi, ma ad occhio ci sarà Ron e ciò mi basta). Ma il vero motivo per cui voterò i Riformisti Italiani di Stefania Craxi è perché da quando il mio blog ha iniziato a fare migliaia di accessi (tra l'altro tutti di gente che cerca foto degli One Direction) sono diventato un vip e Radio Deejay mi ha assunto come ghost-writer di Guglielmo Scilla (che è davvero bravo però ha bisogno di un rinforzo perché ultimamente lo fanno lavorare troppo e si sta esaurendo, e quel rinforzo ovviamente sarei io – quel bambino ero io), e dunque in cabina elettorale agirò di conseguenza. In fondo tutto ciò ha un senso, visto che Gerry Scotti è partito da Radio Deejay ed è diventato famoso passando attraverso un posto in Parlamento con il Psi di Bettino Craxi Driver – anche se più o meno Gerry Scotti collezionò 8 presenze in una legislatura e fu dirottato alla presidenza della Lega Italiana Basket Femminile, che non è un partito politico ma poco ci manca.



17 marzo 2012

1, 2, 3 Casini! (cit.)


La foto insieme a Monti, Bersani ed Alfano che il buon Pierferdinando Casini ha postato su Twitter è semplicemente drammatica nella sua capacità di spiegare involontariamente come stanno davvero le cose. Magari è solo un effetto ottico dato dall'evanescenza delle luci, ma i tre segretari sembrano degli ectoplasmi destinati a scomparire mentre Monti ritto in piedi pare proprio il nuovo assoluto (ed infatti lo è), l'imbattibile (ha fatto più lui in tre mesi che l'intera classe politica italiana in vent'anni, il che è tutto un dire anche se avrebbe potuto fare di più). Che ridere: qui crolla tutto (soprattutto un esilarante Francesco Rutelli, che prova a difendersi sparando nel mucchio in puro Bettino Craxi style) e questi qua usano la scusa di Monti come estremo, disperato tentativo di salvarsi il culo o almeno la poltrona (spesso e volentieri le due cose tendono a coincidere, ma pazienza).

E Casini è andato oltre ed ha addirittura minacciato un'alleanza con Pd e Pdl alle prossime elezioni, una roba devastante che se andasse in porto rappresenterebbe il trionfo dell'autoconservazione della partitocrazia (qualcosa del tipo: hanno finto di combattersi per anni e ora 'Franza o Spagna? Basta che se magna') ma verrebbe sommersa da milioni di voti contro (se non astensioni contro, o monetine contro in puro Bettino Craxi style). Io stesso voterei qualunque altra cosa pur di non votare un obbrobrio del genere (Alfano che fa finta di essere un segretario vero, poi), ma se ci fosse il Partito d'Azione saprei cosa votare e voterei molto più volentieri.

Resta il fatto che probabilmente siamo di fronte ad un'altra Tangentopoli prossima imminente e nemmeno ce ne rendiamo bene conto. Non diciamo più nulla, attendiamo di vedere gli sviluppi di alcune vicende che riguardano più o meno tutti i partiti dell'intero arco parlamentare e non parliamone più fino al giorno del grande crack.


15 marzo 2012

NICE HAIRCUT, MAN

Il nuovo taglio di capelli di Valerio Scanu è ufficialmente la cosa che fa più ridere del 2012. Mancano ancora più di nove mesi alla fine dell'anno (qualcosina in meno se il mondo cessa davvero di esistere il 21/12 come dicono i Maya) ma ha già vinto lui, di diritto (e di rovescio, ma soprattutto nel didietro)(quando si parla di Scanu divento quasi omofobo anche se di solito odio con tutte le mie forze chi è omofobo e combatto ogni forma di discriminazione succede).

Chi gliel'ha fatto fare di conciarsi così? Ma soprattutto, a chi somiglia Valerio Scanu? A Baggio? Ad un giocatore della nazionale colombiana ai mondiali Usa '94 di cui non ricordo il nome? Ad uno sceicco arabo di cui non ricordo il nome? Al protagonista di un film di Eddie Murphy di cui non ricordo il nome? Ad Has Fidanken? Al peggior risveglio che ti possa capitare? Non lo so, non riesco proprio ad arrivarci e forse non me ne frega nula. Concludo copiaincollando cose che ho già scritto in passato perché non mi pagano per scrivere minchiate e comunque mai in un caso come questo è d'uopo il riciclo: "Che cazzo di capelli c'ha, dico io? Come fa ad essere uscito con tre dischi in tre anni e ad andarsene in giro pettinato così? Lo obbligano oppure si concia così di sua spontanea volontà? Si guarda allo specchio ogni tanto? Lo fa per mera autoironia? Mamma mia (la chiusura era per far rima)!", aggiungendo che Valerio Scanu se ne sta per uscire con un disco nuovo intitolato Così diverso che se tanto mi da tanto farà cacare sassi come i precedenti. Anzi no, non sarà di mio gradimento come i precedenti (che per altro non ho mai ascoltato, ma tant'è). Cazzo però, che taglio di capelli che si è scelto Scanu per far promozione all'album nuovo. Personalmente non avrei saputo fare di meglio.

12 marzo 2012

GRAZIE PER AVER DISTRIBUITO QUESTO GRANDE SOGNO IMPACCHETTATO



Da quando scrivo per la versione italiana di Huffington Post ho molti più soldi in tasca e posso permettermi anch'io di fare di tanto in tanto il radical-chic che lotta tenacemente per le più grandi e nobili cause. Tanto per dire, qualche sera fa ho finto di scandalizzarmi perché Giuliano Ferrara ha portato con sé in trasmissione la sua cagnetta (francamente non so come si chiami, ma sono certo che il suo nome non è Selma) ed ha condotto l'intera puntata tenendola dolcemente in grembo. Proprio una bella visione, direi – Giuliano Ferrara pareva quasi un San Bernardo che aveva appena salvato la sua cagnetta dalla neve, quando me ne sono reso conto mi si è praticamente bloccata la digestione. Non ho seguito nulla del discorso e manco me ne importa.

Dicevo, ho finto di scandalizzarmi per la cagnetta di Giuliano Ferrara biecamente sfruttata per fini propagandistici (?) ma in realtà ho desiderato ardentemente per tutta la durata della trasmissione (io sono uno dei pochi italiani coraggiosi che quando si imbatte in Qui Radio Londra resiste fino alla fine senza cambiare canale) che al povero animale pigliasse una dissenteria fulminante e la facesse tutta in grembo a Giuliano Ferrara, così tanto per ridere un po' e risolvere alla radice il problema del mio blocco digestivo di cui parlavo sopra (il blocco digestivo era solo figurato perché trattasi di pura finzione narrativa, ma tant'è). Niente attacco di dissenteria purtroppo, ma quante risate al solo pensiero, al solo immaginare la faccia di Giuliano Ferrara e le potenziali gag che avrebbe potuto tirare fuori un Daniele Luttazzi qualsiasi dopo aver assistito ad un evento di tale portata! Sarà per la prossima volta, sempre se Qui Radio Londra non viene chiusa prima a causa dei deludenti ascolti.

Comunque, tra le altre cause da radical-chic per le quali fingo di lottare c'è quella del superamento di Wikipedia (cos'è Wikipedia? Basta cercare su Wikipedia) in quanto strumento impreciso, pieno zeppo di errori e poco attendibile, aggiornato troppo superficialmente, è meglio comprare i libri invece di sprecare tempo cercando nozioni base riguardanti un determinato topic, i monitor dei laptop/tablet non sostituiranno mai i libri, chiunque può scrivere qualunque cosa e niente viene verificato accuratamente (segue una sfilza di altri luoghi comuni riguardanti Wiki). In realtà sono un grande sostenitore a prescindere di Wiki (anche se ci sono errori ed/od omissioni sono sempre molto divertenti – vedi la pagina dedicata a La Fabbrica di Plastica di Gianluca Grignani che afferma che il bassista che suonò su quel disco era niente popo' di meno che il produttore cinematografico Franco Cristaldi, oltretutto morto nel '92 quando il disco è datato '96. Se nel frattempo non l'hanno corretta è una bomba), ma ad Huffington Post Italia mi pagano bene per scrivere cazzate e allora sono per il superamento di Wikipedia. Superamento in favore di cosa? Non lo so, l'importante è superare, l'importante è il bonifico a fine mese. L'importante è fruire delle notizie che ci sono su Wikipedia e scoprire che i Bomfunk Mc's oltre a quel capolavoro totale che risponde al nome di Freestyler (cinque minuti di perfezione, direi) hanno fatto altro e tutto veramente molto bello, da cercare immediatamente su YouTube e ballare con il corpo e con la mente. Cose di una tamarranza davvero commovente (segno che Jason Nevins ha insegnato parecchio quando ha preso It's Like That dei Run DMC e l'ha rivoltata come un calzino), cose che purtroppo non torneranno visto che i Bomfunk Mc's ahimé si sono sciolti. Sarà per la prossima volta, sempre se Qui Radio Londra non viene chiusa prima a causa dei deludenti ascolti.






07 marzo 2012

NON A CASO PANARIELLO FA RIMA CON MARTUFELLO


Diciamolo: il principale merito di Mario Monti sta nell'averci svegliato da un periodo di letargo lungo più o meno diciotto anni, un'epoca in cui non si è parlato essenzialmente di un cazzo se non di Berlusconi e dell'universo che ruota/ruotava (dico ruotava perché in correttore automatico di Word® segnala la parola “Berlusconi” come errore, cosa assolutamente impensabile fino a soli tre mesi fa) intorno a questa pittoresca figura di uomo con i tacchi, il cerone ed i capelli tinti. Niente problemi reali della gente comune, solo (estraggo a caso dal mazzo, tanto la scelta è infinita e potrei stare qui altri tre giorni a scrivere cose a caso – ma non lo faccio) la riforma giustizia, le intercettazioni, le leggi ad personam, il taglio delle tasse, la riforma della Costituzione, l'intervento militare a fianco degli Usa mascherato da missione di pace, il Ponte sullo Stretto, Kakà, le campagne elettorali permanenti, i brogli elettorali, i comunisti, l'art. 18, la difesa della famiglia, Dino Zoff è un incapace perché non ha fatto marcare Zidane a uomo, il conflitto di interessi come foglia di fico per coprire le parti intime di una opposizione altrimenti impresentabile, la paura di Berlusconi come scusa per spingere la gente a votare un'opposizione altrimenti invotabile (ci sarebbe da scrivere un intero capitolo su come quest'opposizione campa ancora estorcendo il voto agli anziani che hanno votato Pci per una vita, ma non lo faccio perché in fondo non è del tutto vero che l'opposizione estorce il loro voto. Si limita a raccogliere un gentile omaggio frutto di un'abitudine ormai cinquantennale). Solo una classe politica che esiste(va) in tv ma non nel mondo reale.

Ed ora, che tutto questo pare finito ma per farlo terminare abbiamo dovuto sorbirci perfino l'Iva al 23% (arriverà ad ottobre), chi se ne fotte se Berlusconi non va a Porta a Porta? Chi se ne fotte se Alfano non va ad un vertice di governo? Chi se ne fotte se Bersani ci rimane male? Chi se ne fotte di Di Pietro che un tempo da ministro dava il via ai lavori per la Tav ed ora fa il No Tav per lucrare uno 0,1% di voti in più (Di Pietro ridicolo come al solito, tra l'altro)? Ma questa gente conta ancora qualcosa? È convinta di prendere ancora voti alle prossime elezioni? Direi di no, questi personaggi provano ancora disperatamente ad autoconvincersi di contare qualcosa ma direi di no. La prossima tornata elettorale li spazzerà via.

Passa perfino in secondo piano Giorgio Panariello, che da buon militante comunista (dichiarato) ora ha un varietà in prima serata su Canale 5 ma continua a non far ridere come al solito. Mamma mia che tristezza, ho visto alcuni scorci di puntata e mi è bastato: satira scadente trita e ritrita manco fossimo al Bagaglino, umorismo gratuito su disgrazie varie ed assortite, ritmi lenti (anzi lentissimi), applausi & risate a comando. Mancava solo l'imitazione di Briatore e sarebbe stata l'apoteosi, ma sono convinto che anche Briatore arriverà presto. Quasi quasi mi fa più ridere Pucci, il comico (chiamiamolo comico e non se ne parli più) divenuto famoso ai più perché amico di Bobo Vieri. Quasi quasi mi fa più ridere Berlusconi che in tre mesi è invecchiato di colpo, sia fisicamente che politicamente.

05 marzo 2012

Dalla non è un cantante, è un consiglio (cit.)



Il dato di fatto è che i tizi di Pontifex hanno detto la loro riguardo alla morte di Lucio Dalla mentre non hanno speso una parola riguardo a Germano Mosconi, giornalista veronese divenuto punto di riferimento per i giovani italiani dopo che sono stati pubblicati alcuni suoi video su YouTube (copiaincollo a caso da un sito italiano che parla di giovani, mica sono frasi mie). Ancora mi sto chiedendo il perché e il percome di una cosa del genere, ma in definitiva non me ne frega un cazzo di Pontifex (e meno se ne parla meglio è, visto che parlandone si finisce per dare importanza a dei veri e propri taliban all'amatriciana – e ciò non è cosa buona e giusta) mentre mi dispiace un sacco sia per Germano Mosconi che per Lucio Dalla, due che nel loro campo erano, sono e saranno degli autentici fuoriclasse.

Dicevo, Lucio Dalla è morto e lascia un vuoto incolmabile – soprattutto in quelli che non l'hanno mai ascoltato ed ora infestano le bacheche Facebook con link ai suoi video e citazioni tratte dalle sue canzoni, gli stessi che magari infestano le bacheche Facebook con I soliti idioti e salga a bordo cazzo e non si preoccupano troppo di disturbare il prossimo (si può sempre smetterli di seguirli, ma in fondo dispiace sempre fare un gesto del genere). A me parecchia della sua musica piaceva, altra molto meno (soprattutto quello che ha pubblicato negli ultimi dieci/dodici anni), altra neppure la conosco (recupererò), però se devo dire la verità la prima cosa che mi viene in mente quando penso a Lucio Dalla è Vita, canzone cantata in coppia con Gianni Morandi. Vita è roba che pare incisa domani ed invece è tipo del 1987/1988, con un testo che ti entra dentro e ti devasta emotivamente e musica coraggiosa ora come allora (almeno a livello mainstream-sanremese-Festivalbaresco-Superclassifica Show). Ogni volta che l'ascolto (rigorosamente da YouTube, rigorosamente il video rippato da Videomusic 1987/1988 circa – non c'era ancora Rijkaard nel Milan e dunque Baresi non era ancora papà) mi emoziono sul serio e rinasce un fiore sopra un fatto brutto (tanto per citare il passaggio forse più toccante della canzone).



E da qualunque parte si vogliano vedere le cose anche Nanì è una grande canzone che a Sanremo avrebbe meritato sicuramente miglior sorte. Son giorni e giorni che non ascolto altro e mi sto pure ricredendo completamente su Pierdavide Carone
(uno che ho ingiustamente liquidato come “prodotto di Amici di Marione De Filippi” e “robaccia fake da Mtv Trl” ma che ha parecchie cose da dire ed in futuro sicuramente le dirà – o almeno spero per lui e per noi tutti), segno che in fondo Dalla ci ha visto giusto anche con lui. Bravo lui ma soprattutto bravo Dalla, per questo e per tante altre cose che non sto qui ad elencare ma che riassumerò postando un suo intero concerto per la tv svizzera datato 1978, anno dei mondiali in Argentina.