31 agosto 2007

LE PARTICELLE ELEMENTARI

C'è chi dice che il campionamento sia un furto e che campionare sia un po' come copiare. Per me invece è un'arte. Non è facile prendere un sample da un brano altrui e utilizzarlo con fantasia per ottenere qualcosa di nuovo (ed efficace).

Fino a qualche tempo fa, il mio problema è sempre stato riuscire a capire da dove veniva preso il sample, ma ora con Sample Spotters l'ho risolto. Un bel blog, dove viene spiegato chiaramente chi ha campionato cosa, senza pudore alcuno.


Questo post sembra uno spot pubblicitario, un pochino me ne vergogno.



FORZA E CORAGGIO

Un grande post, dedicato a tutti quelli che ora sono scettici sul faticoso processo di costruzione del Partito Democratico.

Partecipate gente, partecipate!

30 agosto 2007

DESTROY ROCK & ROLL

Contestato il giornalista Fabrizio Corona, l'unica persona che riesce a farmi stare sul cazzo il genere umano.
Avrei voluto essere pure io sotto al palco, anche se vedendo il filmato ho il sospetto (ma spero di sbagliarmi) che si tratti solo di una messa in scena, imbastita ad arte per mantenerlo al centro dell'attenzione.
Gente come lui merita solo indifferenza.

GRANDI POSER MARINI

Vale la pena acquistare il nuovo numero di Rumore (già nelle edicole anche se il mese di Settembre non è ancora cominciato) anche solo per la esilarante recensione del disco dei Grandi Animali Marini. Pagina 79, a cura di Emanuele Sacchi.
Una colossale stroncatura (per giunta meritata) per un gruppo che suona come la versione italiota degli Strokes, con tutto ciò che ne consegue.
Ogni tanto mi tornano in mente le parole che Sacchi ha usato e rido di gusto.

27 agosto 2007

NON SONO ALLA FRUTTA, SONO OLTRE

Già il fatto venire citato in un forum di fan dei 30 Seconds To Mars e venire catalogato alla voce “stampa” è una soddisfazione enorme. Se poi ci si mette il fatto che successivamente la discussione si è evoluta a tal punto che è stato aperto un topic specifico, si arriva a livelli di estasi assoluta. Mi diverto con poco, ma sono sempre grosse soddisfazioni. Per avere ancor più soddisfazione proverò a mettermi in quel posto l'atteggiamento sprezzante e di superiorità come mi viene consigliato sulle pagine del forum. Vedrò in seguito se è possibile farlo, ed intanto mi godo il mio momento di gloria.
Ma troppa gioia fa male, per cui è meglio rimanere con i piedi per terra e parlare d'altro.
Ad esempio del fatto che ho scoperto che il buon Gigi Sabani ha un favoloso blog. Un imitatore che in tanti ritengono troppo sottovalutato, ma che sembra sempre fare la stessa imitazione qualunque sia il personaggio preso di mira. Proprio come me. E non è un complimento, visto che di professione io non faccio l'imitatore.
Oppure del fatto che su YouTube ci sono un sacco di filmati di Anonimo Italiano, cantante clone di Baglioni che ebbe il suo quarto d'ora di popolarità a metà anni novanta. La sua peculiarità più o meno era che non voleva rivelare al mondo la sua vera identità e si esibiva marcherato oppure restando nascosto dietro ad un tendone che ne rivelava solo l'ombra. Infatti, appena ha deciso di uscire allo scoperto è sparito. A me è sempre sembrato un modesto cantante da pianobar che ha giocato molto sul fatto di avere una voce alla Baglioni e (almeno all'inizio) non mostrandosi poteva venire scambiato per lui. Piuttosto triste, però all'epoca era l'idolo assoluto di un mio amico, che infatti di professione faceva il cantante di pianobar. Probabilmente era solo perché lo vedeva come un simbolo, uno che ce l'aveva fatta. Ma magari mi sbaglio, non sono infallibile.

Due filmati tra i tanti:
Anonimo Italiano – Anche questa è vita (da Aria Fresca su Videomusic, notare la maestria di Anonimo nell'interpretazione in playback, veramente da antologia)
Anonimo Italiano –
E così addio (da Non è la Rai, notare quante ragazze poi diventate famose appaiono nel filmato cantando a squarciagola... che sia stato il fatto di essere fan di Anonimo Italiano il motivo del loro successo?)


Non è mia abitudine andare in giro per blog a rubare foto scattate con tanto impegno e tanta fatica. Ma oggi non ho resistito, era troppo bella. Spero che i tipi di Left is Right non me ne vogliano se mi sono preso il lusso di utilizzarla per questo post.

SALDI DI FINE STAGIONE

Il mio ascolto ricorrente (ed ossessivo) dell'ultimo periodo è senza ombra di dubbio Roots & Echoes dei Coral.
Un disco magnifico, semplicemente perfetto dall'inizio alla fine. Non ha un difetto.
Undici brani, undici potenziali singoli. Solo disco dell'estate o addirittura disco dell'anno?
Null'altro da aggiungere se non che l'estate sta finendo, l'estate se ne va. Purtroppo.

23 agosto 2007

DISPERATO EROTICO STOMP

Gira voce che l'inno del nascituro Partito Democratico potrebbe essere Strada facendo di Claudio Baglioni (o Claudio Bollitoni, che dir si voglia). Un pezzo vecchio, roba troppo rassicurante e perbenista, troppo lontana dal mondo reale. In definitiva, ci vuole ben altro per un partito veramente credibile.
A mio modesto parere l'inno dovrebbe essere 2030 degli Articolo 31, per pochi semplici motivi. Pur avendo un testo veramente pessimista che evoca scenari apocalittici, riesce inspiegabilmente a far respirare aria di speranza, aria positiva. Ed in Italia di speranza e positività ce n'è parecchio bisogno. Poi è un brano che può anche servire da monito, per ricordare a chiunque come saremmo potuti finire se le ultime elezioni fossero andate in altra maniera. Infine, è decisamente anni novanta, il che non guasta mai.

Video tamarrissimo a parte, 2030 sarebbe un signor inno. Ci sono arrivato dopo un intero weekend passato ad ascoltare prevalentemente Così com'è, disco degli Articolo 31 uscito nell'anno di grazia 1996. In passato ne avevo già parlato, ma forse in maniera troppo sbrigativa. Un album favoloso, che suona vero ed è rappresentativo di certi anni novanta. Uscito nel modo giusto al momento giusto, se fosse uscito un anno prima o un anno dopo nessuno se lo sarebbe cagato. Ma è uscito quando c'era un disperato bisogno di cose del genere, ed ha fatto la fortuna degli Articolo 31.
Mai stato loro fan in assoluto, sono però ancora oggi grande fan di questo disco, forse l'unico bello della loro discografia. Mi chiedo ancora come siano riusciti a produrre una cosa del genere, visto ciò che hanno fatto prima e (soprattutto) ciò che hanno fatto dopo. La svolta rock è stata semplicemente grottesca. E pure un tantino triste.
La sparo grossa: gli Articolo 31 di Così com'è sono l'altra faccia della medaglia rispetto agli 883. Se Pezzali & co. parlavano più da venticinquenni, erano indirizzati a tale pubblico ma ottenevano successo soprattutto tra gli adolescenti, quegli Articolo parlavano direttamente agli adolescenti. Parlavano a quelli che si divertivano con nulla, a quelli che bastavano il motorino e gli autoscontri ed il resto non contava. Hanno creato un linguaggio e sono entrati nell'immaginario collettivo, riuscendo a trattare tematiche serissime senza che la gente se ne rendesse conto (come ne L'impresa eccezionale o in Fatti un giro, ad esempio). Roba che ha fatto storcere il naso ai puristi dell'hip hop, ma roba che ha vinto il Festivalbar ed è finita addirittura al cospetto di Pippo Baudo a Domenica In. Quegli Articolo 31 stavano prendendo in giro tutti, e nessuno se ne è accorto. Tutti erano troppo concentrati sull'aspetto trasgressivo del fenomeno, sulle magliette con la foglia di ganja, sui pantaloni oversize o sui cappellini, e nessuno capiva il messaggio nascosto.
Magari J Ax e Dj Jad ogni tanto ci ridono ancora sopra.


Un po' meno forse rideranno pensando al jingle della Fiat Uno Rap Up, composto assieme al loro futuro produttore Franco Godi quando ancora non erano famosi: semplicemente spaventoso. Ma questa è un'altra storia, che non va minimamente ad offuscare la grandezza di un disco come Così com'è.

21 agosto 2007

LA FANTASIA AL POTERE

La nuova droga dell'estate si chiama plagimusicali.net. Un sito veramente ben fatto, una sorta di sterminato archivio di plagi musicali, che oltretutto fornisce la possibilità di mettere a confronto i brani incriminati con le relative fonti per toccare con mano fin dove arrivino la fantasia e l'inventiva di musicisti ormai bolliti (o che non hanno mai avuto nulla di interessante da dire). Io ci entro sempre per pura curiosità ma poi ogni finisce che ogni volta ci passo un sacco di tempo, tanto è vasta la mole di informazioni che contiene. Ho scoperto cose veramente incredibili, che nemmeno osavo immaginare. Una goduria.
Per la cronaca: il buon Zucchero è parecchio presente. Ad esempio, scopro che per la sua ultima hit Un Kilo, oltre ad essersi liberamente ispirato a The Seed dei Roots, ha preso spunto pure da Climbing Up The Walls dei Radiohead e (addirittura) da Fatti amare di Nek. Strofa, bridge, ritornello: in men che non si dica è pronta la canzone, ed un altro super successo è assicurato. Un grande, che sicuramente merita pienamente il titolo di musicista italiano più famoso e (più venduto) all'estero.
Tra l'altro (e qui la delusione è grossa), ho scoperto che pure Hanno ucciso l'Uomo Ragno degli 883 non è propriamente qualcosa di originale. Pezzali l'ha fatta fuori dal vaso, ma al più grande cantautore italiano degli anni novanta in fondo si perdona tutto.

19 agosto 2007

FRATELLI COLTELLI

E' estate, stagione di gossip per antonomasia, ed anch'io mi adeguo.
Ultimamente sta circolando una notizia drammatica, in grado di sconvolgere il paese: pare che Lele Mora e Flavio Briatore abbiano litigato molto violentemente e, per lo meno dal punto di vista degli affari, abbiano divorziato.




Ed hanno litigato per un motivo per cui persone normali non si sognerebbero mai nemmeno di discutere: Briatore non ha concesso ad Aida Yespica di entrare nel privèe della discoteca Billionaire, e Mora si è incazzato come una belva, facendo una gran scenata. The end, fine di un'amicizia.

Quando sento cose come questa, mi incazzo pure io un pochino. Dico una cosa molto lontana dal mio stile, qualcosa forse degno di un Beppe Grillo qualsiasi, ma che stavolta ci sta proprio a pennello: li vedrei bene tutti quanti su una strada a stendere l'asfalto, in estate, con quaranta gradi all'ombra.
Di loro tutti e del loro mondo dorato altro non si può dire che questo.

Bonus track:
Club Dogo - Briatori

I RAGAZZI DEL BLOCCO LIBERALE

Daniele Capezzone ce lo siamo ormai giocato. Non bastavano le ultime sparate, ha pure dato ragione a Bossi sullo sciopero fiscale e a Valentino Rossi su tutto il resto.
E' andato. E' un fantasma, una roba da Ghostbusters. Ma quelli della Filmation, gli unici ed originali.
Quelli che non penso che lui da piccolo abbia mai visto.
Io si, e me ne vanto.

17 agosto 2007

ACCELERA, C'E' IL FISCO CHE TI INSEGUE

No, non è stata colpa del caldo. L'ispiratore dei nuovi vaneggiamenti sullo sciopero fiscale di Umberto Bossi é certamente Valentino Rossi. Visti quali sono di solito gli alti punti di riferimento culturali di Bossi (Braveheart, il dio Po, i Celti e la Padania, uno stato che non è storicamente mai esistito), non vedo altra spiegazione logica a parole di tale caratura politica.

Anzi, oserei dire che vedo bene Valentino Rossi nelle vesti di nuovo testimonial della Lega. Con fini intellettuali come Borghezio, Calderoli, Maroni e Castelli si troverebbe sicuramente benissimo, e poi per uno partito dalla Cepu sarebbe senza dubbio un bel salto di qualità.

Quasi quasi provo una punta di invidia per lui.

16 agosto 2007

ADELMO CUOR DI LEONE

L'eroe delle mie ferie è stato sicuramente Zucchero.
Dopo le sue prodezze in quel di Cala di Volpe, gli si può perdonare tutto.
Zucchero non copia nessuno, si ispira liberamente. Anzi, è fonte di ispirazione per altri artisti. Infatti i Roots nel 2003 hanno copiato il suo pezzo Un Kilo anche se questo è uscito nel 2007. Mi ero sbagliato.

In una struggente intervista su Repubblica, ha affermato "A pranzo bevo solo acqua minerale, a cena soltanto vino, e mai prima di un concerto. Non mi faccio di coca, nella vita mi sono fatto due spinelli in tutto e mi sono detto mai più perché non li reggevo". Ed è vero.

Comunque quella sera secondo me era perfettamente sobrio. Bisogna essere solo perfettamente sobri per pronunciare frasi di un tale realismo. Senza pietà alcuna, ha sfidato la peggio gente d'Italia. Ed ha vinto.

Idolo.

08 agosto 2007

UN'ALTRA ESTATE CHE SE NE VA

In Olanda un enorme omino Lego è naufragato su una spiaggia. E' arrivato trascinato dal mare ed ha subito fatto amicizia con gli altri bagnanti. Francamente non mi ricordo nulla di più triste.

SONO SOLO CANZONETTE

Qualche tempo fa mi lamentavo del fatto che che quest'estate non c'è ancora un vero e proprio tormentone.
Bene, mi sbagliavo di grosso.
Il tormentone c'è, si chiama Fa-Fa-Fa ed è ad opera di un gruppo norvegese che risponde al nome di Datarock.
O meglio, sarebbe un tormentone se solo vivessimo in un mondo migliore, ma purtroppo ci tocca ben altro.
Comunque Fa-Fa-Fa è perfetta dal primo all'ultimo minuto ed ha un ritornello killer che mi ritrovo spesso a cantare senza accorgermene, ed ha il potere di darmi carica ed energia. La prima volta che l'ho sentita pensavo addirittura che fossero i !!!.

Questa canzone fa parte di un disco dal titolo Datarock Datarock, titolo indicativo del grado di sanità mentale del gruppo. Un disco molto bello, fatto di undici brani che sono in realtà undici potenziali singoli. Roba che non sarà massimo dell'originalità, ma che è molto efficace e riesce nell'intento di far muovere il culo alla gente.
La forza di questo disco è che ogni brano ricorda qualcosa di già sentito, caratteristica tipica del disco che potenzialmente può avere successo di classifica in Italia. Potrebbe farcela se solo ricordasse qualcosa di veramente commerciale e di massa. Invece i Datarock stessi, con grande onestà, dichiarano tra le loro influenze principali la sacra triade Talking Heads-Devo-Happy Mondays. E quindi, per lo meno in Italia, roba del genere se la cagano in pochi. Peccato.
Per la cronaca: l'album è uscito nel 2005 solo in Norvegia ma è stato ristampato e distribuito nel resto dell'Europa nel 2007 sull'onda del successo di Klaxons et similia, ed i Datarock sono in due e si presentano vestiti con strane tute e mascherati, come solo un famoso duo francese di cui non faccio il nome ha il coraggio di fare. E questo non può che rendermeli simpatici.
A dire il vero i Datarock non sono mascherati ma hanno solo strani occhiali, ma avevo voglia di citare i Daft Punk. Ogni tanto fa bene.
Buone vacanze.

07 agosto 2007

ZUCCHERO PIACE ANCHE A RUTELLI E ALLA PALOMBELLI, QUINDI IO NE STO ALLA LARGA

Molto bello Un Kilo, il nuovo singolo di Zucchero.
Chissà quanto avrà speso per avere come backing band i Roots.
Come? Non sono loro? Ma se suona uguale a The Seed... proprio curiosa questa somiglianza.
Il buon vecchio Adelmo è sempre lo stesso, non si smentisce mai.
Ma in fondo poi chi se ne frega, lo si sapeva già che è bollito. Non ci si deve stupire per così poco.


E intanto alla faccia sua e dei Roots (che comunque sono ottimi) io mi ascolto The Third Hand di Rjd2. Un gran disco, che suona come una versione sott'olio dei Radiohead di Ok Computer.


Un grazie a lui che ne ha parlato qualche tempo fa, incuriosendomi non poco. L'ho provato e ora ci sono dentro, irrimediabilmente.

COLLEZIONE AUTUNNO-INVERNO 2007

Pare che il 17 Novembre all'Estragon passino a farci visita i Go! Team, che prossimamente se ne usciranno con un nuovo album che io attendo con parecchia impazienza.

Dal singolo nuovo che sta girando ora mi sembra di capire che abbiano fatto passi da gigante, ma attendo di sentire il resto per poter giudicare.
Per ora pare solo che la sera del 17 Novembre io sappia già cosa fare, poi si vedrà.

The Go! Team - Grip Like a Vice

05 agosto 2007

OTTANTA NON PIU' OTTANTA

Rispondo molto volentieri a questo invito e partecipo alla catena sugli anni ottanta che gira in rete ultimamente. Mi piace l'idea di far venir fuori il mio lato veramente trash ed eccessivo. Fino ad ora ho solamente scherzato, il bello deve ancora venire. Spero di salvarmi dall'alieno grazie a questo.
Prima di cominciare, una considerazione. Gli anni ottanta sono stati un periodo di merda dal punto di vista socio-politico, mentre dal punto di vista musicale passano alla storia per essere l'unico periodo che non inventa nulla di nuovo, ma che ha riciclato miti e mode del passato ricoprendoli di una insostenibile patina di futilità. Ci sono state anche novità musicali positive (nascita della house e della techno, diffusione su larga scala dell'hip hop, diffusione di drum machine, sequencer e campionatori che hanno garantito a più persone la possibilità di fare musica), però sono stati anni piuttosto bui.
Ma qualcosa si salva. Come ad esempio i 25 brani della mia classifica, ideali per far sapere all'alieno cosa sono stati più o meno gli anni ottanta buoni. O forse no.
Comunque, in rigoroso ordine alfabetico:

Corey Hart – Sunglasses At Night
Depeche Mode – Enjoy The Silence
Duran Duran – Save a Prayer
Eighth Wonder -I'm Not Scared
Falco – Rock Me Amadeus
Francesco Salvi – Taxi
Frankie Knuckles – Your Love
Gazebo –
I Like Chopin
Grandmaster Flash – White Lines
Human League –
Don't You Want Me Baby
Inner City – Big Fun
Inner City – Good Life
Krisma – Samora Club
Living In A Box –
Living In A Box
Mano Negra –
King Kong Five
Matt Bianco – Whose Side Are You On?
Neneh Cherry – Manchild
New Order – Fine Time
Pet Shop Boys – Domino Dancing
Snap – The Power
Spandau Ballet – True
Tanita Tikaram – Twist In My Sobriety
Technotronic – Pump Up The Jam
Twenty 4 Seven – I Can't Stand It
Yazz – The Only Way Is Up


Bonus track: Cutting Crew – I Just Died In Your Arms Tonight (ovvero, il nuovo singolo di Mika)

Ci vuole fegato a partecipare ad una catena del genere, ma alla fine è risultato molto divertente e ne è valsa la pena. Sarei curioso di leggere altre classifiche, come ad esempio quella di Ten Dollar Writer, Onanrecords, 7 Sundays, Nonsischerzapiù, Manq, Halkor e comunque di chiunque altro passi di qua e finisca per trovare interessante una follia del genere.

SUL VIALE SPERAVO CHE MI INTERVISTASSE LUCIGNOLO

Ieri sera gli Offlaga Disco Pax non mi hanno particolarmente entusiasmato. Troppo noiosi e monocordi e troppo forzati i riferimenti dei loro testi. Emozioni zero, o forse è solo questione di gusti personali. Invece, grandissimi i Don Turbolento che suonavano di spalla. Solo synth e batteria per un gruppo che ha già un proprio suono ed un sacco di groove. Se aggiungessero una chitarra (anzi, una chitarrista donna che faccia anche da seconda voce) sarebbero già pronti per l'America.
Però mi sono fatto un bel giro in quel di Marina di Ravenna ed ho provato una delle cose più buone in natura: granita alla menta con gelato alla panna, e tutto è passato in secondo piano. Sotto gelato, sopra granita: semplicemente sublime. Mai fare senza.

IL NONGIOVANE, QUELLO VERO

Daniele Capezzone e gli opposti che si attraggono.

03 agosto 2007

IL BARONETTO E LA TECNOLOGIA

Elton John ha proposto (testuali parole, spero almeno che non voglia i diritti d'autore anche su queste) di «spegnere internet per cinque anni e vedere che sorta di arte viene prodotta in quel lasso di tempo. Il punto è che c'è troppa tecnologia disponibile: scommetto che se si riuscisse a fare questa prova, verrebbe fuori musica molto più interessante di quella che si ascolta al giorno d'oggi». Ha anche esortato la gente a scendere in strada a protestare invece di stare tutto il tempo sui blog. E non è nemmeno arrossito mentre diceva tutto questo.

Ecco spiegato il motivo per cui non fa più musica decente dal 1989: passa le sue giornate al computer ad aggiornare il suo blog ed ha perso totalmente ogni stimolo creativo. Ormai è andato, e non riesce a farsene una ragione. Un ex.

01 agosto 2007

E POI VIA PER MILLE ALTRE INCREDIBILI AVVENTURE

D'estate Mtv vive di repliche, è un dato di fatto. Io guardo poca tv e ancor meno Mtv, però ultimamente ogni volta che mi sintonizzo su quell'emittente mi sembra sempre di vedere le stesse cose. Cartoni animati giapponesi, Pimp My Ride (che però ha il potere di tenermi incollato allo schermo per vedere fino a che punto sarà truzza la macchina dopo il restyling), telefilm tedeschi o americani, programmi di gossip su Paris Hilton o Britney Spears. Sempre la stessa identica roba.
E quindi come ogni estate torna il famigerato Coca Cola Live @ Mtv, un qualcosa che per comodità chiamo tour che ogni settimana si svolge in una città diversa ed in cui si esibiscono ospiti italiani e stranieri, per la gioia di chi ha il privilegio di goderselo dal vivo ma soprattutto di chi se lo guarda tranquillamente seduto a casa in poltrona. Una roba agghiacciante che Mtv manda in diretta e poi replica per tutta la settimana, senza pudore alcuno.
Domenica scorsa mentre pranzavo mi è capitato di assistere alla replica di uno di questi megaeventi. Avevo caldo e sentivo il bisogno di emozioni forti per risollevarmi fisicamente. Ho guardato l'esibizione di L'Aura, e sono rimasto traumatizzato. All'inizio l'avevo addirittura scambiata per Elisa, e ci ho messo un bel pochino a capire che non era lei. E' assolutamente uguale alla più famosa collega, canta nella stessa maniera e cerca disperatamente di farle il verso. C'è la canzone più rock, c'è la ballatona stracciamutande, c'è la canzone in inglese. C'è proprio tutto. Mi è parso pure di sentire una cover di Video Killed The Radio Stars, ma forse era perché avevo mangiato troppa anguria e il mio stomaco stava protestando. Nella testa dei suoi manager dovrebbe essere una versione alternative e meno buonista di Elisa, ma ho seri dubbi che L'Aura riesca in questo intento. Non sono nemmeno in grado di giudicare e non ho i mezzi per farlo, ma quello che posso dire è che se le giovani speranze della musica leggera italiana sono queste, c'è da divertirsi parecchio. Mi ha dato pure l'impressione di fare parecchia fatica a cantare i propri pezzi, ma magari stava solo soffrendo per il caldo. O forse era colpa del fatto che avevo terminato tutto il gelato e non sapevo come fare.
Nonostante tutto, Elisa è un'altra cosa. Ha classe, ed è difficile imitarla. Non mi metterei mai ad ascoltare di mia spontanea volontà un suo disco (bugiardo, in realtà ogni tanto ti ascolti il suo debutto Pipes & Flowers che, nonostante abbia dei suoni estremamente datati, è un gran disco e lo leghi indissolubilmente al periodo finale delle scuole superiori), trovo che tutte le sue canzoni siano uguali e ritengo che per cercare il successo in America si sia abbassata a scimmiottare robetta tipo gli Evanescence. Eppure la ritengo brava, e mi sono sempre chiesto se le piaccia o meno la roba che suona. La mia impressione (e sottolineo, la mia impressione) è che vorrebbe fare altro ma non può. E' un rischio troppo grande cambiare, forse i fan non capirebbero. Ma perché non tentare? Con quella voce potrebbe essere una Bjork italiana, o forse addirittura un qualcosa di più. Anzi, mi spingo a dire che potrebbe essere l'unica artista italiana veramente esportabile all'estero. L'unica a fare qualcosa che non sia stereotipato come ciò che fanno la Pausini o Ramazzotti, ma qualcosa di veramente “internazionale”, originale e vivo. Bastano solo parecchio coraggio ed una certa apertura mentale (dote che comunque mi pare che ad Elisa non manchi) e magari potremo un giorno essere fieri di lei. Magari un altro nome d'arte non guasterebbe, ma questi sono solo dettagli insignificanti.
Liberatela.

PROFESSIONE REPORTER

E sempre a proposito del concerto di sabato degli I'm From Barcelona, c'è anche chi ha filmato l'intera performance e poi è riuscito a postarla. Mi servirà quest'inverno per ricordare i bei tempi estivi.

Anche se non mi pare di essere stato inquadrato, purtroppo.